ARCHEOLOGIA: Catania Archeofilm 2025, consegnato il Premio Tusa al prof. Paolo Matthiae per i meriti nella divulgazione scientifica

Premio Catania Archeofilm al documentario “In carne e bronzo” di Farioli Vecchioli e Gullo, produzione Rai Cultura sul ritrovamento dei Bronzi di San Casciano

Giuseppe D’Urso, direttore del Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci: “Con il Catania Archeofilm, il Teatro Antico ha aperto le porte al cinema, linguaggio trasversale per conquistare nuovi appassionati del mondo antico”.

Pubblico conquistato e aumentato nel corso delle tre sere.

Catania, 29 settembre 2025 – È stato assegnato al grande archeologo Paolo Matthiae – al quale si deve proprio nel settembre di cinquanta anni fa, la scoperta dell’archivio reale dell’antica città di Ebla in Siria (III millennio a.C.) – il Premio Sebastiano Tusa da parte dell’omonima fondazione intitolata alla memoria dell’insigne archeologo siciliano. La consegna è avvenuta a Catania, sabato 27 settembre 2025, nell’ambito di Catania Archeofilm 2025, festival internazionale del Cinema di Archeologia, Arte e Ambiente organizzato dal Parco Archeologico di Catania e della Valle dell’Aci con Archeologia Viva/Firenze Archeofilm. A consegnare il Premio Tusa al prof. Matthiae è stata Valeria Livigni, presidente della Fondazione e moglie dell’archeologo.

A vincere il Premio Catania Archeofilm 2025, al termine di tre serate con il meglio del cinema documentaristico internazionale, è stato il docufilm prodotto da RAI Cultura “In carne e bronzo. Il santuario di San Casciano dei bagni”, diretto da Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo, sequel del precedente e pluripremiato “Come un fulmine nell’acqua”. Un racconto dedicato all’ultima campagna di scavo nel sito archeologico del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni (Siena) che, conclusa nell’ottobre 2024, ha rivelato scoperte eccezionali.

A valutare i film in concorso è stata come sempre la giuria popolare, con il pubblico – italiani e stranieri, alcuni per la prima volta al Teatro Antico di Catania – che ogni sera ha seguito con partecipazione le proiezioni e gli incontri con gli studiosi e ha poi espresso il proprio voto su apposite schede. Il premio “Catania Archeofilm” per i registi Farioli Vecchioli e Gullo è stato consegnato simbolicamente a Piero Pruneti, direttore della testata Archeologia Viva, da Giuseppe D’Urso, direttore del Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci, e dall’archeologa Giulia Falco.

Scenario del festival, e sua location privilegiata, la straordinaria cavea del Teatro antico di Catania, complesso monumentale che, insieme all’Odèon, è custodito fra i caseggiati d’epoca di via Vittorio Emanuele. Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore D’Urso:

“Per la prima volta – ha detto – dopo il teatro, la musica e la danza il Teatro Antico di Catania ha ospitato una rassegna di cinema, in questo caso a tema archeologico. Un linguaggio trasversale, quello della settima arte, che vuole essere una forma di apertura verso il grande pubblico per coinvolgerlo nella conoscenza del patrimonio archeologico siciliano e universale”.

La terza serata, complice il meteo incerto, si è spostata in via Crociferi, nella Chiesa barocca di San Francesco Borgia che, fra i capolavori del Settecento e la preziosa collezione di argenti e corredi liturgici dell’ordine dei Gesuiti, ha accolto il numeroso pubblico del Catania Archeofilm.

Secondo in classifica il film francese “I misteri della Grotta Cosquer” sui graffiti preistorici di 27mila anni fa scoperti nel 1985 nel sud della Francia; terzo posto per l’inglese “Il mondo perduto dei Giardini Pensili” con il racconto di Ninive, l’antica capitale degli Assiri.

 “Catania Archeofilm 2025” è stato organizzato dal Parco Archeologico di Catania e Valle dell’Aci della Regione Siciliana con Archeologia Viva/Firenze Archeofilm (Giunti editore), in collaborazione con Università di Catania – Scuola di specializzazione in Beni Archeologici, e Fondazione Sebastiano Tusa. Supporter dell’iniziativa Hi.Stories.


A CATANIA IL CINEMA SI FA AL TEATRO (ANTICO)

Dal 25 al 27 settembre al Teatro Antico della città etnea sbarca la prima edizione di “Catania Archeofilm” Festival internazionale del Cinema di Archeologia, Arte Ambiente. Appuntamento alle 21 con ingresso libero e gratuito. Un progetto del Parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci in collaborazione con Archeologia Viva / Firenze Archeofilm. Ogni sera proiezioni e incontri dal vivo con archeologi e studiosi di alto profilo. Due i premi: il “Catania Archeofilm 2025”, attribuito dal pubblico al film più gradito, e il “Premio Sebastiano Tusa” assegnato dalla Fondazione Sebastiano Tusa alla personalità che si è distinta nella comunicazione dei beni culturali.

Catania ArcheoFilm 2025Catania, 18 settembre 2025 – Il meglio del cinema internazionale di archeologia, arte e ambiente approda anche a Catania, fra le gradinate del Teatro Antico, uno dei luoghi archeologici più “parlanti” della Sicilia, che dal 25 al 27 settembre si trasforma in una straordinaria arena cinematografica sotto le stelle.

L’occasione è quella della prima attesa edizione di “Catania Archeofilm”, Festival internazionale del Cinema di Archeologia, Arte, AmbienteUn progetto, a ingresso libero e gratuito, pensato per il grande pubblico, le famiglie, gli appassionati, con il meglio della produzione cinematografica mondiale sui temi del nostro passato antico e recente, ma anche opportunità di incontro con studiosi e archeologi di fama. Il tutto con quello stile narrativo semplice e avvincente che contraddistingue il “Firenze Archeofilm” e le sue ben nove tappe in tutta la Penisola tra cui – dopo il capoluogo toscano – Aquileia, Cuneo, Grosseto, Mont’e Prama, Ustica, Varese, Cividate Camuno e Vieste.

Gli ospiti: ogni sera, fra le due proiezioni è in programma una parentesi di approfondimento con interviste a cura di Piero Pruneti, fondatore e direttore della rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) a grandi personalità della cultura. A dare il benvenuto al pubblico con un focus sul Teatro Antico di Catania e sul patrimonio del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, giovedì 25 settembre, sono il direttore Giuseppe D’Urso e l’archeologa del Parco Giulia Falco, cui segue un intervento di Daniele Malfitana, direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Catania. Venerdì 26 settembre si parla invece di preistoria: ospite Massimo Cultraro, dirigente di ricerca CNR, docente di Preistoria e Archeologia Egea all’Università di Palermo e dal 2015 responsabile di un progetto di ricerca nel Caucaso. Special guest sabato 27 settembre Paolo Matthiae, celebre archeologo al quale si deve, nel 1975, la più grande scoperta del XX secolo: la città di Ebla in Siria e l’archivio reale di migliaia di tavolette con testi di scrittura cuneiforme del terzo millennio a.C.

I premi: due i premi che saranno consegnati nella straordinaria cornice del Teatro Antico nella serata finale del 27 settembre: il “Catania Archeofilm 2025” attribuito dal pubblico, in qualità di giuria popolare, che ogni sera potrà esprimere il proprio voto su apposite schede scegliendo il film preferito; e il “Premio Sebastiano Tusa” assegnato dall’omonima fondazione, presieduta da Valeria Livigni, alla personalità italiana o straniera che si è distinta nella comunicazione dei beni culturali.

“Un evento pensato per il grande pubblico, le famiglie e gli appassionati – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – con il meglio della produzione cinematografica mondiale sui temi del nostro passato antico e recente, ma anche opportunità di incontro con studiosi e archeologi di fama”.

Sul valore sociale e culturale della manifestazione interviene Giuseppe D’Urso, Direttore del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci: “Siamo lieti – commenta D’Urso – di aprire al Firenze Archeofilm le gradinate del Teatro Antico di Catania, un complesso monumentale dal fascino unico, abbracciato dalla città barocca e che, dopo fondamentali interventi di recupero, un poco alla volta ritrova la sua funzione originale: quella di luogo di aggregazione e imponente contenitore d’arte e spettacolo. Dopo la musica e il teatro, oggi tocca al cinema archeologico, un’occasione di svago e di informazione culturale “formato famiglia” e totalmente gratuita che siamo certi sarà apprezzata anche dalle migliaia di turisti di questo scorcio di fine estate”.

“Catania Archeofilm 2025” è organizzato dal Parco Archeologico di Catania e Valle dell’Aci della Regione Siciliana con Archeologia Viva/Firenze Archeofilm (Giunti editore), in collaborazione con Università di Catania – Scuola di specializzazione in Beni Archeologici, e Fondazione Sebastiano Tusa. Supporter dell’iniziativa Hi.Stories.

 

IL PROGRAMMA

Ricco il programma di questa prima edizione con nove film capolavoro provenienti da Italia, Regno Unito, Usa, Francia, Turchia e Islanda.

S’inaugura giovedì 25 settembre con “La prossima Pompei”: sulla minaccia di un vulcano meno noto ma assi pericoloso che incombe sulla zona dei Campi Flegrei; quindi il docufilm “In carne e bronzo. Il santuario di San Casciano dei Bagni” (sequel del precedente “Come un fulmine nell’acqua”) sull’eccezionale ritrovamento di un santuario etrusco-romano, in provincia di Siena.

Venerdì 26 settembre va in scena l’archeologia preistorica con “I misteri della grotta Cosquer”, un sito accessibile solo ai subacquei, con splendide pitture di 27mila anni; mentre nella Grotta di Cala dei Genovesi le storiche riprese in 16 mm girate nel 1953 dall’antropologo Paolo Graziosi documentano gli scavi preistorici sull’isola di Levanzo (Egadi); quindi il film “Le ossa raccontano”, con il lavoro dei paleontologi nel Montana (USA), nella storica riserva statunitense di Big Horn. Chiude la serata il film “Stromboli: a provocative island”: l’isola delle Eolie è oggetto di una missione di scavi che documenta un’occupazione medievale finora sconosciuta.

Sabato 27 settembre la macchina del tempo ci porta in Medioriente con “Il mondo perduto dei Giardini Pensili” e il racconto di Ninive, l’antica capitale degli Assiri, celebre nel mondo antico per i suoi giardini pensili indicati come “una delle sette meraviglie”. Chiudono il programma della prima edizione due film che fanno riflettere sul tema del cambiamento climatico: il turco “Water is life”, con la storia di un lago prosciugato in Turchia, e “Greenland response”, dove siti archeologici e insediamenti vichinghi in Groenlandia sono messi a repentaglio dall’inarrestabile aumento delle temperature.

 

Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci

Istituito nel 2019 dall’unione di due enti, il Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci gode di autonomia scientifica, di ricerca e organizzativa, amministrativa e finanziaria. È un parco diffuso che comprende numerosi siti della città metropolitana di Catania e del territorio di Enna. A Catania i siti afferenti al Parco sono: l’Anfiteatro in Piazza Stesicoro, il complesso del Teatro Antico e Odèon, le Terme della Rotonda e le Terme dell’Indirizzo, Casa Museo Verga, la Chiesa di San Francesco Borgia; e poi le Terme di Santa Venera al Pozzo (Aci Catena) e il tempietto di Capo Mulini; il complesso ecclesiale della SS. Annunziata (Mascali); i musei e le aree archeologiche di Adrano e Centuripe (Enna); le aree archeologiche di Ramacca e Mineo; la Chiesa di S. Maria la Vetere (Militello); il Museo della Ceramica di Caltagirone. Dal giugno 2022 il Parco è diretto da Giuseppe D’Urso.

Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa Melamedia. Aggiornato il 29 settembre 2025.

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