BERLINGUER – La grande ambizione, film di Andrea Segre
Il film, in concorso, apre la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma
nelle sale italiane dal 31 ottobre 2024, distribuito da Lucky Red
La vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer durante gli anni più intensi della sua leadership
Elio Germano interpreta Berlinguer, affiancato da un cast composto, tra gli altri, da Elena Radonicich, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli, Fabrizia Sacchi
Le sale: https://www.luckyred.it/berlinguerlagrandeambizione_sale/

Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre è il film d’apertura, in concorso, della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal 16 al 27 ottobre 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ed è presentato in concorso “Progressive Cinema”. Scritto da Andrea Segre e Marco Pettenello, il film è una produzione Vivo film e Jolefilm con RAI Cinema in coproduzione con Tarantula (Belgio) e Agitprop (Bulgaria), e uscirà nelle sale giovedì 31 ottobre distribuito da Lucky Red.
A Elio Germano il Premio “Vittorio Gassman” per il migliore attore alla 19° edizione della Festa del Cinema di Roma
Roma. 26 ottobre 2024. Si è appena conclusa la Cerimonia di premiazione della 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Elio Germano ha ricevuto il premio “Vittorio Gassman” per il migliore attore per la sua interpretazione nel film Berlinguer. La grande ambizione, diretto da Andrea Segre. Il film è una produzione Vivo film e Jolefilm con RAI Cinema, in coproduzione con Tarantula (Belgio) e Agitprop (Bulgaria) con le musiche originali di Iosonouncane e arriverà nelle sale il prossimo 31 ottobre distribuito da Lucky Red.
Andrea Segre – Io sono Li, La prima neve, L’ordine delle cose e Welcome Venice – porta sul grande schermo il racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del “compromesso storico”, il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese.
“Grazie a tutte le persone che in questi tre lunghi e intensi anni di lavoro mi hanno permesso di entrare in silenzio e con rispetto nella vita di un uomo e di un popolo che hanno segnato un passaggio importante nella storia d’Italia e che il cinema di finzione italiano ancora non aveva raccontato” dichiara Andrea Segre. “È stato un viaggio in un pezzo della nostra storia che non ho vissuto e che ho imparato a conoscere, ma anche la scoperta di un dialogo profondo che quella memoria inaspettatamente sa avere con le domande aperte del nostro presente e del nostro futuro. Grazie a Paola Malanga e alla Festa del Cinema di Roma che hanno offerto con entusiasmo uno spazio così prestigioso per presentare il film nato da questo incredibile viaggio”.

SINOSSI
Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è invece indissolubile dal bene collettivo.
ANTONIO GRAMSCI – Fondatore del Partito Comunista Italiano
Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.
Nel cast del film, il leader politico scomparso quarant’anni fa è interpretato da Elio Germano. Al suo fianco, in ordine alfabetico: Stefano Abbati (Umberto Terracini), Francesco Acquaroli (Pietro Ingrao), Paolo Calabresi (Ugo Pecchioli), Roberto Citran (Aldo Moro), Pierluigi Corallo (Antonio Tatò), Nikolay Danchev (Leonid Brežnev), Svetoslav Dobrev (Todor Živkov), Luca Lazzareschi (Alessandro Natta), Lucio Patanè (Gianni Cervetti), Andrea Pennacchi (Luciano Barca), Paolo Pierobon (Giulio Andreotti), Elena Radonicich (Letizia Laurenti), Fabrizia Sacchi (Nilde Iotti), Giorgio Tirabassi (Alberto Menichelli).
Una produzione Vivo film e Jolefilm con Rai Cinema in coproduzione con Tarantula e Agitprop, con il sostegno di MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo; Regione Lazio Avviso Pubblico Lazio Cinema International (PR FESR Lazio 2021-2027) Progetto Cofinanziato dall’unione Europea; Shelter Prod; Tax Shelter Be. Ing – Belgian Tax Shelter; Wallimage (La Wallonie); Bulgarian National Film Center.
NOTE DI REGIA
Su Enrico Berlinguer sono stati realizzati molti documentari, libri, saggi, ma nessuno ha mai provato ad affidare al cinema di finzione la ricostruzione “da dentro” della sua vita, o di parte di essa, del suo mondo e del suo popolo. Eppure parliamo di un mondo fatto di centinaia di migliaia, milioni di persone, una gran parte delle quali ancora vive, e di un uomo che è simbolo globale di una sfida e di una scelta: provare ad attuare il socialismo in una società democratica e indipendente, superando le diseguaglianze, ma garantendo tutte le libertà economiche e culturali che le dittature sovietiche avevano invece schiacciato. Dell’uomo che ha avuto i funerali tra i più partecipati e toccanti della storia d’Italia e non solo.
Insieme a Marco Pettenello, sceneggiatore e compagno di tanti viaggi importanti, ho deciso di misurarmi con questa sfida e due sono stati i cardini che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui: da una parte il rispetto della serietà e della sobrietà di Berlinguer, dall’altra la scelta di non imitare né idealizzare, ma di provare sempre a capire. Non sono due indicazioni puramente razionali, credo siano profondamente poetiche.
Seguendole, ho cercato di entrare nel pensiero di Berlinguer, nella sua relazione diretta con quanto ha voluto e ha fatto, con le sue ambizioni, le sue tensioni e le sue paure, negli anni forse più complessi e decisivi della sua esperienza politica. E ho cercato di penetrare nel suo mondo, in quell’universo parallelo unico, intenso e non privo di contraddizioni, così singolare nella storia d’Europa, che ha rappresentato il Partito Comunista Italiano, a cui Berlinguer ha dedicato la vita intera.
Aver scelto, sin dal primo istante, Elio Germano come protagonista è stato essenziale, perché sapevo e ora so ancora meglio che anche lui avrebbe lavorato per capire e non per rappresentare. Se teatralizzati, Enrico Berlinguer, il suo mondo e il suo popolo, non possono infatti che diventare o eroi o nemici. Se invece si cerca di entrare, con rispetto e comprensione, dentro a una scelta di vita, allora si può provare a fare cinema, o almeno il cinema che a me piace fare: raccontare la politica non attraverso slogan e simboli, ma immergendosi nella vita di chi la sente parte irrinunciabile dell’esistenza.
Serve tanto studio, molto tempo e una convinzione collettiva del perché (il cinema è un’arte collettiva), di cui ringrazio tutte le persone che hanno lavorato con me.
Quella di Enrico Berlinguer è una vita che può aiutare ancora oggi a porsi domande, a cercare risposte. Il mondo è profondamente cambiato, ma le urgenze e le emozioni che hanno attraversato la sua vita e il suo popolo non sono scomparse, albergano in strade diverse, si cercano, si interrogano, attraversano le contraddizioni dell’oggi, si infilano nei vuoti e nei pieni della società contemporanea. Esiste un’universalità nell’azione e nel pensiero di quest’uomo, che è mirabolante poter esplorare e ascoltare al di là dell’ormai anacronistica adesione a un partito.
Berlinguer era piccolo, gracile, silenzioso e riflessivo, studiava molto, scriveva tantissimo, parlava con grande calma e precisione, guardava negli occhi, ascoltava. Raramente usava o urlava slogan, anche quando si trovava di fronte a centinaia di migliaia di persone, come è spesso capitato. Ǫueste sue caratteristiche, così diverse da altri leader del Novecento, lo fecero amare da tantissimi italiani, dai comunisti, ma anche da chi comunista non lo è mai stato.
Ho seguito Enrico/Elio con una regia di immersione, grazie alla maestria della camera di Benoît Dervaux, dentro ai luoghi e alle scelte di quegli anni così densi, veri spartiacque dello sviluppo sociale e politico dell’Italia e non solo. In molte mesi di montaggio ho deciso, insieme a Jacopo Quadri, affiancati dal lavoro musicale intenso e minuzioso di iosonouncane, di creare un dialogo estetico e narrativo tra la nostra messa in scena e le immagini di archivi cinematografici scelte non per testimoniare, ma per scolpire. Segni precisi di una memoria che diventa cinema.
Andrea Segre
Con
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Elio Germano
Enrico Berlinguer
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e con in ordine alfabetico
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Stefano Abbati
Umberto Terracini
Francesco Acquaroli
Pietro Ingrao
Fabio Bussotti
Paolo Calabresi
Armando Cossutta
Ugo Pecchioli
Roberto Citran
Aldo Moro
Pierluigi Corallo
Antonio Tatò
Nikolay Danchev
Leonid Brežnev
Svetoslav Dobrev
Todor Živkov
Luca Lazzareschi
Alessandro Natta
Lucio Patanè
Gianni Cervetti
Andrea Pennacchi
Luciano Barca
Paolo Pierobon
Giulio Andreotti
Elena Radonicich
Letizia Laurenti
Fabrizia Sacchi
Nilde Iotti
Giorgio Tirabassi
Alberto Menichelli
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Cast tecnico
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Regia
Andrea Segre
Sceneggiatura
Andrea Segre, Marco Pettenello
Fotografia
Benoît Dervaux
Montaggio
Jacopo Ǫuadri
Musiche originali
iosonouncane
Scenografia
Alessandro Vannucci
Costumi
Silvia Segoloni
Suono di presa diretta
Organizzatore generale
Produttore associato
Produttrice delegataAiuto regia
Segretaria di edizione
Alessandro Palmerini
Gian Luca Chiaretti
Alessio Lazzareschi
Serena AlfieriVincenzo Rosa
Iole Natoli
Acconciature
Desirée Corridoni
Trucco
Sara Morlando, Rossella Sicignano
Trucco prostetico
Leonardo Cruciano, Viola Moneta
Casting
Stefania De Santis
Montaggio del suono
Marc Bastien
Montaggio presa diretta
Riccardo Spagnol
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Mixage
Consulenti storici
Franco Piscopo
Miguel Gotor, Giulio Marcon
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Una produzione
Vivo film e Jolefilm con Rai Cinema
In coproduzione con
Tarantula, Agitprop
Prodotto da
Marta Donzelli e Gregorio Paonessa
Coprodotto da
Francesco Bonsembiante
Jospeh Rouschop, Martichka Bozhilova
Con il sostegno di
Distribuzione italiana Vendite internazionali
MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo;
Avviso pubblico Lazio Cinema International (PR FESR Lazio 2021- 2027)
Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea; Shelter Prod;
Tax Shelter BE. ING – Belgian Tax Shelter; Wallimage (La Wallonie);
Bulgarian National Film Center
Fondazione Sardegna Film Commission Regione Lazio – Lazio Terra di Cinema
Lucky Red Fandango Sales
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Dati tecnici
Italia/ Belgio/ Bulgaria 2024
Durata: 122’
Lingua: Italiano, Russo, Bulgaro
Testi, video e immagini dagli Uffici Stampa Lucky Red, Festa del Cinema di Roma e del Film, Boom PR. Aggiornato il 20, il 25 settembre, il 15, il 26 e il 29 ottobre 2024.