Il bilancio 2024 degli ingressi in alcuni dei principali musei italiani.
Articolo in aggiornamento (1 – 14 gennaio 2025).


OLTRE 130MILA PARTECIPANTI ALLE ATTIVITÀ DI M9 IN UN ANNO

  • In grande crescita il numero dei visitatori del Museo: 62mila, +35% sul 2023

  • Si rafforza il legame con il territorio grazie a “Ritroviamoci in M9”: oltre 200 associazioni raggiunte

Venezia Mestre, 14 gennaio 2025M9 – Museo del ’900 chiude il 2024 con un bilancio molto positivo e si affaccia a un anno di nuovi traguardi e ambiziosi progetti, nel segno di un continuo consolidamento sul piano nazionale e internazionale. È questo il quadro illustrato nel corso della presentazione alla stampa della programmazione 2025 del Museo, che ha visto la presenza di Serena Bertolucci, Direttrice di M9, ed Emanuela Bassetti, Consigliere Generale di Fondazione di Venezia e Consigliere di Amministrazione di M9.

Nell’occasione sono stati presentati i risultati dell’anno appena concluso, accolti con grande soddisfazione da Museo e Fondazione. Il 2024 si è chiuso con oltre 130.000 partecipanti alle attività di M9, comprensivi della parte museale e delle oltre trecento giornate di eventi che si sono tenuti nell’anno, un incremento considerevole rispetto alle 100.000 del 2023 (+30%). Inoltre, le presenze complessive stimate nel 2024 arrivano a 300.000, considerando i frequentatori di tutte le attività presenti nel Distretto e degli eventi della città che hanno coinvolto gli spazi di M9. Una crescita ancora più evidente si è riscontrata nei visitatori del Museo che, tra l’esposizione permanente e le mostre temporanee, hanno raggiunto la quota di 62.000, superando del 35% i 45.000 dell’anno scorso.

Un risultato, quest’ultimo, che riflette il successo delle mostre monografiche ospitate al terzo piano nel corso dell’anno, dedicate a due artisti di grande prestigio internazionale: Banksy. Painting Walls, con 25.000 visitatori, e BURTYNSKY: Extraction/Abstraction (15.000 visitatori), che hanno dialogato con l’esposizione permanente grazie anche alle due integrazioni espositive al secondo piano e alla sala immersiva M9 Orizzonti.

Il bilancio 2024 riflette dunque la crescita di M9 quale ecosistema complesso e plurale, un luogo di cultura nella sua più ampia accezione, come auspicato a inizio mandato dalla Direttrice Serena Bertolucci, che conclude con soddisfazione il suo primo anno di direzione. Una traiettoria di sviluppo condivisa inoltre anche da M9 District, che ha raggiunto l’occupazione completa di tutti i suoi ambienti e, con l’ingresso delle attività commerciali, ha rafforzato il suo ruolo di aggregatore sociale e luogo di riferimento per la comunità.

Quando sono arrivata in questo meraviglioso Museo, un anno fa, avevo promesso il mio massimo impegno per rendere M9 un luogo di cultura inclusivo e partecipato, un ruolo necessario per un’istituzione culturale che racconta la storia di tutti. A un anno di distanza possiamo dire di avere imboccato la strada giusta, alla luce dei risultati che non si esauriscono nei numeri, ma si esprimono anche nella forza dei legami che insieme stiamo creando”, ha dichiarato Serena Bertolucci, Direttrice di M9-Museo del ’900. “L’approccio binario che caratterizza questo Museo, fondato sul dialogo con il territorio e sul posizionamento nazionale, si consoliderà ancora quest’anno, grazie anche a due grandi mostre che uniranno memoria e contemporaneità con un racconto che uscirà anche dai confini nazionali”.

Quello appena concluso è stato un anno fondamentale per M9, che mai come ora ha reso evidente il suo potenziale e i grandi margini di crescita non solo come luogo di riferimento per il territorio, ma anche come modello a livello nazionale per l’approccio innovativo nel raccontare la cultura. Lo sviluppo del Museo in questo ultimo anno non si riflette solamente nella sua offerta culturale, arricchita da mostre di primo livello dedicate a due artisti internazionali come Banksy e Burtynsky, bensì nella crescita sistemica di tutto il Polo M9, capace sempre di più di attrarre la cittadinanza, attivare partecipazione e generare opportunità”, ha commentato Emanuela Bassetti, Consigliere Generale di Fondazione di Venezia e Consigliere di Amministrazione di M9.

Testo dall’Ufficio stampa M9 – Museo del ’900


Oltre un milione di visitatori al Museo Egizio di Torino nel 2024

Oltre un milione di visitatori per il Museo Egizio, nell’anno del suo bicentenario. Nel 2024 sono stato 1.036.689 i visitatori, compresi i partecipanti agli eventi istituzionali, a fronte dei 1.061.157 ingressi nel 2023. Un risultato non scontato, vista la chiusura al pubblico del Museo di un mese, a cavallo tra giugno e luglio, per poter avviare i cantieri e altri lavori di riallestimento della Galleria dei Re e del Tempio di Ellesiya. Cantieri che hanno obbligato il museo a riorganizzare i percorsi di visita, a partire dallo scorso aprile.

Il mese che ha registrato un maggiore afflusso di pubblico è stato marzo 2024 (con 117.678 visitatori, +19,3% rispetto all’analogo mese del 2023). L’incremento maggiore di visitatori, rispetto all’analogo mese dell’anno scorso, lo ha registrato novembre con 105.112 (+ 24% rispetto a novembre 2023), complice anche la celebrazione del bicentenario del Museo, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Solo in occasione del Festival 200, una notte bianca e due giorni di eventi ed happening gratuiti in Museo a cavallo tra il 20 e il 22 novembre 2024, hanno fatto ingresso in Museo 23.004 persone. Ottime performance di incremento di visitatori anche per febbraio con 95.532 (+10,3%).

Sono 484.394 i follower totali dei social del Museo Egizio (con una crescita del 10.9% rispetto al 2023).

La reach totale dei post è aumentata del 128% rispetto all’anno precedente, arrivando a 28.082.943 di utenti unici che hanno visto i contenuti pubblicati sui profili ufficiali del museo. Tra le varie piattaforme, è ancora Facebook quella che garantisce la maggiore reach.

Il più antico Museo Egizio al mondo nell’anno del suo bicentenario ha voluto puntare i riflettori sulla natura contemporanea dei musei archeologici, luoghi di scambio culturale e di ricerca, entità vive, in continua evoluzione e in dialogo con la società.

E’ proseguito in questo solco il percorso di rinnovamento, sotto il profilo architettonico e sotto il profilo scientifico e di riallestimento delle collezioni, iniziato con l’inaugurazione della Galleria della Scrittura nel dicembre 2023, e proseguito quest’anno con il riallestimento della Sala Deir-El Medina, la creazione della Sala dei Tessuti, il lancio dei Giardini Egizi sul Roof Garden, la creazione della sala dedicata al corredo della Regina Nefertari, a 120 anni dalla scoperta della sua tomba, e non ultimo l’allestimento permanente di un’ala del museo dal titolo Materia – Forma del tempo.

La sintesi plastica del nuovo corso del Museo Egizio, che intende coniugare la progettazione architettonica alla ricerca archeologica, è costituita proprio dalla nuova Galleria dei Re e dalla Cappella Rupestre di Ellesiya, il cui nuovo ingresso da via Duse, nel retro del Museo, ha rimodellato il palazzo seicentesco dell’ex Collegio dei Nobili e l’esperienza di visita della Cappella.

Il Museo Egizio e il PNRR

Il Museo ha poi realizzato a settembre 2024 un progetto di accessibilità, con un investimento di 499.767 euro nell’ambito del PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”, Investimento 1.2: Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi – Linea di azione 2: luoghi della cultura pubblici non afferenti al MiC, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Musei.

Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro interdipartimentale del Museo Egizio, in stretta collaborazione con diverse realtà del territorio torinese, coinvolgendo attivamente stakeholder e associazioni di persone con disabilità visive e uditive (UICI di Piemonte e Torino, Istituto dei Sordi) e Fondazione Paideia, in riferimento a persone con bisogni comunicativi complessi.

Il Museo fuori dal Museo

L’Egizio ha inoltre consolidato il suo ruolo proattivo nel tessere rapporti con altri enti culturali e produrre eventi di alto profilo, che hanno coinvolto fotografi, artisti, musicisti e scrittori del calibro di Orhan Pamuk, in collaborazione con il Salone del Libro, Gallerie d’Italia Torino e Sistema Musica del Comune di Torino, con cui per la prima volta ha dato vita ad un festival trimestrale di musica classica e jazz dal titolo “Incanto Egizio”.

La fotografia e la video arte hanno incontrato l’archeologia e l’antico Egitto nell’ambito di “Paesaggi/Landscapes” una installazione immersiva accompagnata da un ciclo di incontri che si sono svolti in Gallerie d’Italia Torino a cavallo tra giugno e settembre 2024, frutto di un accordo triennale tra la Fondazione Museo delle Antichità Egizie e Intesa Sanpaolo, su iniziative di sviluppo e diffusione della cultura e dell’arte. Dallo scorso 1° agosto inoltre è visitabile a Forte dei Marmi (Lucca) la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, che, fino al 2 aprile, propone un viaggio nel tempo, dall’Epoca Predinastica (3900 – 3300 a.C.) all’età greco-romana (332 a.C. – 395 d.C.), attraverso vasi, stele, maschere, amuleti e papiri, reperti di grande valore provenienti dai depositi del Museo.

I direttori dei grandi musei internazionali sono stati ancora protagonisti del ciclo di conferenze What is a Museum? e sono tornati a Torino a metà dicembre, in occasione del Simposio internazionale “Memory is our future”, che ha visto confrontarsi a una settantina di archeologi, egittologi, studiosi internazionalie d esperti di digital humanities.

Infine è approdato in libreria “La memoria è il nostro futuro, 200 anni di Museo Egizio” (Franco Cosimo Panini), una pubblicazione scientifica corale, curata dal direttore del Museo, Christian Greco, con interventi di curatori dell’Egizio e di altre istituzioni internazionali, ricercatori, storici ed egittologi. Un libro disponibile anche in inglese, che potrà essere acquistato al bookshop del Museo, ad un prezzo speciale il 1° e il 6 gennaio.

Testo dall’Ufficio stampa Fondazione Museo delle Antichità Egizie


FONDAZIONE TORINO MUSEI: i risultati del 2024

Numeri in crescita e bilancio positivo: GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima hanno accolto 658.000 visitatori, confermando la qualità delle proposte culturali di quest’anno appena concluso.

Torino, 1 gennaio 2025 – La Fondazione Torino Musei chiude il 2024 con un bilancio estremamente positivo di oltre 658.000 presenze. Numeri in significativo aumento rispetto al 2023 che confermano l’interesse del pubblico per la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il MAO Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e Artissima e per le offerte di grande qualità proposte.

Nel 2024 ha preso concreto avvio, insieme alla nuova Direzione, il grande progetto di riqualificazione della GAM che, nonostante un mese di chiusura, ha staccato 290.354 biglietti.

Palazzo Madama ha accolto 243.733 visitatori e 89.795 persone hanno visitato il MAO.

A queste cifre vanno aggiunte le 34.200 presenze di Artissima, quarta linea culturale della Fondazione Torino Musei, registrate nei quattro giorni di apertura della fiera tra ospiti, visitatori e professionisti del settore. Grazie ad Artissima, nel mese di novembre Torino è il centro di una delle più dinamiche Art Week a livello internazionale. In particolare, a livello di sistema, l’edizione di quest’anno è stata senza dubbio la migliore Art Week di sempre, con al vertice la fiera e con un ruolo centrale della GAM e degli altri musei.

Nel 2024 i tre musei hanno inaugurato 29 mostre e progetti espositivi e organizzato 187 eventi destinati a tutti i pubblici: performance, conferenze, corsi di storia dell’arte, workshop e concerti hanno contribuito a rendere GAM, MAO e Palazzo Madama luoghi vivi e accoglienti.

Importante e costante l’azione dei nostri musei sul territorio: grazie allo straordinario impegno dei Dipartimenti Educazione e alla continua progettazione di stimolanti attività, sono stati oltre 64.000 – fra insegnanti, studenti, famiglie, adulti e persone con disabilità – gli utenti che hanno vissuto il museo in maniera attiva, partecipando alle numerose iniziative proposte.

La Fondazione Torino Musei ha infine realizzato e promosso la XXVII edizione di Luci d’Artista, quinta linea culturale della Fondazione Torino Musei, proseguendo nel percorso di rilancio a livello nazionale e internazionale della manifestazione, che sempre più si sta distinguendo quale progetto unico in Italia e si sta rivelando una vera istituzione di ricerca artistica permanente.

LE MOSTRE E LE ATTIVITÀ

Al via il grande progetto di rilancio della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea

GAM, Sala di riposo Crediti per la foto: Gonella ingressi musei 2024
GAM, Sala di riposo Crediti per la foto: Gonella

Il 2024 della GAM, primo anno sotto la direzione di Chiara Bertola, si può dividere in due parti.

Durante il primo semestre il museo ha visto gli ultimi mesi di apertura della mostra HAYEZ. L’officina del pittore romantico, organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE che ha chiuso il 1 aprile ed è stata visitata da 87.300 persone. A seguire, in collaborazione con Mart di Rovereto, la GAM ha organizzato la mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte presentando un centinaio di dipinti e una selezione di disegni e di incisioni a documentare la più alta qualità pittorica del visionario artista. Lo spazio della ex Wunderkammer ha ospitato Jacopo Benassi. Autoritratto criminale, esposizione nata dall’arrivo in collezione dell’opera Panorama di La Spezia, 2022, acquisita per le collezioni del Museo dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT mentre nelle sale del piano -1 è stata curata ed allestita Expanded. I paesaggi dell’arte in occasione del festival internazionale EXPOSED. Torino Foto Festival, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi. Lo spazio della Videoteca ha visto la presenza di 471 dischi d’artista nella mostra SilenzioSuono – SoundSilence con cui si è presentato al pubblico il nuovo capitolo collezionistico del Museo: una collezione acquisita grazie ai fondi del PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e a cui la GAM ne ha aggiunti di ulteriori, in una logica di accrescimento futuro della raccolta.

L’estate 2024 è stata di grande fermento per la GAM: a museo aperto sono partiti i lavori di riqualificazione e riallestimento degli spazi espositivi delle collezioni al primo e secondo piano e dei luoghi di accoglienza al pubblico, per la grande inaugurazione della Prima risonanza avvenuta il 15 ottobre.

Dopo solo alcune settimane di chiusura nel mese di settembre, i visitatori hanno ritrovato un museo completamente rinnovato. Il grande progetto di rilancio della nuova GAM ha preso il via con la stagione espositiva autunnale, che ha visto il completamento del Lotto Zero – l’anticipazione del più complessivo e ambizioso progetto di totale riqualificazione della GAM e dell’edificio che la ospita – insieme a un fitto programma di mostre, pensate per l’appunto in “risonanza” con il percorso delle collezioni permanenti. Dalle tre nuove mostre dedicate alla pittrice impressionista Berthe Morisot, alla grande artista statunitense Mary Heilmann e, per la prima volta in una istituzione museale, a Maria Morganti emergono i temi che hanno ispirato il nuovo allestimento delle collezioni permanenti: luce, colore, tempo. Dopo molti anni ha riaperto il secondo piano del Museo, grazie a un progetto architettonico di Studio PAT che ne ha valorizzato la struttura originaria e gli ambienti inondati dalla luce, dove è anche allestito il Deposito vivente, apprezzatissimo dai visitatori che possono provare l’esperienza di un deposito museale. Stefano Arienti, infine, è l’intruso chiamato a scompaginare l’ordine prestabilito del museo e a interpretare la mostra di Berthe Morisot, integrandosi negli ambienti della mostra per evocare l’atmosfera domestica dei soggetti proposti dagli impressionisti.

Durante l’Art Week di Artissima la GAM ha inoltre proposto l’esposizione GRASSO dedicata ai primi sette numeri della rivista ideata nel 2016 da Giuseppe Gabellone e Diego Perrone. All’inaugurazione è stato offerto il cocktail “Amedeo special” inventato negli anni Quaranta da Amedeo Gandiglio e rivisitato per l’occasione da Marco Torre, del Bar Cavour, su invito dei due artisti.

Nel corso dell’anno la GAM ha organizzato 27 eventi: incontri, workshop, performance e talk con gli artisti come ad esempio la Sound performances di Riccardo Baruzzi e la soprano Elena Busni, Francesco Cavaliere, Jacopo Benassi + Untitled Noise in occasione dell’inaugurazione di Silenziosuono e il talk con Maria Morganti degli ultimi giorni di dicembre che si è tenuto all’interno degli spazi della mostra.

Continua il percorso di evoluzione del MAO Museo d’Arte Orientale

MAO, Rabbit Inhabits the Moon. Crediti per la foto: Perottino
MAO, Rabbit Inhabits the Moon. Crediti per la foto: Perottino

Il MAO diretto da Davide Quadrio prosegue il suo percorso di evoluzione costruito con progetti espositivi articolati, realizzati con istituzioni internazionali, a cui si intrecciano in maniera organica commissioni site specific e riallestimenti che utilizzano il dialogo con il contemporaneo per rileggere le collezioni e offrire nuovi spunti di riflessione sull’Asia e sulla relazione Oriente-Occidente.

Nell’aprile 2024 si è aperta la mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded, radicale riallestimento dell’esposizione inaugurata nel 2023, mentre a ottobre 2024 si è inaugurata Rabbit Inhabits the Moon, mostra dedicata all’arte di Nam June Paik in dialogo con oggetti antichi e opere d’arte contemporanea coreani. Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto della Korea Foundation ed è stato realizzato in partnership con il Nam June Paik Art Center e con la Fondazione Bonotto.

Entrambi i progetti sono stati ampliati e arricchiti da una serie di performance ed eventi curati da Chiara Lee e freddie Murphy che, invitando al MAO artisti asiatici o della diaspora, hanno aperto nuovi orizzonti interpretativi sulle tematiche di mostra utilizzando modalità e linguaggi contemporanei.

Fondamentale la sinergia con la Città e il quartiere di Porta Palazzo, su cui insistono alcune delle attività “fuori mura” del museo, come ad esempio la performance Walls Will Fall di Mazen Kerbaj, e la collaborazione instaurata con il Mercato Centrale, che ha permesso di ospitare per la prima volta in Italia il gruppo coreano dei Gooseung. Questo processo di trasformazione, articolato in numerosi progetti interconnessi, disegna un nuovo MAO, sempre più aperto e inclusivo, attento alle esigenze di nuove tipologie di pubblico e pronto a intercettare le necessità culturali del territorio.

Nel weekend di Artissima è stata presentata la seconda edizione del progetto Declinazioni Contemporanee, il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea come mezzo per interpretare, rileggere e valorizzare il patrimonio museale, calandolo nel presente per individuare connessioni e significati inediti fra epoche e culture diverse. Alle opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti, presentate nel 2023, si sono aggiunte quest’anno le installazioni di Qiu Zhijie e Charwei Tsai, nelle sale del museo, e Ultraworld di Patrick Tuttofuoco, opera luminosa realizzata per la facciata del MAO e che fa parte di Costellazione, sezione collaterale di Luci d’Artista. In occasione dell’inaugurazione, è stata eseguita la performance Things that Death Cannot Destroy dell’artista Linda Fregni Nagler, a cui è stata dedicata una mostra a dicembre. Il progetto espositivo Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori si sviluppa all’interno delle gallerie giapponesi del museo, ponendo le opere dell’artista in dialogo con le opere e gli oggetti delle collezioni permanenti. Come di consueto, grazie alla collaborazione con l’Istituto italiano dei Sordi, tutti i contenuti delle mostre sono stati resi disponibili in LIS, nell’ottica di una sempre maggior inclusività. Ricchissimo anche quest’anno il calendario di eventi che animano le mostre. Sono stati 91 i concerti, le conferenze, i workshop, le attività per famiglie e le performance che, nei dodici mesi appena trascorsi, hanno offerto a tipologie di pubblico eterogenee occasioni di confronto, comprensione e dialogo su diverse tematiche.

Confermato anche per il 2024 il Corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia, organizzato e promosso in collaborazione con StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, giunto alla sua terza edizione. Articolato in diciannove incontri, di cui cinque aperti anche al pubblico generalista, il corso garantisce ai partecipanti crediti formativi universitari.

Nel corso dell’anno inoltre sono state ospitate al MAO alcune iniziative proposte da istituzioni del territorio, fra cui Torino Spiritualità, Settimana della Cultura UNI.VO.C.A. e Festival Interplay, a testimonianza del radicamento del museo nel tessuto culturale cittadino.

L’ampia offerta culturale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica tra arte, storia e attualità

Palazzo Madama, Change! Ieri, oggi, domani. Il Po. Crediti per la foto: Perottino ingressi musei 2024
Palazzo Madama, Change! Ieri, oggi, domani. Il Po. Crediti per la foto: Perottino

Intenso il 2024 di Palazzo Madama, sotto la guida di Giovanni Carlo Federico Villa che, nell’arco dei 12 mesi appena terminati, ha inaugurato 12 mostre e progetti espositivi di varia natura.

Grande successo per la mostra Liberty. Torino Capitale, chiusa il 10 giugno, che ha accolto oltre 91.000 visitatori, e grande interesse mediatico nazionale per la mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po, l’ambizioso progetto espositivo – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – dedicato alla crisi climatica e alle sue ripercussioni nell’area del Po e a livello globale.

Intorno a questa mostra Palazzo Madama ha strutturato per tutto il 2024 un ampio progetto di sensibilizzazione rivolto alla comunità dei cittadini su questa sfida globale, con mostre, progetti, incontri, convegni internazionali, in collaborazione con importanti istituzioni internazionali e nazionali, a partire dall’UNESCO e dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po fino agli assessorati dell’Ambiente della Città di Torino e della Regione Piemonte. Sono quindi stati organizzati altri due progetti espositivi temporanei, Il grande fiume. Biodiversità fra passato e futuro e Memorie d’acqua. Parole e immagini, che hanno offerto ulteriori occasioni di approfondimento sul tema, rileggendolo dal punto di vista delle intersezioni linguistiche e della biodiversità.

A introdurre questo articolato programma, in primavera in occasione della Planet Week, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in collaborazione con il programma Connect4Climate della World Bank, Palazzo Madama ha proposto una mostra diffusa tra le vie cittadine che ha coinvolto venti illustratrici e illustratori italiani invitati a riflettere su temi di stringente attualità come il riscaldamento globale, l’aumento esponenziale delle emissioni di CO2, lo spreco, lo sfruttamento sconsiderato delle risorse e la cementificazione sfrenata. A fine anno è giunta la notizia che l’opera dal titolo New Life – Recycling, dell’illustratrice Margherita Caspani, è stata premiata dalla Society of Illustrators di New York con la medaglia d’oro per la categoria ‘Illustrazione istituzionale’.

Le collezioni museali sono invece state oggetto di importanti progetti espositivi temporanei: la rotazione La meraviglia della seta e Il peltro a Torino hanno valorizzato alcuni preziosi tessuti presenti nelle collezioni permanenti e consentito di mostrare al pubblico la cospicua donazione di 128 oggetti in peltro da parte degli eredi di Attilio Bonci, mentre Teatri e teatrini. Le arti della scena tra Sette e Ottocento nelle collezioni di Palazzo Madama, organizzata nella Corte Medievale, ha permesso di esporre una selezione di scenari per teatrini di marionette del XIX secolo, giunti a Palazzo Madama grazie al legato di Mario Moretti, e diversi nuclei di disegni scenografici fra cui opere di Filippo Juvarra e bozzetti scenografici dei Galli da Bibiena, dei fratelli Bernardino e di Fabrizio e Giuseppe Galliari.

In occasioni di EXPOSED, Palazzo Madama ha proposto la mostra Max Pinckers. State of Emergency. Harakati za Mau Mau kwa Haki, Usawa na Ardhi Yetu a inaugurare l’impegno annuale del Museo Civico sui temi della crisi climatica, oltre che la prima riflessione compiuta a livello internazionale sulla ribellione Mau Mau. Inoltre in contemporanea con Artissima è stato prodotto il progetto site specific Crossing. Attraversare una collezione, curato da Cristina Beltrami, che ha portato quattro artisti di diversa formazione e provenienza a dialogare con i conservatori di Palazzo Madama e a confrontarsi con i maestosi spazi, la storia millenaria e i vastissimi fondi di Palazzo Madama per realizzare quattro opere da porre in riflessione con quanto scelto a confronto nelle collezioni civiche.

A riprova della forte relazione del museo con le istituzioni piemontesi, nazionali e internazionali sono stati realizzati i progetti Sergio Unia. In ascolto, promosso da Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Torino Musei; la mostra 250 anni – Tradizione e Futuro a chiusura delle celebrazioni per il 250° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza e Mater Threads, organizzata nell’ambito di Buonissima.

Nel 2024 Palazzo Madama ha inoltre sviluppato importanti progetti per le scuole, le circoscrizioni, le anagrafi. Alla formazione dei dipendenti comunali sono state dedicate ottanta visite guidate, condotte dal direttore di Palazzo Madama e che hanno visto coinvolte 2.300 persone. Grandissimo successo si è riscontrato inoltre per i corsi di storia dell’arte di Giovanni Carlo Federico Villa, con circa 150 partecipanti paganti ad ogni lezione. Notevole apprezzamento da parte dei cittadini ha avuto anche il progetto Memorie in comune che ha visto affiancati Palazzo Madama e Palazzo di Città il 2 giugno e il 4 novembre.

È ripartito il progetto L’aula che vorrei, che ha coinvolto più di 150 studenti per una speciale lezione in museo. Il direttore di Palazzo Madama ha poi portato nelle scuole le riflessioni connesse al Giorno della Memoria delle vittime della Shoah.

ARTISSIMA al centro della creatività contemporanea

Artissima 2024
Artissima 2024

La trentunesima edizione di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea diretta per il terzo anno da Luigi Fassi ha portato ancora una volta Torino e l’Italia al centro del discorso internazionale dell’arte. Con 189 gallerie in fiera di cui 37 nuovi espositori da 34 paesi, 66 progetti monografici, 11 premi e 2 fondi, il sogno a occhi aperti – tema scelto quest’anno – ha offerto una proposta d’arte e un sistema di relazioni internazionali d’eccellenza, accendendo i riflettori sulla creatività contemporanea ma anche sulla città e il Paese e agendo come propulsore per l’intero sistema dell’arte italiano.

Due nuove installazioni luminose di grandi maestri per LUCI D’ARTISTA

Luci d’Artista 2024, Andreas Angelidakis, VR Man. Crediti per la foto: Claudio Pastrone - FIAF
Luci d’Artista 2024, Andreas Angelidakis, VR Man. Crediti per la foto: Claudio Pastrone – FIAF

Nel 2024 ha preso avvio la XXVII edizione di LUCI D’ARTISTA. Anche per questa edizione la Fondazione Torino Musei è stata incaricata dalla Città di Torino, nell’ambito della sua missione istituzionale, a operare per la valorizzazione e realizzazione di quello che è il suo progetto più longevo e rappresentativo del ruolo dell’arte contemporanea per l’identità e la vita culturale della città. Luci d’Artista è, nell’ambito del Piano strategico, la quinta linea culturale della Fondazione. Il nuovo corso è stato accompagnato da un rafforzamento della comunicazione, sempre più internazionale, con social rinnovati e un sito internet che racconta la storia della manifestazione. Curata per il secondo anno da Antonio Grulli, quest’anno Luci d’Artista si è arricchita di due nuove installazioni luminose firmate da grandi artisti selezionati dal Comitato Scientifico di Luci d’Artista, che in quest’ultimo anno si è completamente rinnovato ed è oggi composto da Chiara Bertola e Francesco Manacorda, rispettivamente direttori della GAM e del Castello di Rivoli, e da Antonio Grulli curatore di Luci d’Artista. I membri del Comitato scientifico hanno deciso di affiancare una stella dell’arte globale come Andreas Angelidakis e la sua opera VR Man collocata in piazza Vittorio a un grande Maestro indiscusso come Luigi Ontani con l’opera Scia’Mano posizionata nei Giardini Sambuy.

I PROGETTI SPECIALI DEL 2024

Parallelamente alle consuete attività svolte sul territorio, i tre musei di Fondazione hanno sviluppato anche alcuni importanti progetti con istituzioni culturali italiane e internazionali.

Grande soddisfazione per la GAM che nel 2024, per il quarto anno consecutivo è stata tra i vincitori del PAC 2024 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e che prevede l’acquisizione di sei opere rappresentative della totalità del lavoro di Maria Morganti: Frammento #1, scaglia del colore che compone il dipinto in costante crescita di stratificazioni pittoriche Quadro infinito, e 5 Quadri per la Querini, un nucleo unitario di tele con le quali Morganti si è posta in risonanza con i valori pittorici della tradizione coloristica veneziana.

Presso il CEAAC di Strasburgo e l’Atelier Meisenthal, la GAM ha presentato la mostra Luca Bertolo. L’hésitation curata da Elena Volpato. Un’esposizione antologica dell’opera di uno tra i più influenti pittori italiani della sua generazione in due diverse sedi in Francia, realizzata grazie ai fondi dell’Italian Council 2023.

Grazie al progressivo rafforzamento delle relazioni internazionali, anche quest’anno il MAO ha esportato uno dei suoi progetti espositivi più articolati, Buddha10, che sarà esposto all’esea contemporary di Manchester a partire 18 gennaio 2025.

Le mostre nate dalle commissioni di Palazzo Madama ai grandi illustratori italiani hanno proseguito a dare esiti del tutto eccezionali. In cammino è stata esposta a Bruxelles mentre Europa, dopo essere stata nel 2023 in 45 paesi del mondo di cinque continenti, ha proseguito il suo viaggio nelle sedi dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico e dell’Accademia di Belle Arti della Lettonia a Rēzekne.

Come ogni anno i tre musei civici hanno aderito a tutte le iniziative cittadine e nazionali, proponendo aperture straordinarie o ingressi a tariffe speciali in occasione di eventi particolari, quali la Notte Europea dei Musei, Ferragosto, le Giornate Europee del Patrimonio, la Notte delle Arti Contemporanee.

Testo e foto dall’Ufficio Stampa Fondazione Torino Musei

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It