Si concludono oggi le quattro settimane di riprese tutte interamente girate a Torino del nuovo action-movie della Disney “Berni e il giovane faraone”.

Il lungometraggio è prodotto da 3ZERO2 e The Walt Disney Company Italia, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Questa produzione tutta italiana e diretta da Marco Chiarini racconta la storia della speciale amicizia tra il giovane faraone Ramses, detto Ram (intepretato da Jacopo Barzaghi) e Berni, una ragazzina che vive con la madre archeologa nel Museo e interpretata da Emily de Meyer.

Una profezia riporterà in vita il giovane discendente della potente dinastia ramesside e lo catapulterà nel caotico mondo contemporaneo. Qui farà conoscenza con la giovane Berenice (Berni) e insieme vivranno una entusiasmante avventura, ricca di elementi fantastici e con tanti riferimenti alla storia dell’antico Egitto.

Oltre al Museo Egizio, le riprese hanno toccato il Collegio San Giuseppe, IRV – Istituto di Riposo per la Vecchiaia (Poveri Vecchi) e ville private in Torino e in Moncalieri.

Questa produzione ci piace tantissimo anche perché è totalmente “environment friendly” dal momento che è stato applicato protocollo Edison Green Movie, le prime linee guida europee per il cinema sostenibile, che ha messo in pratica varie misure previste dal progetto Green Set curato da FCTP.
Seguendo Edison Green Movie, 3ZERO2 ha ripensato l’intero ciclo produttivo del film adottando comportamenti di risparmio, rispetto e uso intelligente delle risorse. L’applicazione del protocollo a tutte le fasi di produzione ha permesso di ottimizzare i consumi energetici e di materiali contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del film e portando concreti risparmi economici.

La presidentessa del Museo Egizio Evelina Christillin, ha dichiarato che “la collaborazione con Disney e 3ZERO2 è stata un’ottima opportunità per tutti: ambientando il racconto nelle sale museali, la produzione ha scelto di puntare sul patrimonio culturale e, parallelamente, ha consentito all’Egizio di diventare ancora più famigliare per i giovanissimi, un luogo in cui far viaggiare la fantasia. Anche da un punto di vista operativo è stato un rapporto assai proficuo, che non ha sottratto il museo ai suoi visitatori neppur per un’ora. Tutte le riprese si sono svolte con modalità impeccabile in orario di chiusura e nel pieno rispetto delle collezioni”.

Adesso non ci resta che aspettare il nuovo anno per godere di questa produzione che promette di deliziare grandi e piccini, e soprattutto noi amanti dell’archeologia.

Foto di Giuliana Dea

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