Cultura

A Selvino un incontro internazionale ricongiunge i bambini della colonia di “Sciesopoli”

La colonia fu destinata dal Comune di Milano ad accogliere i profughi ebrei reduci dalla Shoah. A distanza di tanti anni i bambini che furono accolti fanno ritorno per le celebrazioni del 70° anniversario. Del Corno: “Un capitolo che vogliamo riportare alla luce per tener vivi quei ricordi che aiutano ad allontanarci sempre di più dagli errori e dagli orrori di un passato ancora recente”

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Milano, 9 settembre 2015 – Sono state presentate oggi nella Casa della Memoria dall’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno le iniziative messe in campo per il 70° anniversario della colonia “Sciesopoli” di Selvino in provincia di Bergamo.

Da alcuni anni infatti l’Amministrazione Comunale di Milano segue con attenzione la vicenda della colonia “Sciesopoli”, della quale è stata proprietaria fino al 1990.

Caduti il fascismo e il nazismo, nel settembre 1945 una delegazione composta da Raffaele Cantoni (Presidente della Comunità Ebraica di Milano), Moshe Zeiri (dei Genieri “Solel Boneh” dell’Esercito Britannico) e Teddy Beeri (anch’egli della “Solel Boneh”) chiese all’allora Sindaco di Milano, Antonio Greppi, in accordo con il CNL e il Prefetto Riccardo Lombardi, la colonia “Sciesopoli” per ospitare i bambini ebrei scampati allo sterminio e rimasti orfani.

Il Comune di Milano nel 1945 destinò quindi la colonia “Sciesopoli” di Selvino, all’epoca di sua proprietà, all’accoglienza di 800 bambini ebrei reduci dalla Shoah, contribuendo in maniera determinante alla vita della colonia stessa. Centinaia di giovani profughi ebrei devastati nel corpo e nello spirito vi giunsero da ogni parte dell’Europa orientale, e a Selvino trovarono “un paradiso a lungo sognato, un castello da fiaba e a fatica si rendono conto di essere liberi, rinati a nuova vita”. La popolazione di Selvino li accolse con generosità e ridonò loro il sorriso.

A settant’anni di distanza da quei giorni, i Bambini di Selvino ancora in vita vi fanno ritorno. Sono circa sessanta, che arriveranno a Selvino, Bergamo e Magenta con loro i discendenti di seconda e terza generazione, dal 15 al 29 di settembre, per l’Incontro Internazionale dei Bambini di Selvino, organizzato appunto per celebrare il 70° anniversario della nascita di “Sciesopoli” con il patrocinio del Comune di Milano.

“La Storia della seconda guerra mondiale, con le sue atrocità e gli sconvolgimenti geopolitici che ha portato con sé, rischiava di cancellare dalla memoria questa piccola straordinaria storia di solidarietà – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno – . Un capitolo che vogliamo riportare alla luce per tener vivi quei ricordi che aiutano ad allontanarci sempre di più dagli errori e dagli orrori di un passato ancora recente”.
Il sito www.sciesopoli.com raccoglie la storia di questa incredibile esperienza e le immagini dell’edificio della vecchia colonia, capolavoro dell’architettura razionalista dell’architetto Vietti-Violi, noto per la progettazione del galoppatoio di San Siro e del velodromo Vigorelli, è oggi impraticabile e in stato di completo abbandono.
“Sciesopoli” è proprietà di una società immobiliare dal 1990. Il Comune di Selvino ha cercato di tutelarne la storica architettura ponendo dei vincoli. Il Ministero dei Beni Culturali sta esaminando la possibilità di porvi un vincolo ancora più efficace.
La petizione “Perché Duri la Memoria di “Sciesopoli” ebraica” ha ridestato l’attenzione del mondo su “Sciesopoli”. Il Comune di Selvino ha promosso nelle sue scuole attività didattiche sull’argomento. La ricerca storica ha consentito di organizzare la mostra “Sciesopoli Ebraica 1945-1948” che aprirà a Bergamo, in Sala Manzù, il 15 settembre 2015.
La targa che era stata apposta a “Sciesopoli” nel 1984 è stata ritrovata presso l’Istituto Assistenza Minori e Anziani di Milano che gestì la colonia fino al suo abbandono. Quella targa, oggi restituita al Comune di Selvino, troverà posto nel Museo / Memoriale dei Bambini di Selvino che aprirà a Selvino il 26 settembre prossimo, mentre davanti all’edificio verrà posto un pannello informativo della sua storia.

Testo e immagine dal Comune di Milano

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