28 – 29 Gennaio 2015
Presso Cara Blanca, un sito Maya in Belize, si sarebbero ritrovate offerte in corrispondenza dei periodi di siccità. La struttura principale si troverebbe in un profondo specchio d’acqua. Le aperture nel terreno (caverne e cenote) costituivano per i popoli della Mesoamerica i portali per l’inframondo.
Cara Blanca sarebbe dunque stato un luogo di pellegrinaggio, nel quale sarebbero sorti dei “culti della siccità”, che si appellavano al dio della pioggia, Chaak, con crescenti sacrifici. A partire dall’800 d. C., le città Maya della Mesoamerica subirono ripetute siccità: questo portò al collasso di molte tra i principali insediamenti. I risultati della ricerca saranno pubblicati a breve da Lisa Lucero e Andrew Kinkella nel Cambridge Archaeological Journal.
Di seguito, il filmato di quattro anni fa su Cara Blanca, con Lisa Lucero.

Link: National Geographic News; Red OrbitArchaeology News Network

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