Nell’ambito della missione archeologica condotta a Esna – sulla riva occidentale del Nilo, a 55 chilometri di distanza da Luxor – dal Consiglio Supremo dell’Antichità d’Egitto è emerso un cumulo di monete antiche risalenti all’Epoca d’oro islamica, il periodo di particolare fioritura culturale, scientifica ed economica della storia dell’Islam compreso tra la metà dell’VIII secolo d.C. e il 1258, anno della presa di Baghdad da parte delle truppe mongole di Hulagu Khan, che posero fine al califfato abbaside.
Gli archeologi al lavoro da circa un anno in un’area non distante dal tempio egizio risalente alla XVIII dinastia e dedicato al dio Khnum, protettore delle sorgenti del Nilo, hanno rinvenuto un numero consistente di monete d’oro e d’argento coniate in secoli e periodi storici differenti, ma da una prima analisi ad ogni modo riconducibili all’Epoca d’oro islamica, tra l’VIII e il XIV secolo d.C.
Un tesoro estremamente composito che ha restituito, tra gli altri, un dinaro d’oro risalente all’età dei Fatimidi e del califfo Al-Aziz Billah, ma anche un dinaro d’argento riconducibile al regno del sultano Badr al-Din Salamish e un mezzo dinaro dell’epoca di Sayf al-Dīn Qalāwūn al-Alfi al-Manṣūr, oltre a 286 monete d’argento facenti riferimento a 19 diversi regnanti del sultanato mamelucco.
Presenti all’interno del cumulo anche monete provenienti dall’Armenia raffiguranti re Leone II, il cui regno si attesta negli anni compresi tra il 1269 e il 1289, come anche monete di bronzo e rame coniate negli anni dell’Impero ottomano.
Monete a parte, la scoperta dell’équipe di archeologi attivi nel sito di Esna comprende anche parti di stampi e pesi per la monetazione.
Ad annunciare la scoperta è il dottor Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo dell’Antichità, che ha posto l’accento sull’importanza di uno straordinario ritrovamento in un’area, quella di Esna, che gli studiosi continueranno a indagare per valutare un’eventuale presenza di una zecca nelle immediate vicinanze della città e individuare le motivazioni che hanno determinato il deposito e il successivo ritrovamento di una simile collezione.
Materiali e foto: Ministero del Turismo e delle Antichità
Fonti: Heritage Daily, Daily News Egypt, Middle East National News