“La politica di acquisti di Carlo Alberto porta alla biblioteca documenti di grande pregio e soprattutto porta una grande collezione di disegni che il re si procura da un antiquario piemontese, Giovanni Volpato – spiega nel video la direttrice della Biblioteca Reale di Torino Giuseppina Mussari – si tratta di un nucleo di oltre 1500 fogli di maestri italiani e stranieri che vanno dal Quattrocento al Settecento, tra i quali i famosissimi 13 autografi di Leonardo, ma non solo, anche quelli di Michelangelo, Rembrandt, Dürer, Tiepolo e Piazzetta. Una collezione che ha reso la biblioteca uno dei gabinetti di disegni più famosi al mondo”.
“A fine Ottocento nel 1893 alla collezione leonardesca si aggiunge un altro prezioso tassello: il Codice sul volo degli uccelli, un manoscritto che viene ritrovato sul mercato antiquario da uno studioso russo che lo dona al Re Umberto I – prosegue la direttrice – il Codice arriva a Torino ancora mutilo di cinque carte che saranno poi, nei decenni successivi, ritrovate e di nuovo per fortuna donate ai sovrani sabaudi”.
“tra queste spicca la grande geocarta nautica di Giovanni Vespucci, e il primo portolano che documenta le nuove tratte di navigazione appena scoperte da Magellano che aveva individuato un passaggio noto con il suo nome – spiega la Mussari – si tratta di un documento della più antica copia del Padròn Real, la carta sulla quale i Reali di Spagna annotavano le nuove scoperte geografiche”.
“Ed è anche per questo – conclude la direttrice – che la Biblioteca continua ad organizzare esposizioni periodiche delle sue collezioni, cercando di dare spazio e rendere noti tutti gli importanti tasselli che costituiscono questa preziosissima raccolta”.
Il documentario sulla Biblioteca Reale di Torino fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia https://
Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca sarà giovedì 12 maggio 2022. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/