Durante dei lavori di pulizia archeologica nel sito dell’antica Stabiae, e precisamente a Villa Arianna, è emerso un eccezionale reperto che faceva parte in antico del sistema idrico del complesso residenziale.  La scoperta durante gli scavi per la fruizione ampliata e l’abbattimento delle barriere architettoniche in corso a Villa Arianna.

Il reperto è un serbatoio in piombo decorato, già individuato circa un decennio fa e riportato nuovamente in luce nel peristilio piccolo. Trovato in posizione originaria, oltre alla particolarità, mantiene un ottimo stato di conservazione e assieme ad altri pezzi permette di apprezzarne il funzionamento che era quello di regolare sia il flusso dell’acqua sia lo smistamento nei vari ambienti della villa.

Collegate al pezzo centrale sono emerse due tubazioni che alimentavano rispettivamente l’impianto termale della villa e il gioco d’acqua che probabilmente abbelliva l’impluvio (vasca centrale di raccolta delle acque) presente nell’atrio.

Stabiae serbatoio in piombo decorato sistema idrico Villa Arianna
Stabiae: il serbatoio in piombo decorato, parte in antico del sistema idrico di Villa Arianna. Foto: Parco Archeologico di Pompei

Le decorazioni ornavano la struttura che doveva essere parzialmente a vista, per permettere così l’accesso alle due chiavi di arresto che consentivano di regolare il flusso dell’acqua o di chiuderlo totalmente così da consentirne la manutenzione degli impianti.

“Un serbatoio come questo, con le sue chiavi di arresto, rientra in quella tipologia di impianti e apprestamenti che possono sembrare quasi moderni per come sono fatti e che hanno sempre destato stupore sin dalle prime scoperte tra Stabia, Pompei e Oplontis. Gli antichi anche in questo caso non hanno rinunciato a un elemento ornamentale, un astragalo in rilievo, che forse caratterizzava la bottega che l’ha prodotto, a mo’ di un marchio moderno, e che in ogni caso doveva essere visibile, poiché il serbatoio fu collocato al di sopra del livello di calpestio. Un ulteriore esempio di come accessibilità, conoscenza e tutela si integrano, che andremo a raccontare al pubblico in corso d’opera nell’ambito dei cantieri aperti del Parco.”– sottolinea il Direttore Gabriel Zuchtriegel.

Il reperto, posto nel giardino a pochi passi dall’ingresso dell’atrio, sarà visibile all’interno del cantiere per alcune settimane prima della musealizzazione in situ, da mercoledì 26 ottobre dalle 15:00 alle 16:00 nell’ambito delle iniziative dei “Cantieri aperti” del Parco archeologico di Pompei.

Stabiae, il serbatoio Villa Arianna, parte in antico del sistema idrico di Villa Arianna. Foto: Parco Archeologico di Pompei

Villa Arianna fu così denominata dopo il rinvenimento di una grande pittura con soggetto mitologico rinvenuta sulla parete di fondo del triclinio, e fu scavata quasi interamente tra il 1757 e il 1762, sotto la direzione dell’ingegnere svizzero Karl Weber.

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