8 Maggio 2016

Risultati della seconda Conferenza Internazionale su Tutankhamun

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“È fondamentale effettuare ulteriori scansioni, utilizzando altri strumenti presso la Tomba di Tutankhamun (KV62) nella Valle dei Re a Luxor, impiegando ulteriori metodi tecnici e scientifici e apparecchiature radar”. Questa è una delle diverse raccomandazioni concordata alla fine della seconda Conferenza Internazionale su Tutankhamun, che si è tenuta oggi (8 Maggio 2016) presso il Museo Nazionale della Civiltà Egizia (National Museum of Egyptian Civilization – NMEC).
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Il Ministero delle Antichità, dott. Khaled El-Enany ha rimarcato durante la discussione scientifica aperta che si è tenuta alla fine della conferenza, che nessun foro sarà effettuato sui muri della tomba a meno che non si sia sicuri al 100% che c’è una cavità dietro di essi. Esperti di Egittologia e di radar hanno partecipato alla sessione finale, tra loro: i precedenti ministri delle antichità, dott. Zahi Hawas e dott. Mamdouh Eldamaty, l’esperto di radar giapponese, prof. Watanabe, il dott. Yaser El-Shayeb dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università del Cairo e diversi archeologi egiziani e interessati.
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Nel suo discorso, l’ex ministro delle antichità, dott. Zahi Hawas ha affermato che la scansione radar non è sufficiente da sola per fare una nuova scoperta archeologica, sottolineando che è contrario all’ipotesi dello scienziato britannico Nicholas Reeves (che sostiene che la tomba della Regina Nefertiti esista dietro quella del faraone Tutankhamun). Hawas ha aggiunto che si dovrebbe formare immediatamente una commissione di archeologi, esperti di radar e telerilevamento, per supervisionare i lavori all’interno della tomba.
Il precedente ministro delle antichità, dott. Eldamaty, ha anche tenuto un discorso intitolato “la Riscoperta della Tomba di Tutankhamun”, nel quale ha riassunto tutti i passi del lavoro che sono stati effettuati nell’ambito del progetto di scansioni radar presso la tomba del Faraone Dorato, affermando che i risultati raggiunti indicano che ci sarebbe una possibilità del 50% di una cavità dietro i muri della Tomba.
In un contesto correlato, il dott. Tarek Tawfik – Supervisore Generale del Progetto del Gran Museo Egizio (Grand Egyptian Museum – GEM) ha aggiunto che tra le raccomandazioni da questa conferenza c’è quella della formazione di una Commissione Archeologica Egiziana con l’assistenza di esperti stranieri che miri a disegnare una road map per il processo di trasferimento dei fragili manufatti del Faraone Dorato, che sono sensibili alla luce e al movimento. Anche il Centro di Ricerca di Tutankhamun che è stato fondato l’anno scorso sarà fornito di un canale web per pubblicare tutte le ricerche e gli studi correlati al Faraone Bambino.
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Traduzione dal Ministero delle Antichità Egizie. © Ministry of Antiquities, Ufficio Stampa, scritto da Asmaa Mostafa, tradotto da Eman Hossni. Il Ministero delle Antichità Egizie non è responsabile dell’accuratezza della traduzione in Italiano. Foto di Khalil Elsayed, dal Ministero delle Antichità Egizie.
Gli sviluppi precedenti della vicenda: 12345678, 9.

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