Continuano le proiezioni dei film in concorso al festival, venerdì 19 ottobre seconda giornata della Rassegna di Licodia Eubea

Proiettati i primi corti di animazione e realizzato anche il primo laboratorio per bambini

Prosegue l’VIII Rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica, con la seconda giornata, aperta in mattinata dalla proiezione del trailer di “Mi Rasna. Io sono Etrusco”, a presentazione dell’omonimo videogioco, prodotto dalla Entertainment Game Apps Ltd e ispirato alle scene di vita quotidiana del periodo etrusco.

Ad assistere un folto numero di giovani spettatori di scuole elementari e medie che ha potuto assistere anche alla proiezione del docufilm “Una storia di 29000 anni fa. La ricostruzione ideale della sepoltura del Bambino di Lapedo”, realizzato da Diogo Vilhena.

A conclusione della sessione mattutina, i ragazzi sono stati coinvolti in un laboratorio curato dall’archeologa Elena Piccolo, sulla bellezza nell’antichità.

Nel pomeriggio, alla riapertura della sezione “Cinema e Archeologia”, gli spettatori hanno potuto assistere alla proiezione del documentario “Fortificazioni, palizzate e ardesia. La Raya all’inizio del Medioevo” di Pablo Morano Herndández, che ricostruisce la condizione della regione della Raya ai tempi dell’occupazione imperiale romana, e del docufilm “Sotto la sabbia” di Domingo Mancheño Sagrario, che racconta del ritrovamento degli antichi sarcofagi fenici di Sidone, nei pressi dell’antica città di Gadir.

 

Le proiezioni sono state intervallate da un incontro dal tema “Heritage: Patrimonio è Eredità. Tutelare il patrimonio culturale per salvaguardare un’identità” con la partecipazione dell’archeologa Serena Raffiotta.

A conclusione dell’incontro, è stato proiettato il documentario “Pia Laviosa Zambotti. Storia di un’archeologa ritrovata” di Elena Negriolli, ispirato alla figura dell’archeologa e studiosa che, tra luci ed ombre, ha lasciato una traccia indelebile nella storia culturale europea.

Nella fascia serale, dopo il consueto “Aperitivo al Museo”, spazio al documentario etnoantropologico, con le proiezioni di “Di cu semu. Reportage su rituali e sopravvivenze popolari”, realizzato da Giuppy Uccello e Salvo Russo, quest’ultimo presente in sala assieme a Cetty Bruno, direttrice del Museo Etnografico “N. Bruno”, e di “Maria vola via” di Michele Sammarco, ispirato alla ritualità religiosa popolare a protezione contro le calamità naturali.

Ampia la partecipazione del pubblico anche nella fascia conclusiva, con la possibilità di votazione popolare sui film in concorso.

Grande l’attesa per la giornata di sabato che vedrà, tra gli ospiti, la presenza di Fabio Isman, giornalista da anni impegnato nella denuncia del traffico illecito di beni archeologici e opere storico-artistiche in Italia e all’estero. Il giornalista sarà a Licodia Eubea per presentare il suo ultimo volume: “L’Italia dell’arte venduta.”

Testo e foto da Ufficio Stampa Rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica di Licodia Eubea

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