Nuove ricerche archeologiche al Palù di Livenza, sito UNESCO

Palù di Livenza
Palù di Livenza

Palù di Livenza è un’importante zona umida della Pedemontana pordenonese. La ricchezza d’acqua grazie alle sorgenti del fiume Livenza, la varietà della flora e della fauna e i resti archeologici preistorici rendono la località un luogo affascinante dove la natura si intreccia strettamente con la storia più antica dell’uomo. Dal 2011, Palù di Livenza è iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO come parte componente della serie transnazionale dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Grazie alla ricchezza dei ritrovamenti e, in particolare, all’eccezionale stato di conservazione dei materiali organici (legno, fibre vegetali, ecc.) che si preservano nella torba, Palù di Livenza è un importante archivio archeologico e paleoambientale per la conoscenza della vita nelle fasi finali del Neolitico tra la fine del V e la prima metà del IV millennio a.C.

A partire dallo scorso mese di luglio sono riprese le ricerche archeologiche al Palù di Livenza nell’ambito di un progetto di ricerca e tutela del sito UNESCO. L’intervento diretto e finanziato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del FVG si propone di verificare la consistenza e lo stato di conservazione del deposito ancora sepolto nel sottosuolo. Le ricerche sono inoltre finalizzate a controllare la successione stratigrafica e cronologica per disporre di nuovi dati utili alla comprensione della storia del sito palafitticolo. Gli scavi archeologici sono condotti dalla ditta CORA Società Archeologica Srl di Trento con il supporto logistico e la collaborazione dei volontari del Gruppo Archeologico di Polcenigo (Gr.A.PO.).

Scavo nel villaggio neolitico di Palù di Livenza
Scavo nel villaggio neolitico di Palù di Livenza

Le indagini al Palù di Livenza nella zona indicata come Settore 3 stanno mettendo in luce numerosi pali in legno delle abitazioni neolitiche, abbondante materiale ceramico e litico e scarichi di rifiuti delle capanne che comprendono resti vegetali e ossa di animali. Recenti datazioni al radiocarbonio ricavate da campioni prelevati nell’area oggetto delle ricerche in corso indicano che la parte dell’abitato, che si sta riportando in luce, era occupata tra il 3900 e il 3650 a.C. nella stessa fase di sviluppo dei primi villaggi palafitticoli sloveni della Palude di Lubiana.

Pali di legno e frammenti ceramici, particolare dallo scavo
Pali di legno e frammenti ceramici, particolare dallo scavo

Per consentire a tutti di vedere come operano gli archeologi in un cantiere di un sito palafitticolo e quali sono i materiali che le ricerche riportano alla luce, la Soprintendenza organizza delle visite guidate agli scavi archeologici in corso nel Settore 3 al Palù di Livenza. Le visite si svolgeranno domenica 7 e 14 agosto negli orari 9.30, 10.30, 11.30 e 12.30. L’accesso alla zona degli scavi è da via Longone in Comune di Caneva (area ex tiro al piattello, infopoint Humus Park).

dott. Roberto Micheli

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia piazza della Libertà, 7 34135 – Trieste

 

Come da MiBACT, Redattrice Patrizia Loccardi

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