Libri: alla scoperta della Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia di Cava, tra codici medievali e documenti longobardi

Con la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia di Cava prosegue il racconto delle meraviglie del patrimonio librario italiano che ogni settimana accompagna i visitatori in un viaggio virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato grazie a una serie di reportage online sui canali social del Ministero della Cultura.
Abbazia benedettina della Santissima Trinità di Cava Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia di Cava
Interno dell’Abbazia benedettina della Santissima Trinità di Cava. Foto di Derbrauni, CC BY-SA 4.0

La Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia di Cava ha sede nell’Abbazia benedettina della Santissima Trinità di Cava, fondata nel 1011 in provincia di Salerno, e custodisce un archivio che è considerato tra i più importanti dell’Italia meridionale per via dei preziosi documenti conservati, risalenti in particolar modo al periodo medievale. Uno dei più antichi, la Bibbia visigotica del IX sec d.C., venne portato nella Biblioteca dall’antipapa Gregorio VIII, esiliato nel 1121 da Papa Callisto II.

È un documento privo di miniature che ritraggono soggetti umani, ma con un apparato decorativo particolarmente ricco:
Di certo vi lavorarono più mani, 4 o 5 scribi, ma l’unico che si è firmato è ‘Danila’ – spiega nel video Michele Petruzzelli, l’abate della Biblioteca – alla fine del libro di Geremia, al di sotto della cornice arricchita da arabeschi, compare infatti la firma dello scriba ‘Danila Scriptor’”.
Altro documento di particolare pregio è il ‘De Septem Sigillis’ dove, in una delle tante miniature presenti, è raffigurato l’abate Balsamo con un monaco, Benedetto da Bari, autore del suddetto codice, redatto nel XIII sec d.C.
“Il monaco – ha raccontato Petruzzelli – sta offrendo il volume all’abate ed è raffigurato con due teste: una che lo ritrae giovane e imberbe e l’altra da vecchietto con barba e capelli grigi. Ha iniziato il lavoro da giovane e lo sta consegnando da anziano. Sta consegnando il lavoro di tutta una vita”.
Ma la Biblioteca conserva anche circa 15mila pergamene, tutte arrotolate su se stesse, di vario contenuto: atti notarili, atti pubblici, atti privati, bolle pontificie e vescovili relativi a donazioni, vendite, concessioni, testamenti: la più antica risale al 792 d.C.
Questo documento, con più di 1200 anni, riporta un istituto del diritto longobardo, la Morgengabe, o dono del mattino, il regalo che secondo il rito longobardo il marito faceva alla propria moglie il giorno dopo la prima notte di nozze, una sorte di dote che veniva costituita a favore della moglie.
Il documentario sulla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Badia Cava è online sul profilo Instagram @bibliotecheditalia: https://www.instagram.com/tv/CgjNXmFq5T7/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari. Il prossimo appuntamento con una nuova biblioteca sarà giovedì 4 agosto 2022.
Roma, 28 luglio 2022
Testo dall’Ufficio Stampa e Comunicazione Ministero della Cultura

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