BENEDETTO LUIGI COMPAGNONI LASCIA IL SEGRETARIATO REGIONALE PER IL PIEMONTE

Palazzo_del_Senato_-_1608_-_facciata_di_F.M.Ricchino_-_Milano

Dopo quasi un anno dal suo insediamento, Benedetto Luigi Compagnoni lascia l’incarico di Segretario regionale per il Piemonte per assumere quello di direttore dell’Archivio di Stato di Milano. Iniziato nel marzo dello scorso anno nell’ambito dell’adempimento della riforma che ha investito il Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo, il suo mandato torinese si è trovato ad affrontare non solo una fase di profondo cambiamento, ma anche di particolare impegno per tutte le istituzioni culturali cittadine. 
“Nei mesi della mia permanenza in questa splendida città – precisa infatti Compagnoni – ho avuto l’occasione di vivere un momento speciale, grazie a eventi quali l’Ostensione della Sindone, le rassegne culturali che si sono susseguite tra la primavera e l’autunno, lo svolgimento del World Forum of Local Economic Development, le visite del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio,  del Santo Padre, di Ban Ki-moon e di altre personalità di rilievo internazionale”. Denominatore comune di queste iniziative è stata la cornice aulica di Palazzo Reale, fulcro di quell’eccezionale complesso che è il Polo Reale, in questi giorni ribattezzato con il nome di Musei Reali, la cui gestione ha costituito un importante tassello della sua esperienza. “Il mio lavoro qui – prosegue Compagnoni – è avvenuto nella duplice veste di Segretario regionale per il Piemonte e direttore del Polo Reale. Nel primo caso mi sono adoprato innanzitutto per l’attuazione dei principi di trasparenza e anticorruzione dell’attività amministrativa, specialmente in materia di contratti e appalti, rilasciando direttive e indicazioni utili per tutti gli istituti del Ministero in Piemonte; al contempo in ambito di tutela ho organizzato l’attività della Commissione regionale per il patrimonio culturale. Per quanto riguarda invece il Polo Reale, l’obiettivo prioritario è stato quello di guidare il processo per la sua costituzione in istituto autonomo ai sensi della riforma del Ministero. Le diverse componenti di tale realtà sono state così accorpate in un unico museo, all’insegna di un percorso che, seppur in gran parte completato, richiede ancora una fase di ulteriore sviluppo, ora portata avanti dalla regia del nuovo direttore”.
Non poca gratificazione è derivata dal riscontro conseguito con i 526.000 visitatori che nel corso del 2015 hanno apprezzato la magnificenza di queste collezioni. “Rispetto all’anno precedente questo dato restituisce un incremento del 10% che – come sottolinea Compagnoni – non si deve solamente all’aumento dei flussi turistici oppure alla gratuità delle prime domeniche del mese, ma è anche correlato alla varietà dell’offerta di visite guidate, percorsi tematici e laboratori didattici, nonché alle aperture straordinarie, tra cui il prolungamento fino a mezzanotte garantito tutti i sabati sera da giugno a dicembre. Tuttavia reputo doveroso ricordare che il raggiungimento di questi risultati è stato reso possibile dall’impegno di tutto il personale, in particolare i dipendenti del Segretariato, verso i quali intendo esprimere un sentito ringraziamento per aver affrontato le molteplici incombenze imposte sia dal funzionamento di quest’ultimo sia dall’organizzazione del Polo Reale”.
Se già tali esiti costituiscono motivo di soddisfazione, altri posso essere comunque annoverati. “Lascio Torino – conclude Compagnoni non senza una punta di nostalgia – con l’orgoglio di aver maturato un prezioso arricchimento del mio bagaglio formativo e professionale.  Verso la città di Torino mi resta dunque un debito di riconoscenza, almeno in parte colmato con lo sforzo che ho compiuto per raggiungere un importante traguardo: avviare alla conclusione il cantiere per la riapertura dei Giardini Reali e quello per il restauro della Cappella della Sindone, permettendo già dal 2017 la restituzione alla cittadinanza torinese e alla comunità scientifica di uno dei più noti gioielli dell’architettura barocca” .
Torino, 12 febbraio 2016
Fonte dati:
Segretariato regionale per il Piemonte
www.piemonte.beniculturali.it

Come da MiBACT, Redattore Renzo De Simone
Palazzo del Senato – 1608 – facciata di F.M.Ricchino con la scultura “Mere Ubu” donata nel 1973 dall’artista Joan Mirò – Milano. Foto di Stefano Stabile, da WikipediaCC BY-SA 3.0.

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