BASILICA DI SANT’AGOSTINO IN CAMPO MARZIO – 28 AGOSTO 2022 APERTURA STRAORDINARIA

Domenica 28 agosto 2022, la Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, in occasione della giornata delle celebrazioni del santo, aprirà straordinariamente le sue porte dalle 21 alle 24, per un ciclo di visite guidate a cura della Soprintendenza Speciale di Roma.

«La Basilica di Sant’Agostino è un libro di Storia dell’Arte – spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma –, con capolavori di Raffaello, Caravaggio, Jacopo e Andrea Sansovino, Lanfranco, Guercino, Bernini e di tanti altri. Le visite guidate all’interno della chiesa, curate dall’architetto Alessandro Mascherucci e dalla restauratrice Chiara Scioscia Santoro, saranno anche l’occasione per ammirare il completamento del restauro della navata centrale, un’altra tappa di un complesso intervento di recupero della Basilica iniziato otto anni fa».

Le pareti e la volta della navata centrale, oggetto del restauro curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma da poco concluso, ospitano la monumentale serie di affreschi con Storie della vita della Vergine e Storie e figure del Vecchio Testamento, realizzato fra il 1858 ed il 1868 da Pietro Gagliardi. Tra le 14 immagini del ciclo mariano, pregevolissimo per la ricerca compositiva e per la luminosa tessitura cromatica, spicca la prima a sinistra, dove è raffigurata l’immacolata concezione di Maria, tra le prime immagini su questo tema realizzate dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX nel 1854.

«Da anni la Soprintendenza lavora intensamente per restituire la Basilica di Sant’Agostino alla comunità dei fedeli e dei visitatori, attraverso complessi interventi di consolidamento strutturale e restauro, realizzati anche grazie all’apporto di sponsor privati – così Mascherucci, architetto responsabile del monumento – Questa chiesa è uno straordinario palinsesto di arte e storia e le visite guidate saranno un momento per condividere tutto questo con la città, i romani e tutti i visitatori».

I turni di visita saranno ogni mezz’ora con un massimo di 20 visitatori, con ultimo ingresso alle 23.30. Tutte le info sul sito della Soprintendenza Speciale di Roma.

Info: www.soprintendenzaspecialeroma.it

Roma, 26 agosto 2022

Gallery – foto credits: Fabio Caricchia

ARTE E STORIA NELLA CHIESA DI SANTAGOSTINO

Celebre per la superba raccolta di opere d’arte che conserva e per la sua affascinante architettura rialzata frutto di diversi interventi e inserimenti, la Basilica di Sant’Agostino sorge su una chiesa preesistente intitolata a San Trifone.

UNARCHITETTURA STRATIFICATA

L’attuale edificio viene inizialmente edificato tra il 1479 e il 1483 su impulso del cardinale Guillame d’Estouteville, vescovo di Ostia e protettore dell’Ordine Agostiniano, a opera degli architetti Jacopo da Pietrasanta e Sebastiano Fiorentino.

La facciata, costruita nel 1480 da Pietrasanta su progetto di Leon Battista Alberti, è ispirata a quella di Santa Maria Novella a Firenze: l’elemento innovativo è il timpano a trapezio ribassato che divide i due ordini architettonici, in modo che la luce solare ne esalti le raffinate geometrie.

Secondo antichi racconti la facciata sarebbe stata realizzata con il travertino di recupero di antiche costruzioni romane, una tradizione che ha trovato conferma durante recenti restauri almeno per i portali e il timpano triangolare.

L’interno della Basilica è a tre navate con dieci cappelle laterali, transetto e abside affiancata da altre quattro cappelle. Nel primo Cinquecento sono sistemati i nuovi altari sui pilastri della navata centrale, che conferiscono alla chiesa una cifra nordica in linea con gli orientamenti dell’Ordine degli Agostiniani, che porteranno nel 1517 alle “95 tesi” del presbitero agostiniano Martin Lutero e alla riforma protestante.

Al 1549 risale il rifacimento dei tetti e un secolo dopo, nel 1652, si modifica l’isolato del complesso con la chiusura del vicolo della Stufa. Al XVII secolo risale anche un progetto di Francesco Borromini per una nuova scalinata esterna a forma trapezoidale, a richiamare il timpano della facciata: ampliamento mai realizzato.

Ulteriori modifiche risalgono al XVIII secolo, in parte dovute ai problemi di instabilità del terreno su cui sorge la chiesa. Gli interventi più significativi riguardano la cupola, con i suoi quattro grandi archi di sostegno, costruita da Carlo Murena (che realizza parzialmente un progetto più ambizioso di Luigi Vanvitelli), la sacrestia e il campanile, ridimensionato rispetto a quello quattrocentesco originariamente cuspidato.

SECOLI DI STORIA DELLARTE

All’interno della Basilica sono collocate opere di inestimabile valore, create da artisti che hanno segnato la loro epoca. Basterebbe ricordare l’affresco di Raffaello raffigurante il profeta Isaia, sul terzo pilastro di sinistra della navata centrale, e la pala d’altare della Madonna dei Pellegrini di Caravaggio nella cappella della Madonna di Loreto.

Nella cappella di Sant’Agostino e Guglielmo, si trovano la pala d’altare di Guercino raffigurante Sant’Agostino tra i santi Giovanni Battista e Paolo primo eremita, nonché i preziosi affreschi di Giovanni Lanfranco, che decorano la volta e le pareti con l’Assunzione della Vergine e gli Apostoli al suo sepolcro. La navata centrale accoglie un ciclo di affreschi realizzato fra il 1858 ed il 1868 da Pietro Gagliardi.

Tra le più importanti le opere scultoree si segnalano la Madonna col bambino, detta del Parto, di Jacopo Sansovino, la Madonna con il bambino e Sant’Anna di Andrea Sansovino. Infine, ancor giovane, Gian Lorenzo Bernini scolpiva i due angeli che sormontano l’altare maggiore.

La chiesa è la sede titolare dell’ordine cardinalizio di Sant’Agostino e nell’ottobre del 1999 papa Giovanni Paolo II la ha elevata a basilica minore.

L’edificio, di proprietà del Demanio dello Stato in gestione al Ministero della Cultura / Soprintendenza Speciale di Roma, è in consegna all’Ordine Provinciale dei Padri Agostiniani. Annessi alla Basilica si trovano la Biblioteca Angelica e il Convento degli Agostiniani.

(agosto 2022)

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Biblioteca Angelica di Roma

Testi, video e foto dall’Ufficio Stampa Soprintendenza Speciale di Roma. Foto di Fabio Caricchia

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