Un’importante scoperta, annunciata dal Parco archeologico del Colosseo, che nasce seguendo e studiando la documentazione prodotta da Giacomo Boni all’inizio del ‘900 che presupponeva l’esistenza di un heroon dedicato a Romolo proprio nel Foro Romano.

Accanto al complesso della Curia-Comizio gli archeologi hanno individuato un ambiente sotterraneo con all’interno un sarcofago in tufo associato ad un elemento circolare, forse un altare. Il contesto, naturalmente preservato dalla sovrastante Curia, coincide con quello che le fonti definiscono il post rostra, dietro i rostra repubblicani, dove si colloca il luogo della sepoltura di Romolo, secondo la lettura di un passo di Varrone da parte degli scoliasti di Orazio, Epod. XVI.

Foro Romano. Foto: Alessandra Randazzo

Non è un caso nemmeno che questo ambiente sotterraneo si trovi in asse con il Lapis Niger, una “pietra nera nel Comizio” (niger lapis in Comitio), un luogo funesto collegato con la morte del mitico fondatore della città oppure secondo altre tradizioni con le tombe del pastore Faustolo o di Osto Ostilio.

Il sarcofago in tufo di circa 1,40 m di lunghezza, scavato nel tufo del Campidoglio, dovrebbe risalire al VI secolo a.C.

Lo scavo e maggiori informazioni su questo monumentum saranno forniti da Direttore del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo durante una conferenza stampa che si terrà venerdì 21 febbraio.

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