Clara è il primo lungometraggio del regista Francesco Longo, fondatore della Moonlight Legacy Production con sede a Bologna. Longo lavora a cortometraggi horror già da anni e si è fatto presto notare anche sul mercato estero. Con Clara assistiamo ad un film indie dai contorni nostalgici, che ci riporta ad un tipo di film dell’orrore che oggi si fatica a trovare in sala.
Clara: trama
Helen, una giovane ragazza inglese di origini italiane, torna a Bologna per entrare in possesso di una eredità misteriosa. La donna scopre ben presto che l’eredità in questione è Villa Clara, una casa da alta borghesia chiusa da anni, poiché infestata dal fantasma di una bambina di nome Clara. Helen, inizialmente estremamente scettica, raggiunge la villa accompagnata dal partner Jacob e dai custodi. Lo scetticismo di Helen verrà messo a dura prova dalla presenza di Clara e dal passato di questa bambina che si intreccia inesorabilmente con il presente stesso di Helen.
Lo stile
Lo stile di Clara sembra derivare in parte dall’horror anni ’80 e in parte dal genere thriller. Dagli anni ’80 sembra essere ispirato l’inizio (con quattro ragazzini che si confrontano sulla leggenda del fantasma) e, in un certo senso, degli anni ’80 abbiamo un tipo di messa in scena.
Clara è ambientato a Bologna, tuttavia i suoi protagonisti comunicano in inglese e si muovo in ambienti circoscritti. Il set è prevalentemente quello di Villa Clara e del giardino e della strada circostante. Questa scelta ci fa tornare in mente film come La casa o, in generale, lo stile di Sam Raimi.
L’orrore lo troviamo sia nella presenza del fantasma sia nella creatura misteriosa che è alla base di tutto il film, ovvero il babau. Questo mostro fa parte del folklore italiano e europeo ed è, a tutti gli effetti, il classico spirito maligno che si nasconde negli armadi o sotto i letti. L’uomo nero utilizzato dai nostri genitori per farci dormire quando eravamo piccoli.
Il potere dell’indie
Il cinema indipendente italiano sta lentamente emergendo. Ogni anno assistiamo alla nascita di prodotti freschi e interessanti, nonostante il basso budget utilizzato. Oltre all’autoproduzione, molto spesso festival e investitori locali diventano gli sponsor principali di queste pellicole.
Clara è uno di questi prodotti ed ora sta viaggiando di festival in festival, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Francesco Longo ha creato un piccolo miracolo, partendo da un budget piccolissimo per creare un prodotto filmico che in un contesto hollywoodiano avrebbe richiesto un’ingente somma di denaro.
Per fare il passo successivo e far sì che l’indie italiano diventi competitivo sul mercato, ci vorrebbe un intervento della distribuzione. Esistono già distributori indipendenti come I Wonder Pictures, tuttavia questo non sembra essere sufficiente. Abbiamo bisogno di più distributori che abbiano il coraggio di rendere pellicole come Clara competitive sul mercato. Il tema, come la sua realizzazione, è estremamente attuale, poiché strizza l’occhio ad un genere che crea nostalgia ed oggi in questa nostalgia ci anneghiamo dolcemente (basti vedere il grande successo di una serie come Stranger Things).
La diretta è stata ospitata sulla pagina Facebook di Cinema Virale, di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale YouTube di Cinema Virale, di ClassiCult e della Wunderkammer, sul canale Twitch di Cinema Virale e della Wunderkammer.
Per le immagini si ringrazia Francesco Longo.