10 – 11 Maggio 2016

Il più antico frammento d'ascia, qui al microscopio. Credits: Australian Archaeology
Il più antico frammento d’ascia, qui al microscopio. Credits: Australian Archaeology

Scoperto un frammento della più antica ascia nella regione di Kimberley, nell’Australia Occidentale. Il frammento è molto piccolo, più o meno delle dimensioni di un’unghia, e data tra i 45 e i 49 mila anni fa: più o meno il tempo dell’arrivo dei primi umani nel continente.
Per il prof. Peter Hiscock dell’Università di Sydney, il frammento dimostrerebbe che i primi australiani erano degli innovatori tecnologici, visto che non è nota alcuna ascia per il periodo dell’Era Glaciale nel Sud Est Asiatico. Probabilmente dunque, all’arrivo in Australia quegli uomini cominciarono a sperimentare nuove tecnologie, per sfruttare le risorse del continente.
Esempi di asce simili a quella dalla quale provengono i frammenti ritrovati. Credits: Stuart Hay, ANU.
Esempi di asce simili a quella dalla quale proviene il frammento ritrovato. Credits: Stuart Hay, ANU.

Il frammento fu ritrovato insieme ad altri reperti e manufatti nel 1994, dal sito di Carpenter’s Gap, un grande rifugio roccioso, tra i primi siti ad essere occupati dai moderni umani. Gli scavi furono condotti allora dalla prof.ssa Sue O’Connor della Australian National University. A partire dal 2014 il prof. Hiscock ha condotto nuovi studi sui reperti dal sito, scoprendo il frammento dagli strati più risalenti.
Nuovi studi rivelano che il frammento proviene da un’ascia dal basalto, che è stata poi levigata sfregandola su un’altra roccia. Il bordo fu poi in seguito affilato nuovamente. Si tratta del primo esemplare noto di ascia provvista di manico: in Giappone, asce simili compaiono attorno ai 35 mila anni fa, ma nella maggior parte dei luoghi al mondo compaiono con l’agricoltura, dopo i 10 mila anni fa.
Esempio di ascia simile a quella della quale si sono ritrovati i frammenti. Credits: Stuart Hay, ANU.
Esempio di ascia simile a quella della quale si sono ritrovati i frammenti. Credits: Stuart Hay, ANU.

Le asce costituirono uno strumento cruciale per i cacciatori raccoglitori e furono elemento caratterizzante per il Neolitico. Ma dove furono inventate? Per il prof. Hiscock, questo frammento ritrovato può aiutarci a rispondere alla domanda. Anche se gli umani si dispersero in Australia, questa tecnologia non si diffuse con loro, e la si può ritrovare solo nel nord tropicale. Queste considerazioni possono forse suggerire due diversi gruppi colonizzatori, o l’abbandono di questa tecnologia nelle zone desertiche e nelle aree boschive sub-tropicali. Questa differenza tra Australia meridionale e settentrionale sarebbe rimasta in essere fino a poche migliaia di anni fa, quando si cominciarono a creare asce nella maggior parte dei luoghi della parte meridionale del continente.
Lo studio “World’s earliest ground-edge axe production coincides with human colonisation of Australia”, di Peter Hiscock, Sue O’Connor, Jane Balme & Tim Maloney, è stato pubblicato su Australian Archaeology.
Link: Australian Archaeology; EurekAlert! via University of Sydney; EurekAlert! via Australian National University; AlphaGalileo via Taylor & Francis.

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