21 Maggio 2015
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Un nuovo studio, esaminando il genoma dei resti di un antico lupo dalla penisola siberiana di Taimyr, datato a 35 mila anni fa, ha rivelato che questi sarebbe il più recente antenato comune per i moderni lupi quanto per i cani. Questo permetterebbe di ipotizzare perciò che il legame con l’uomo possa farsi risalire a molto prima di quanto ritenuto finora: si parla di 40 mila anni o al più di 27 mila fa. La sola altra ipotesi sarebbe in una divergenza tra due popolazioni di lupi alla medesima epoca. Fino ad oggi si riteneva, con uno studio dell’anno scorso, che l’albero familiare vedesse la divisione di cani e lupi tra gli 11 mila e i 16 mila anni fa.
Lo studio dimostra inoltre un gran numero di geni in comune coi moderni Siberian Husky e coi cani da slitta della Groenlandia.
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La storia dell’animale rimane però nebulosa e questo esemplare non risolverà il puzzle dell’origine del cane, pur fornendo degli elementi di grande importanza. Questo studio si colloca nel dibattito riguardo l’addomesticamento dei cani: alcuni ritengono che avvenne durante il Pleistocene, quando gli umani erano cacciatori raccoglitori, altri lo collocano più tardi, durante il Neolitico, quando gli umani cominciarono a formare insediamenti stabili e a praticare l’agricoltura.

Lo studio “Ancient Wolf Genome Reveals an Early Divergence of Domestic Dog Ancestors and Admixture into High-Latitude Breeds”, di Pontus Skoglund, Erik Ersmark, Eleftheria Palkopoulou, Love Dalén, è stato pubblicato su Current Biology.
Link: Current Biology; Science Daily via Eurekalert via Cell Press; The Telegraph; Live Science; NY Times
Husky, foto di Bönisch da WikipediaCC BY-SA 2.0 de, caricata da Roland-eugen.
 
 
Pittura policroma di un canide/lupo, dalla caverna di Font-de-Gaume, in Francia. Disegno di Henri Breuil (pubblicato da Henry Fairfield OsbornMen of the old stone age : their environment, life and art), da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Mariomassone.
 

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