“Mi dispiace, ma io so’ io, e voi non siete un cazzo!” La battuta del celebre film Il marchese del Grillo identifica un tipo di personaggio interpretato dall’attore Alberto Sordi, ma non potrebbe essere più distante dall’uomo Alberto Sordi.

Il libro di Giancarlo Governi non è semplicemente la biografia di uno dei maggiori attori del cinema italiano, l’opera edita da Fandango Editore narra di un uomo vissuto tra le pagine della storia del secolo breve. Troppe volte quando leggiamo biografie di attori, celebrità o persone comuni vediamo venir meno l’elemento storico. Tuttavia, l’uomo senza la storia non esisterebbe e l’Alberto Sordi descritto da Governi è proprio questo: un uomo nato dal periodo storico che lo ha visto protagonista.

Alberto Sordi storia
La copertina della biografia Alberto Sordi – Storia di un italiano, scritta da Giancarlo Governi e pubblicata da Fandango Libri

Non è la prima volta che Giancarlo Governi ricostruisce le vicende di grandi personaggi del cinema nostrano, basta leggere Nannarella, Vittorio De Sica per capire che tipo di impronta l’autore dia ai suoi protagonisti.

Giancarlo Governi non è solo uno scrittore, ma anche giornalista, sceneggiatore e autore televisivo e sono proprio queste svariate abilità a dare un tocco unico a questo libro. La narrazione varia spesso, assumendo le forme di un saggio storico, di un articolo di giornale e di uno o più soggetti cinematografici.
La vicenda inizia con il primo incontro tra Governi e Sordi alla Safa Palatino dove si terrà una riunione per discutere di un documentario a puntate sulla carriera del comico dal titolo Storia di un italiano. Sfortunatamente il documentario oggi non è più reperibile, di fatti non è presente nemmeno sul sito Internet di RaiPlay. Il libro, quindi,  riesce a riempire questo vuoto lasciato da Mamma RAI.

La narrazione delle vicende ha inizio proprio con le riflessioni sulla Prima Guerra Mondiale: il protagonista, però, non è Albero, bensì Pietro Sordi, il papà dell’attore. Immediatamente il lettore comprende quale sarà il fattore che renderà Alberto un grande personaggio. Sin da bambino, Alberto osserva l’Italia e gli italiani, partendo dai racconti di guerra del padre sino alla ricostruzione del boom economico. Dall’osservazione, ovviamente, nascono grandi personaggi. Queste piccole creature sono figlie di varie piattaforme: il teatro, la radio e il cinema; sono figlie del tempo.

Spulciando tra le pagine della storia del cinema italiano, notiamo immediatamente che sul nostro stivale sono sbocciate correnti cinematografiche sempre diverse, partendo dal cinema dei telefoni bianchi sino alla nota commedia all’italiana. Tra un genere e l’altro si inserisce la figura, prima esordiente e poi protagonista, di Alberto Sordi. L’attore non si limita ad interpretare un personaggio, ma lo crea dalle sue fondamenta, ispirandosi alla figura dell’italiano medio. Forse proprio per questo le sue interpretazioni non furono immediatamente apprezzate, perché a nessuno piace guardarsi allo specchio.

La polemica intorno ai personaggi di Sordi è simile a quella nata con il successo della corrente del Neorealismo, per molti italiani i panni sporchi si devono lavare in casa e non su un grande schermo. “I miei film sono sempre stati apprezzati a distanza di un anno” dice Sordi nel libro, comprendendo che quel tempo in più serviva al pubblico per digerire quanto appena visto e poterci, poi, riflettere su.
I lettori, invece, si troveranno davanti ad un libro squisito che scorre davanti agli occhi come una grande pellicola all’interno di un proiettore, e potranno ammirarne ogni singolo fotogramma.

In conclusione, Alberto Sordi – Storia di un italiano è uno di quei rari libri capaci di arrivare ad un pubblico anche non esperto di cinema. I curiosi, i cinefili e i neofiti posseggono tutte le chiavi di lettura per poter comprendere e scoprire la vita e “filosofia di vita” di Alberto Sordi e, tramite lui, potranno anche avventurarsi tra i meandri della storia italiana.

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