17 Novembre 2015
Riconoscere le strutture base del linguaggio non è una prerogativa dei soli moderni umani: questa la conclusione alla quale è giunta una nuova ricerca.
Lo studio ha effettuato un esperimento su umani e scimmie: ad entrambi i gruppi erano presentate sequenze di suoni in un ordine “legale” o “illegale” (nel senso che gli individui potevano aspettarsela o meno a quel modo). Durante l’esperimento è stata effettuata una scansione dei cervelli dei partecipanti, che ha dimostrato che si producevano risposte simili delle attività cerebrali in regioni corrispondenti, per i due gruppi.
La funzione della regione frontale del cervello, una delle aree coinvolte nell’elaborazione dell’ordine delle parole in una frase, sarebbe dunque condivisa nei primati, rivelandone le origini evolutive.
Lo studio “Auditory sequence processing reveals evolutionarily conserved regions of frontal cortex in macaques and humans”, di Benjamin Wilson, Yukiko Kikuchi, Li Sun, David Hunter, Frederic Dick, Kenny Smith, Alexander Thiele, Timothy D. Griffiths, William D. Marslen-Wilson & Christopher I. Petkov, è stato pubblicato su Nature Communications.
Link: Nature Communications; Newcastle University
Scimmie, foto da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata da e di Mydreamsparrow ( ).