28 Ottobre 2015
Dammam_No._7_on_March_4,_1938
L’Arabia Saudita è oggi uno dei maggiori produttori di petrolio: un nuovo studio sottolinea però come si sia arrivati a questa situazione anche grazie alla ricerca di acqua dolce potabile, cominciata nel diciannovesimo secolo con gli Ottomani.
Questa ricerca si rese necessaria allora a causa di siccità e colera. Si tratta di una situazione che ha dei risvolti anche oggi, visto che una parte importante delle entrate da petrolio sono necessarie per gli impianti di desalinizzazione.

Lo studio “Ottoman Infrastructures of the Saudi Hydro-State: The Technopolitics of Pilgrimage and Potable Water in the Hijaz”, di Michael Christopher Low, è stato pubblicato su Comparative Studies in Society and History.
Link: Comparative Studies in Society and History; Iowa State University
Dammam Numero 7, il primo pozzo petrolifero commerciale in Arabia Saudita, 4 Marzo 1938. Foto di Ignoto (http://www.worldoil.com/uploadedimages/Issues/Articles/May-2011/0511-NOCs-Terrell-Fig-01.jpg), da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Underlying lk.
 

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