10 Settembre 2015
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Se avesse un altro nome, penseremmo a un colore allo stesso modo, a prescindere dal linguaggio utilizzato?
Una nuova ricerca, pubblicata su Current Biology, ha affrontato la domanda, rivolgendosi alle popolazioni di cacciatori raccoglitori Hadza in Tanzania. Il gruppo possiede poche parole per i colori, e quando si è chiesto di dare un nome, la risposta più comune era “non lo so”.
Nonostante questo, gli intervistati raggruppavano comunque i colori in un modo che coincideva con le convenzioni degli immigrati somali e dei nativi Inglesi. Chiaramente sussistono delle costrizioni da parte della nostra mente, nel raggruppare i colori, ma esiste un compromesso tra cultura e biologia.

Lo studio “Hunter-Gatherer Color Naming Provides New Insight into the Evolution of Color Terms”, di Delwin T. Lindsey, Angela M. Brown, David H. Brainard, Coren L. Apicella, è stato pubblicato su Current Biology.
Link: Current Biology; Ohio State University
Hadza (o Hadzabe) fanno pratica con l’arco, foto da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da e di Idobi.

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