Il 27 aprile 2021 il Ministero del turismo e delle Antichità egiziano ha comunicato sui propri canali social ufficiali il rinvenimento di 110 sepolture nel sito di Kom Al-Khaljan situato nel governatorato di Daqahliya.

Kom Al-Kaljan
Sito di Kom Al-Khaljan. Foto Ministry of Tourism and Antiquities.

La missione archeologica diretta dal Dottor Sayed Al-Talhawi ha individuato tra le tombe tre diverse culture. La prima cultura appartiene al Basso Egitto, conosciuta come Bhutto 1 e 2 (3900-3700 a.C./3700-3350 a.C.), rappresentata da 68 sepolture, presente anche la cultura di Naqada III (3500-3150 ca. a.C.)  con 5 tombe. Infine, presenti 37 sepolture Hyksos, una popolazione che occupò il territorio nel periodo intermedio fino all’avvento della XVIII dinastia egizia e l’inizio del Nuovo Regno.

Il generale del Consiglio Supremo delle Antichità Dottor Mustafa Waziri ha dichiarato che tale scoperta è di grande rilevanza per la ricostruzione storica e archeologica del sito di Kom Al-Khaljan.

Le prime due tipologie sono state analizzate dal Dottor Ayam Ashmawi, capo del settore Antichità Egiziane del Consiglio Supremo delle Antichità.

Le tombe della cultura Bhutto sono caratterizzate da fosse ovali con defunto in posizione fetale su fianco sinistro con cranio orientato ad Ovest, tra queste spicca la particolare sepoltura di un feto della seconda fase, conservato all’interno di un vaso in ceramica.

Le sepolture della civiltà Naqada III sono tombe a fossa ovale tagliate direttamente nello strato sabbioso, due di queste presentano copertura in fango. Inoltre, la missione archeologica ha individuato tra questi corredi funerari tipici con vasi cilindrici e triangolari e la ciotola del Kohl, con decorazioni geometriche.

L’ultima tipologia è stata presa in analisi dalla Dottoressa Nadia Khader, capo del Dipartimento Centrale del Basso Egitto nel Consiglio Supremo delle Antichità. Infatti, ha affermato che le 37 sepolture appartengono al secondo periodo intermedio, 31 delle quali hanno forma semi-rettangolare.

Queste sono caratterizzate dalla posizione distesa supina dei defunti con cranio orientato ad Ovest e volto verso l’alto. Inoltre, sono presenti particolari sepolture di infanti, uno di questi è deposto in un sarcofago in ceramica, altri due sono invece in sepolture rettangolari in mattoni di fango.

Infine, queste ultime due tombe hanno conservato dei ricchi corredi funerari con un piccolo vaso in ceramica e anelli d’argento. Riportata alla luce anche la sepoltura di un feto all’interno di un grosso vaso ceramico con corredo all’interno di questo consistente in un piccolo vaso nero.

La missione archeologica ha inoltre rinvenuto forni, stufe, resti di mattoni, stoviglie e amuleti, tra cui alcuni in pietre semipreziose e ornamenti personali come orecchini.

 

Classe '97, laureata in Archeologia Storia dell'Arte e Scienze del Patrimonio Culturale curriculum archeologico presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Studentessa magistrale del cds Archeologia: Oriente e Occidente curriculum Egitto e Vicino Oriente Antico presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale.

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