11 Maggio 2016
La tesi di dottorato di Katarina Botwid, dell’Università di Lund, mette in evidenza come le ceramiche dell’Età del Bronzo potevano essere prodotte anche da un bambino di nove anni, che poteva quindi risultare un artigiano competente.
Ad esempio, è possibile vedere le impronte digitali di bambini sui ricettacoli: ci volevano tre anni per ottenere il livello di competenza che traspare da alcuni di questi manufatti. Il ritrovamento di colore a ossido dimostrerebbe poi che le ceramiche non erano grigie come si riteneva.
Link: AlphaGalileo via Lund University