AL VIA L’ANNO DI PALERMO CAPITALE DELLA CULTURA 2018
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Spettacoli, mostre, incontri, cinema, arte, una retrospettiva su Antonello da Messina e una festa europea sulla musica con mille musicisti: ecco alcune delle 780 iniziative in programma a Palermo, la Capitale Italiana della Cultura 2018. Non solo eventi, ma anche un piano di interventi per il rilancio del capoluogo siciliano, dal Castello della Zisa a Palazzo Butera.


La ricchezza e la bellezza di Palermo sono nelle sue mille anime, frutto di dominazioni, di arrivi e partenze, di accoglienza e scambio. Lo testimoniano il suo paesaggio, la sua lingua, i suoi monumenti, la sua cucina e il suo tessuto urbano.
Una ricchezza stratificata e sincretica che è facile leggere nell’arte, tra le pieghe leggere di un arabesco, su un capitello, tra le tessere dei mosaici, in un putto irridente, tra le architetture classiche e le volute liberty o ancora nell’Opera dei pupi; una ricchezza che altrettanto facilmente si legge nelle decine di iniziative, seminari, mostre, convegni, spettacoli che in ogni periodo dell’anno accolgono i palermitani e i turisti.
Palermo è un mosaico multietnico che esprime la bellezza nell’incontro tra le culture.
Palermo, Capitale italiana della Cultura, è una capitale delle Culture, della cultura artistica e delle altre culture come delle Culture altre, non solo un ricco calendario di eventi, ma un progetto di visione che vede la cultura come “capitale” attorno al quale far crescere tutta la comunità.
Cultura dunque a 360°, non solo cultura artistica ma anche culture della pace, dell’accoglienza, della legalità, d’impresa, dell’innovazione, dei giovani, ambientale, della solidarietà, della diversità; il tutto mettendo a sistema le istituzioni culturali, l’associazionismo e i tanti attori della vitalità civile del nostro territorio, che va oltre i confini urbani e valorizza la sinergia con l’area metropolitana e con tutta la regione.
Certamente saranno tante le iniziative e gli eventi, molti dei quali di respiro internazionale, che proiettano la città verso i grandi temi della nostra epoca, come il diritto alla mobilità internazionale, il cambiamento climatico, l’accoglienza, i diritti della persona, i rapporti fra i popoli e gli stati. Proprio perché progetto, molto di tutto questo resterà oltre il 2018: nuovi spazi e circuiti culturali, un sistema integrato dell’offerta turistico-culturale, e, soprattutto, l’orgoglio della nostra riscoperta bellezza.

Come da MiBACT, redattore Renzo De Simone

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