ALTAMAREA FILM presenta
CINQUE STANZE, un film di BRUNO BIGONI
con RICCARDO MAGHERINI, DEBORA ZUIN, FEDERICA FRACASSI, GAIA CARMAGNANI, VIRGINIA CUNA, CAROLINA CAMETTI

I limiti di un amore, l’esaurirsi del tempo a disposizione, la fine.
Cinque stanze si infila nei meandri della vita di una coppia e ne svela le fragilità, giocando con il tempo e con gli spazi.
AL CINEMA DAL 25 SETTEMBRE 2023
NOTE DI REGIA
“Siamo andati alla ricerca di avventure perché i nostri cuori non sapevano più inventarle.”
Re Artù
Il senso di questo film non è rendere visibile l’invisibile, ma rendere visibile il visibile. Uno dei tanti quotidiani che affrontiamo tutti i giorni. Pregno di tanti sentimenti, d’incapacità e desideri mancati. La sua forma, la struttura che mette in campo è la chiave della narrazione filmica. Il tempo disintegrato, lo spazio che definisce le azioni, l’immaginario dei personaggi è analizzato e decifrato.
Un cinema che non impone nulla, che cerca di suggerire le cose che narra, per vederle accadere. Svelare un dialogo a più livelli, con gli attori, con la situazione, con la gente che si incontra. Si tratta in definitiva di cercare di realizzare un’idea di cinema un po’ più esigente, più approfondita, anche se dolente. Accompagnare lo spettatore là dove, forse, non sarebbe mai andato.
Cinque stanze non è un film sul dolore ma sulla caduta, sulla difficoltà di alzarsi. C’entra il dolore sì, ma anche la costanza, il coraggio, la forza, il desiderio. Non tutti ce l’hanno queste qualità, e così si cade, cercando di non farsi troppo male.
Lo sguardo che il film pone sui personaggi è affettuoso e mai irruento. Costruisce una sorta di geografia dell’anima di questi tre personaggi, legati a un destino comune: quello di vivere.
Ho voluto raccontare la storia di K, di Lara e di Silvia in questo momento drammatico della loro vita in modo leggero, lasciando inalterato il loro sguardo, arricchendo i personaggi con quella complicità e naturalezza che li fanno leggeri anche se dolenti. K è un uomo senza qualità, che vive alla giornata, incapace ormai di vedere e di sentire. Lara è una donna affascinante maperduta, ormai svuotata di quella vita a cui ha dato tutto. Silvia è una donna determinata, sfrontata, decisa, intraprendente, selvaggia ma soprattutto sola.
Ogni stanza raccontata, contiene a narra uno o più personaggi della vicenda. Definisce il luogo e in qualche modo ne determina il comportamento. Ciò che accade, trova il suo significato proprio nella stanza dove è avvenuto.
Sono ovviamente riferimenti simbolici, spazi mentali, luoghi reali nella forma, ma immaginari nel vissuto dei personaggi. Soprattutto per la stanza legata agli esterni, l’unica non ambientata in un interno. Le stanze così diventano parte integrante della vita dei personaggi e ciò che sembra a noi enigmatico o magari incongruente, non lo è per loro e per la loro vita.
In Cinque stanze ho cercato una forma “musicale” fatta di tensioni e di corrispondenze che si sviluppano nel tempo. Una certa circolarità senza un apparente baricentro, senza un vero protagonista, con tanti punti di vista sullo stesso accadimento. Cerco di dire agli spettatori che nella vita tutto è confuso, che è giusto avere punti di vista diversi su ciò che ci accade. Cerco di far uscire da ogni stanza raccontata un vissuto che sovente genera conclusioni contraddittorie, proprio come nella realtà di tutti i giorni.
Bruno Bigoni
Nella sinossi di seguito, elementi della trama del film.
SINOSSI
Chi dunque ha creato questo labirinto di esitazioni, questo tempo di presunzioni, questo campo seminato di mille inganni, questa porta dell’inferno, questo paniere traboccante di astuzie, questo veleno che ha il sapore del miele, questo legame che incatena i morti alla terra?
Nikos Kazantzakis
K è un uomo ormai anziano, sposato da più di trent’anni con Lara, poco più giovane di lui. Il loro è stato un matrimonio d’amore, ma il lutto per la morte della figlia di quattro anni, che li ha colpiti ancora giovani, li ha lasciati fragili e disperati. Soprattutto da parte di K c’è stato un allontanamento, che nel corso del tempo è diventato indifferenza e sopportazione nei confronti di Lara.
Il film inizia e si svolge oggi. Negli ultimi sei mesi della sua vita, ormai prossimo alla pensione, K ha iniziato una relazione con una donna, Silvia, con cui divide molto del suo tempo. Lara, abbandonata a sé stessa, cerca di sopravvivere in una convivenza fatta ormai di gesti meccanici e grandi silenzi. Fino al giorno in cui si ammala gravemente. Incapace di comunicare con K, si chiude nel proprio dolore, mentre suo marito, distratto com’è dalle sue cose e dall’amante, non è neanche in grado di rendersi conto di quello che sta passando. Lara decide di lasciare K, ma tutto precipita velocemente. Lara muore, Silvia lascia K e la sua vita prende all’improvviso una nuova direzione e un nuovo senso.
Per K inizia il tempo dei ricordi, dei sensi di colpa, della rabbia e dei ritorni. I fantasmi di Lara e di sua figlia sono presenze inquietanti nella casa ormai abitata solo da K. Le lettere di Lara che K troverà disseminate in casa, narrano la loro storia e lo mettono davanti alla fragilità dei suoi sentimenti e agli errori commessi nei confronti di sua moglie.
CAST ARTISTICO
Signor K Riccardo Magherini
Giovane Lara Gaia Carmagnani
Lara Debora Zuin
Silvia Federica Fracassi
Nina Virginia Cuna
Prostituta Carolina Cametti
Donna guru Anna Coppola
Giovane uomo Alfonso De Vreese
Signora anziana Corinna Agustoni
Bambino parco Milo Merzagora
Ragazza parco Marta Tozzi
Dottore Alberto Fasoli
Passante Bruno Bigoni
Infermiera 1 Federica Bognetti
Infermiera 2 Alice Miante
CAST TECNICO
Regia Bruno Bigoni
Soggetto Bruno Bigoni
Sceneggiatura BrunoBigoniconlacollaborazionediBebaSlijepcevicDirezionedellafotografia Italo Petriccione
Montaggio Claudio Bonafede
Musiche originali Fabio Gianni
Produttrice delegata Giulia Fiore
Scenografia Francesca Caccia
Costumi Luciana Malacarne
Casting director Valentina Materiale (U.I.C.D.)
Organizzatrice generale Cinzia Grossi Direttore di produzione Marco Grecchi Trucco e acconciature Eva Pau
Suono in presa diretta Paolo Benvenuti
Montaggio del suono Massimo Mariani, Tommaso Barbaro Mixaggio Massimo Mariani
Operatoremacchinadapresa DanieleVascelliAiutoregia PietroRepishtiSupervisionepostproduzione RobertaZanchi
ProdottodaMarioCastagna incollaborazioneconUniversitàIULMDurata 83min.
La canzone “I baci” è cantata da Alessio Lega. Musica e testo di Alessio Lega. Album: Mala Testa (2013), su gentile concessione dell’autore
Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa Studio Sottocorno.