C’era una volta la terra è il documentario che apre la nuova sezione etnoantropologica della Rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica di Licodia Eubea.
Il film, firmato da Ilaria Jovine e Roberto Mariotti, verrà proiettato la sera di giovedì 18 ottobre 2018, alle ore 21.

Nel film, le parole e le tematiche affrontate da Francesco Jovine, scrittore e giornalista molisano, si fanno racconto e, affidate alla voce di Neri Marcorè, offrono una visione della realtà contemporanea e del rapporto che l’uomo ha oggi con la terra, intesa come suolo da coltivare, territorio da salvaguardare e patria da cui emigrare o in cui immigrare.

C’era una volta la terra                                      

Nazione: Italia

Regia: Ilaria Jovine, Roberto Mariotti

Durata: 73’

Anno: 2018

Produzione: Iljà Film – Effendemfilm

Sinossi: “La terra narra la difficile gestazione delle sue vite e gli uomini la sentono vibrare sotto i piedi come una creatura viva.” Scriveva così, in un articolo apparso nel 1943 su Il giornale d’Italia, Francesco Jovine, scrittore, giornalista e saggista molisano, morto nel 1950 a soli 48 anni, dopo aver scritto moltissimi articoli e reportage giornalistici, numerosi racconti e due romanzi (“Signora Ava” e “Le terre del Sacramento”), il secondo dei quali, pubblicato postumo, gli ha fatto vincere il Premio Strega. La terra è fondamentale per la figura di Jovine e di terra si è spesso occupata la sua scrittura: la terra del suo Molise, la terra del Mezzogiorno d’Italia, la terra coltivata dai braccianti, la terra delle lotte contadine, la terra abbandonata per emigrare in America, la terra aggredita dal dissesto idrogeologico. In “C’era una volta la terra”, le parole e le tematiche affrontate da Jovine si trasformano in una voce guida, affidata all’attore Neri Marcorè, alla luce della quale osservare la realtà di oggi, il rapporto che oggi ha l’uomo con la terra, intesa come suolo da coltivare, territorio da salvaguardare e patria da cui emigrare o in cui immigrare. Inevitabilmente, affiorano assonanze e dissonanze tra la realtà sociale, politica e antropologica descritta dallo scrittore e quella contemporanea vissuta dai personaggi incontrati e raccontati nel documentario. Come bozzetti delineati sulla base del tema filmico, emergono la figura di un anziano professore di geografia ormai in pensione che, a bordo di un vecchio camper, si avventura tra le crepe di una frana o alle pendici di una discarica a rischio di smottamento, per riportare quanto ha visto agli studenti che ancora segue; la figura, misteriosa e quasi zen, di un giovane coltivatore di cereali e leguminose che, in un isolamento da eremita, sperimenta innovative tecniche di coltivazione insieme all’antica sapienza dei contadini e infine la realtà multietnica di una masseria, nella quale si distinguono due fratelli emigrati dal Punjab, ormai perfettamente inseriti nel nostro paese, e alcuni immigrati afghani, appena sbarcati in Italia e ospitati nel centro di accoglienza sorto all’interno della masseria stessa.

Partecipazioni ad altri film festival e/o proiezioni pubbliche:

  • Festival del Cinema NatuRurale 2018 – Golena del Furlo, Acqualagna (PU)
  • Festival Molise Cinema 2018 – Casacalenda (CB)
  • Cinema al MAXXI – Roma

 

Informazioni regista:

  • Ilaria Jovine, regista. Nipote dello scrittore neorealista Francesco Jovine, si è laureata nel 1999 con una tesi in Storia della Letteratura Contemporanea, sul suo romanzo “Signora Ava”. Dopo aver frequantato vari stage e scuole di recitazione, ha studiato sceneggiatura cinematografica con Sergio Donati, diplomandosi in regia e drammaturgia teatrale all’Accademia del Teatro dell’Orologio. Debutta come autrice-regista nel 2003 con lo spettacolo “Fuori Tempo”, segnalato dalla Giuria al Premio Vallecorsi. È stata autrice anche di varie sceneggiature per il cinema, come quella di “Amaro Amore”, scritta insieme al regista Francesco Henderon Pepe, il cui film è stato poi selezionato al Festival di Taormina e al Festival di Mosca nel 2012. Nel 2010 è stata autrice di una serie di documentari dal titolo “Hotel Rooms”, andata in onda su Sky Red-Tv, oltre che del documentario “Giulietta e Federico”, in onda su La7 come omaggio al regista Fellini. La sua prima regia cinematografica è datata 2012, con il documentario sullo storico mercato rionale di Testaccio, intitolato “In piazza – Voci intorno Piazza Testaccio”. Nello stesso anno ha iniziato le riprese del docufilm “Almas en juego”, vincitore del contributo di produzione disposto da Marechiaro Film e poi selezionato alla XXI edizione di SguardiAltrove FilmFestival.
  • Roberto Mariotti, regista e sceneggiatore. Si è laureato in Lettere all’Università La Sapienza di Roma, con una tesi sul romanzo “Signora Ava” di Francesco Jovine. Diplomato in drammaturgia e regia teatrale all’Accademia del Teatro dell’Orologio, ha studiato sceneggiatura cinematografica con Sergio Donati, Mariella Buscemi e Arcangelo Mazzoleni. Ha esordito al teatro come autore e regista nel 2003, con la pièce “Fuori Tempo”. Dopo aver scritto molti film come ghost writer, ha esordito come sceneggiatore cinematografico nel film “Amaro Amore” e ha debuttato come regista cinematografico con il documentario “In piazza – Voci intorno Piazza Testaccio”. Nel 2013 è uscito il suo secondo documentario “Almas en juego”, che è stato in concorso in più di 10 festival cinematografici. Nel 2014 ha scritto la sceneggiatura di “Il dono”, un cortometraggio vincitore di Short Food Movie, sezione competitiva all’interno dell’edizione 2015 del Molise Cinema Film Festival e presentato all’Expo di Milano nel settembre 2015.

 

Informazioni casa di produzione: http://www.effendemfilm.com/https://www.facebook.com/Effendemfilm-372691592749338/

 

Altro (articoli dedicati al film, curiosità, approfondimenti):

 

Scheda a cura di: Fabio Fancello

 

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