Biblioteca Universitaria di Genova

Biblioteche: da Grand Hotel a ‘casa’ del poeta Edoardo Sanguineti, un viaggio nella sontuosa biblioteca universitaria di Genova
Con la Biblioteca universitaria di Genova prosegue il racconto delle meraviglie del patrimonio librario italiano che ogni settimana accompagna i visitatori in un viaggio virtuale alla scoperta delle 46 biblioteche dello Stato grazie a una serie di reportage promossi sui canali social del Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini.
La chiesa dei Santi Gerolamo e Francesco Saverio, nota anche come chiesa del Collegio dei Gesuiti di Genova, in via Balbi. Foto di Twice25 e Rinina25, CC BY 2.5
Nata come Biblioteca del Collegio dei Gesuiti, che trova la sua sede definitiva nel 1623 nell’area del convento di San Gerolamo del Roso, nel 1773 – con lo scioglimento della Compagnia del Gesù – il patrimonio librario viene acquisito dalla Repubblica di Genova, iniziando a dare vita ai fondi della ‘Libreria della Pubblica Università di strada Balbi’, custoditi nelle stanze di via Balbi 3 fino al trasloco avvenuto tra il 2019 e il 2020.
Oggi, la sede della Biblioteca universitaria, non di proprietà dell’ateneo ma del ministero della Cultura, si trova in cima a via Balbi, al civico 40 in quello che nei primi anni Novecento fu il Grand Hotel Colombia Excelsior.
“All’inizio degli anni Venti viene costruito un palazzo destinato a diventare nel 1929 un hotel di grande lusso su cinque piani, per nobili e aristocratici che si imbarcavano dal capoluogo ligure per viaggi transoceanici – spiega nel video il direttore  Paolo Giannone – ma la fine dell’epoca dei transatlantici portò con sé il declino del Grand Hotel fino alla chiusura nel 1989. Acquisito dall’allora Ministero della Cultura, inizia a funzionare nel 2014 e soltanto in questa fase aggiunge la pienezza di funzionalità con tutto il suo patrimonio”.
La Biblioteca custodisce oggi 624.300 volumi, dal 1600 in poi, ai quali si aggiungono 1.949 manoscritti, 1.039 incunaboli, 7.604 cinquecentine, 20.844 tra lettere, autografi e sciolti dei manoscritti. E, ancora, materiale audio, grafico, microfilm, 974 manifesti pubblicitari, 387 stampa. Tra i fondi più importanti va menzionato quello di Edoardo Sanguineti.
“Si tratta di 24.000 volumi appartenuti a uno dei principali intellettuali, autori, poeti, saggisti genovesi che ha avuto rilevanza internazionale” spiega il direttore Paolo Giannone.
Un archivio prezioso che spazia dalla letteratura alla critica letteraria e alla filosofia, dalla storia alle scienze, fino alla musica. Ci sono gli scritti del poeta e saggista e c’è anche tutta la sua vastissima libreria.
“Ma la particolarità del fondo- sottolinea il direttore – è legata agli appunti e agli interfogliati (articoli di giornale, commenti e contributi vari) presi e inseriti dallo stesso Sanguineti nei volumi del fondo, che a loro volta sono oggetto di nuova ricerca. L’Università di Genova e altri atenei –  conclude Giannone – stanno realizzando progetti di ricerca che animano questo fondo, condividendo e rendendo pubblico il patrimonio, così come era nelle intenzioni della famiglia”.
Il documentario sulla Biblioteca universitaria di Genova fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia https://www.instagram.com/tv/Ca6xg6XNdf6/
Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca sarà giovedì 17 marzo 2022. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/bibliotecheditalia
Roma 10 marzo 2022
Testo dall’Ufficio stampa Ministero della Cultura

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