Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – 4-8 settembre 2024
la nostra guida all’evento

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Credits: Courtesy Festivaletteratura
Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – 4-8 settembre 2024 poster
il poster

Questa guida viene modificata ad ogni aggiornamento ricevuto da fonti ufficiali, ma per le prenotazioni dei vostri eventi e per altre questioni preghiamo comunque di controllare in ultima analisi dal sito della manifestazione: www.festivaletteratura.it

L’edizione precedente: https://www.classicult.it/festivaletteratura-mantova-27a-edizione/

Festivaletteratura Mantova – 27ª edizione – 6-10 settembre 2023


Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione

Come ogni anno, il settembre mantovano si apre tra le voci di scrittrici e scrittori da tutto il mondo riuniti dal festival letterario  più longevo d’Italia, in più di 300 incontri in 5 giorni.

Il Festival entrerà nelle strade di Mantova con tutta la potenza della letteratura, si interrogherà sulle guerre e sulle democrazie, metterà a confronto le generazioni, guarderà all’Africa con altri occhi, ci farà innamorare delle mille lingue dell’Italia di oggi e riscoprire popoli antichi ormai scomparsi, comporre bestiari ed esplorare le acque di fiumi e oceani, ci farà giocare partite infinite a Dungeons&Dragons e imparare dai videogiochi, rifletterà sui corpi che abitiamo e sulle intelligenze artificiali, e ci porterà a scoprire la città come non l’abbiamo mai vista, di notte ascoltando parole e sortilegi di Virgilio mago e di giorno attraverso mappe disegnate inseguendo profumi, rumori, poesie e tiri in porta!

Tra gli ospiti internazionali di quest’anno il Premio Nobel per la pace Maria Ressa, il Premio Pulitzer 2024 Nathan Thrall, il Booker Prize 2023 Paul Lynch, Mona Awad, Emmanuel Carrère, Olivia Laing, Deborah Levy, Tobias Wolff, Joël Dicker, Peter Burke, Jessa Crispin, Michael Ignatieff, David Quammen, Richard Sennett

Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – 4-8 settembre 2024 poster
il poster

Mantova, 19 giugno 2024. Da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2024, la ventottesima edizione di Festivaletteratura di Mantova si appresta ad accogliere, in una festa rinnovata, una moltitudine sfaccettata, libera e curiosa di lettrici e lettori.

Il Festival è sempre riuscito a creare comunità intorno a idee e narrazioni di autrici e autori di tutto il mondo, cercando di trovare ogni volta le voci più originali e di prestare attenzione a ciò che si muove sotto la superficie. Condividere storie, ritrovarsi nelle parole è una necessità sempre più acuta in un momento in cui il dialogo sembra arretrare, e il Festival 2024 risponde mettendosi in ascolto, intensificando lo scambio, allargando il campo.

Più di 300 saranno gli ospiti italiani e internazionali che animeranno gli eventi di un programma plurale per vocazione e interessi, che raccoglie anche istanze e desideri emersi da incontri e progetti realizzati nel corso dell’anno, coinvolgendo soprattutto giovani e giovanissimi. Da questi laboratori estesi di lettura e ricerca arriva una parte consistente degli appuntamenti in programma e la spinta a trovare nuove modalità di confronto.

Non è un caso se, in questa edizione, alle grandi piazze tinte di blu si affiancheranno aule scolastiche, piccole sale, luoghi che facilitano l’interazione: nelle forme del workshop, della lezione orizzontale, dell’officina creativa la letteratura si apre alla relazione, mette insieme pensieri, libera nuovi racconti.

Parallelamente, il centro di Festivaletteratura si diffonde. Se i territori letterari e artistici esplorati sono stati sempre i più disparati, in città e fuori di essa il Festival cerca spazi per crescere e sperimentare: l’atelier di fumetto a Valletta Valsecchi, il campo di geografia creativa a Lunetta, gli spettacoli portati nei teatri della provincia, insieme ai palazzi e alle piazze del centro storico disegnano la mappa di un Festival sempre più aperto e plurale.


L’elenco degli ospiti della ventottesima edizione (aggiornato al 19 giugno 2024)

A
Sumaya Abdel Qader, Francesca Albanese, Eliana Albertini, Marianna Albini, Cesare Alemanni, Alice, Lorenzo Alunni, Gigliola Alvisi, Alessandro Ambrosi, Niccolò Ammaniti, Maria Fernanda Ampuero, Jean-Baptiste Andrea, Silvia Andreoli, Emanuela Anechoum, Saba Anglana, Pier Giorgio Ardeni, Greta Ardito, Emanuele Arielli, Corrado Augias, Auroro Borealo, Mona Awad,

B
Elena Baboni, Marta Bacigalupo, Elda Baggio, Gerbrand Bakker, Alessandro Baldacci, Marianna Balducci, Carolina Bandinelli, Valeria Barbi, Alessandro Baronciani, Marco Bartoli, Nina Bassoli, Marco Belpoliti, Verdiana Benatti, Silvia Bencivelli, Simona Berhe, Costanza Bertolotti, Matteo Biagi, Giacomo Bianchi, Simonetta Bitasi, Carlo Boccadoro, Ginevra Bompiani, Fabio “Kenobit” Bortolotti, Mario Botta, Paolo Bottazzini, Lucia Botti, Costica Bradatan, Massimo Bricocoli, Guido Brualdi, Piero Brunello, Samantha Bruzzone, Elisabetta Bucciarelli, Federico Buffa, Peter Burke, Annarosa Buttarelli,

C
Maria Grazia Calandrone, Olga Campofreda, Silvia Camporesi, Edoardo Camurri, Luigi Caracciolo, Mauro Carbone, Franco Cardini, Paola Caridi, Chiara Carminati, Emmanuel Carrère, Eleonora C. Caruso, Maurizio Casiraghi, Manlio Castagna, Giulia Cavaliere, Mara Cerri, Sorj Chalandon, Franco Chiavegatti, Gioele P. Cima, Massimo Cirri, Annie Cohen-Solal, Collettivo LAN-DE-Sì, Gianpaolo Contestabile, Davide Coppo, Massimo Cordovani, Matteo Corradini, Francesco Costa, Lella Costa, Pino Costalunga, Jessa Crispin, Giulia Cuter, Helen Czerski,

D
Christelle Dabos, Martina Dal Cengio, Marco Damilano, Mariapia De Conto, Ignazio De Francesco, Maurizio De Giovanni, Matteo De Giuli, Erri De Luca, Daria Deflorian, Donatella Di Pietrantonio, Joël Dicker, Uoldelul Chelati Dirar, Carol Ann Duffy, Claudia Durastanti,

E
Sabrina Efionayi, Beatrice Eleuteri, Christian Elia, Igor Esposito,

F

Francesco Faccin, Grace Fainelli, Benedetta Fallucchi, Dipo Faloyin, Emanuela Fanelli, Lorenzo Fantoni, Marcello Fantoni, Francesca Fagnani, Giulia Olga Fasoli, Claudia Fayenz, Alice Fazzi, Stefano Feltri, Veronica Fernandes, Paolo Ferrarini, Giordana Ferri, Marco Filoni, Beppe Finessi, Chiara Fiorio, Gigliola Foschi, Antonio Franchini, Tiziano Fratus, Michele Freppaz, Vincenzo Frungillo, Roberta Fulci, Michele Fusilli,

G
Fabrizio Gabrielli, Chiara Galeazzi, Mauro Gallegati, Vittorio Gallese, Carlo Galli, Beatrice Galluzzi, Carlos Manuel Gasparotto, Alessia Gazzola, Alessandro Gazzoli, Fabio Geda, Andrea Gentile, Marta Gerardi, Paolo Giordano, Goldie Goldbloom, Georgi Gospodinov, Elio Grazioli, Mariangela Gualtieri, Monica Guerra,

H
Francesco Halupca, GiovanniHanninen,Hanna Harms, Adrian Hon,

I
Emmanuel Iduma, Michael Ignatieff,

J
Nicolás Jaar, Helena Janeczek, Jenny Jägerfeld,

K
Lorenzo Kamel, Kapka Kassabova, Raoul Kirchmayr,

L
La Compagnia della Lettura, GraziaLa Padula, Chiara Lagani, Olivia Laing, Francesco Lancia, Vincenzo Latronico, Elisa Lauzana, Clarke Lawrence, Irene Lazzarin, Deborah Levy, Carlo Lucarelli, Ludosofici, Giuseppe Lupo, Paul Lynch,

M
Mohamed Maalel, Giulio Macaione, Elisa Macellari, Marco Magnani, Camillo Magni, Monia Magri, Enrico Malatesta, Marco Malvaldi, Alessio Mamo, Manuela Manera, Francesca Manfredi, Fiore Manni, Francesca Mannocchi, Federica Manzon, Neri Marcorè, Michele Mari, Gianfranco Marrone, Sara Marzullo, Christian Mascheroni, Stefano Massini, Angelo Mastrandrea, Hisham Matar, Clara Mattei, Stefano Mazzotti, Achille Mbembe, Colum McCann, Francesca Melandri, Tommaso Melilli, Filippo Menga, Silvia Mengali, Maaza Mengiste, Luca Misculin, Luca Molinari, Massimo Montanari, Michele Monteleone, Andrés Montero, Marina Montesano, Martina Montini, Ugo Morelli, Carlos Moreno, Elisabetta Moro, Eloisa Morra, Antonella Moscati, Elvira Mujčić, Alessandro Mulieri, Giulia Muscatelli, Maria Giuseppina Muzzarelli,

N
Marino Niola, Paolo Nori, Teresa Numerico,

O
Andrew O’Hagan, Greta Olivo, Sergio Olivotti, Luigi Onori, Maria Pace Ottieri,

P
Francesco Pala, Elisa Palazzi, Claudia Palmarucci, Raul Pantaleo, Andrea Pareschi, Luca Pareschi, Tim Parks, Umberto Pasti, Giulia Pastorino, Marco Peano, Paolo Pecere, Morena Pedriali Errani, Irene Penazzi, Giulia Perona, Marco Peverini, Telmo Pievani, Monica Pinardi, Alessandro Piperno, Massimo Polidoro, Nicolò Porcelluzzi, Sonia Maria Luce Possentini, Anna Prandoni, Catia Proietti,

Q
David Quammen, Giusi Quarenghi,

R
Saif ur Rehman Raja, Massimo Recalcati, Gaia Redaelli, Matteo Residori, Maria Ressa, Elsa Riccadonna, Silvia Righi, Andrea Rinaldo, Gigi Riva, Vanessa Roghi, Gabriele Romagnoli, Daniele Russo, Emilio Russo, Sergio Ruzzier,

S
Vera Salton, Alessandro Sanna, Stefano Scansani, Luca Scarlini, Laura Scillitani, Francesca Scotti, Giulia Scotti, Teresa Sdralevich, Richard Sennett, Sentieri Selvaggi, Giorgia Serughetti, Peppe Servillo, Edoardo Severini, Elif Shafak, Laura Simonati, Giulia Siviero, Manuela Soldi, Paola Somenzi, Fabrizio Maria Spinelli, Carla Stroppa, Valeria Sturba, Stefano Sturloni,

T
Felice Tagliaferri, Valentina Tanni, Massimiliano Tappari, Bianca Tarozzi, Sarantis Thanopulos, Elisabetta Tola, José Tolentino Mendonça, Giorgia Tolfo, Nicolò Tomassini, Lorenzo Tondo, Francesco Tormen, Alice Torreggiani, Ida Travi, Alec Trenta, Nathan Thrall, Licia Troisi, Valeria Tron,

U
Marilena Umuhoza Delli, Georgiana Ursache,

V
Chiara Valerio, Paolo Valoppi, Paolo Vanini, Francesco Varanini, Giorgio Vasta, Jacopo Veneziani, Paolo Ventura, Margherita Vicario, Miguel Vila, Itala Vivan, Anna Vollmer,

W
Matteo Ward, Tobias Wolff, Lauren Wolk,

Z
Alessandro Zaccuri, Alejandro Zambra, Giorgio Zanchini, Stefano Zenni, Ade Zeno, Beatrice Zerbini, Zerocalcare, Francesca Zoppei, Kotryna Zylė.


Il numero di autrici e autori ospiti presentato poche settimane fa si è arricchito ulteriormente: nomi come quelli di Niccolò Ammaniti, Paolo Giordano, Emanuela Fanelli, Paolo Nori, Elisa Palazzi e Niko Romito, tra gli altri, si sono aggiunti nelle ultime settimane all’elenco degli ospiti di Festivaletteratura 2024.

Da oggi è disponibile online la versione digitale del catalogo con il programma 2024. La versione cartacea viene presentata giovedì 25 luglio alle ore 21.00 in Piazza Leon Battista Alberti a Mantova, nel corso di una serata animata da Bruno Gambarotta e Simonetta Bitasi

Festivaletteratura 2024: gli eventi e gli autori giorno per giorno, ora per ora. Ecco il programma completo in PDF della ventottesima edizione.

Clicca qui per il file PDF scaricabile, dal sito di Festivaletteratura.


VARIAZIONI AL PROGRAMMA 2024 aggiornate mercoledì 4 settembre

EVENTO ANNULLATO

  • Evento n. 17 annullato: Tobias Wolff non potrà essere presente al Festival, pertanto l’evento L’ARTE DEL RACCONTO di mercoledì 4 settembre alle 21:15 a Palazzo San Sebastiano è annullato.

  • Evento n. 26 annullato: Achille Mbembe non sarà presente al Festival, pertanto l’evento LA TERRA DI DOMANI di giovedì 5 settembre alle 14:30 all’Aula Magna del Seminario Vescovile è annullato.

  • Evento n. 202 annullato: Alejandro Zambra non potrà essere presente al Festival, pertanto l’evento LA POETICA DELLA PATERNITÀ di domenica 8 settembre alle 10:00 all’Aula Magna del Seminario Vescovile è annullato.

VARIAZIONI AL PROGRAMMA 4-8 settembre

  • Variazione lavagna: per elevata probabilità di pioggia, la lavagna con Vittorio Gallese di mercoledì 4 settembre alle 21:00 è spostata da Piazza Mantegna alla vicina Piazza Alberti.

  • Variazione Accento: l’accento in lingua di Clark Lawrence NOT LOST, JUST WANDERING, anziché mercoledì 4 alle 21:30, si terrà venerdì 6 settembre alle 11:00, sempre alla Tenda Sordello.

  • Evento n. 22: Sumaya Abdel Qader non potrà essere presente al Festival. All’evento RELIGIONE ED ETICA NELL’ISLAM DI OGGI di giovedì 5 settembre alle 11:00 presso la Basilica Palatina di Santa Barbara, interverrà insieme a Ignazio De Francesco e Paola Caridi la giornalista Leila Belhadj Mohamed.

  • Variazione evento n. 34: il percorso di Stefano Scansani L’ACQUA DI MANTOVA di giovedì 5 alle 16:00 è spostato venerdì 6 settembre alle 18:30, sempre con partenza dal Cortile del Seminario Vescovile.

  • Evento n. 46: diversamente da quanto annunciato in precedenza, la PRIMA LEZIONE DI ARABO di giovedì 5 settembre alle 17:15 al Politecnico di Milano Campus di Mantova avrà come protagonista lo scrittore Tahar Lamri invece che Sumaya Abdel Qader.

  • Variazione lavagna: per elevata probabilità di pioggia, la lavagna con Francesco Varanini di giovedì 5 settembre alle 18:00 è spostata da Piazza Mantegna alla vicina Rotonda di san Lorenzo..

  • Variazione Il fuoco sacro della scrittura: diversamente da quanto annunciato in precedenza, l’incontro del Fuoco sacro di giovedì 5 settembre alle 18:00 avrà come protagonista Nathan Thrall invece che Tobias Wolff.

  • Evento n. 58: Pier Giorgio Ardeni e Mauro Gallegati, protagonisti dell’incontro USCIRE DALLA TRAPPOLA DELL’EFFICIENZA, dialogheranno con Andrea Pareschi invece che con Greta Ardito. Invariati giorno, luogo e ora.

  • Variazione lavagna: per elevata probabilità di pioggia, la lavagna con Stefano Mazzotti di giovedì 5 settembre alle 18:00 è spostata da Piazza Mantegna alla vicina Rotonda di san Lorenzo

  • Evento n. 70: l’incontro con Sonia Maria Luce Possentini e Vera Salton (SE UNA MATITA FOTOGRAFA LA STORIA: CACCIA AI DETTAGLI), anziché venerdì 6 alle 10:00 si terrà sabato 7 settembre alle 14:30, sempre alla Casa del Mantegna.

  • Variazione Accento: l’accento di Francesca Scotti FLUTTUANTE. ACQUE, SPIRITI E ISOLE DEL GIAPPONE, anziché venerdì 6 alle 11:00 si terrà mercoledì 4 settembre alle 21:30, sempre alla Tenda Sordello.

  • Evento n. 91: Matteo De Giuli non potrà essere a Mantova. All’evento IL CONTEMPORANEO È UN’ISOLA di venerdì 6 settembre, Nicolas Jaar verrà intervistato da Giorgia Tolfo. Invariati giorno, luogo e ora.

  • Variazione Accento: all’accento IN COMPAGNIA DI GIULIANO SCABIA di venerdì 6 settembre alle 16:00, insieme a Marco Belpoliti, interverrà il saggista e critico teatrale Massimo Marino, curatore con Angela Borghesi e Laura Vallortigara del volume Giuliano Scabia (Riga 47, Quodlibet, 2024).

  • Evento n. 98: la lezione orizzontale di Paolo Pecere (RISVEGLIARE IL SENSO DELLA NATURA), anziché venerdì 6 alle 16:00 si terrà sabato 7 settembre alle 18:00, sempre al Politecnico/Campus di Mantova.

  • Variazione Il fuoco sacro della scrittura: diversamente da quanto annunciato in precedenza, l’incontro del Fuoco sacro di venerdì 6 settembre alle 18:00 avrà come protagonista Andrew O’Hagan invece che Alejandro Zambra.

  • Evento n. 121: Matteo De Giuli non potrà essere a Mantova. All’evento LA LETTERATURA E LA FABBRICA di venerdì 6 settembre, Giuseppe Lupo e Maria Pace Ottieri saranno intervistati da Eloisa Morra. Invariati giorno, luogo e ora.

  • Evento n. 99: Marco Bartoli non potrà essere a Mantova. Il laboratorio di venerdì 6 (IL RESPIRO DELLE ACQUE DEL MINCIO) sarà tenuto dalle ricercatrici dell’Università di Parma Sara Benelli e Bianca Maria Lecchini. Invariati giorno, luogo e ora.

  • Evento n. 209: Marco Bartoli non potrà essere a Mantova. Il laboratorio di domenica 8 (IL RESPIRO DELLE ACQUE DEL MINCIO) sarà tenuto dalle ricercatrici dell’Università di Parma Sara Benelli e Bianca Maria Lecchini. Invariati giorno, luogo e ora.

  • Evento n. 241: Maria Ressa non potrà essere fisicamente presente a Mantova ma verrà intervistata in videocollegamento. Resta confermato l’incontro LA BATTAGLIA PER LA VERITÀ di domenica 8 alle 18:00 in Piazza Castello.


Festivaletteratura 2024 si presenta

Una serata per conoscere i protagonisti e le novità della prossima edizione della manifestazione

Mercoledì 19 giugno, ore 21:00

Piazza Virgiliana, Mantova e in diretta streaming sui canali social di Festivaletteratura

www.festivaletteratura.it

La serata del 19 giugno 2024 – sintesi a cura di Giuseppe Fraccalvieri:

La statua di Virgilio in Piazza Virgiliana è illuminata di blu, il colore del Festival: introdotti da Alessandro Della Casa, Silvia Righi, Salvatore Satta, Georgiana Ursache, Silvia Mengani danno spazio alle prime anticipazioni, nella serata di presentazione di questa 28ª edizione di Festivaletteratura, che si terrà dal 4 all’8 settembre 2024.

Storie di un mondo a pezzi, il mondo che stiamo vivendo tra guerre, calamità e ingiustizie: una situazione di conflitto che – come spiega Alessandro Della Casa – al contempo sembra vedere un arretramento del dialogo e del confronto. Un mondo sempre più complesso che è quindi giusto quindi vedere sotto diversi punti di vista: nel riflettere questo, Festivaletteratura ha deciso di creare – con la forza della letteratura – più occasioni di confronto, dando forte presenza ad autrici e autori stranieri.

Georgiana Ursache ha citato alcuni di questi autori che racconteranno il nostro mondo a pezzi: Elif Shafak, che mostrerà l’attualità di Gilgamesh, Hisham Matar che parlerà di diaspore affettive e identitarie. Ci saranno grandi nomi come Emmanuel Carrère, Georgi Gospodinov, Andrew O’Hagan, Jean-Baptiste Andrea, Tobias Wolff.  In questo mondo raccontato attraverso i tanti punti di vista della letteratura, non mancherà quindi lo spazio per quella sudamericana.

In questo mondo a pezzi, tante presenze si interrogano su quanti sentimenti ricostruire nostre esperienze sempre più frammentate, ha sottolineato Salvatore Satta. Andremo quindi a riscoprire un sentimento che attribuiamo ai perdenti, quello della consolazione, con Michael Ignatieff, a ricostruire esperienze di perdita e spaesamento. Esamineremo il senso della performance nella nostra società con Richard Sennett. Grande attenzione ci sarà poi all’idea di cura e salute psichica, nell’anno del centenario della nascita di Basaglia, con interventi di Vanessa Ronchi. Ci saranno poi riflessioni di natura spirituale con Massimo Recalcati, mentre Jacopo Torme parlerà di sogno lucido tra spiritualità e neuroscienze.

Altro grande tema di questo Festivaletteratura – spiega Alessandro Della Casa – è quello della percezione di svuotamento delle democrazie, il loro sembrare più formali che di sostanza; sarà ospite Maria Ressa, Premio Nobel per la Pace, che chiuderà l’edizione; si parlerà dell’idea di Europa con Kapka Kassabova e Michael Ignatieff, di elezioni americane con Francesco Costa, si creeranno dialoghi sia sulla guerra in Ucraina come sul tema della questione israelo-palestinese (ci saranno Francesca Albanese e Lorenzo Kamel).

Non manca l’attenzione – ci dice Salvatore Satta – al tema della “storia rovesciata”: ribaltare il  nostro punto di vista sulla storia. Grazie alla presenza del filosofo Achille Mbembe, si parlerà di colonialismo, postcolonialismo e del modo di vedere l’Africa. Parlare di storia oggi significa anche parlare di coloro che non l’hanno avuta oggi, o che l’hanno avuta solo dal punto di vista del colonizzatore, del dominatore. L’Africa, come spiega  l’ospite Dipo Faloyin, non è un Paese, ma un coacervo di popoli e complessità, smontando una serie di luoghi comuni. Ci saranno anche storie coloniali familiari, traghettandoci fuori dagli stereotipi, ma storie rovesciate sono anche quelle di popoli che conosciamo poco, come etruschi, cartaginesi e mongoli (se ne parlerà in tre incontri con Luca Misculin).
Riscrivere la storia è importante perché significa anche scrivere il nostro futuro.

Di grande centralità – spiega Silvia Righi – anche il fenomeno della letteratura nei nostri giorni, quello delle scritture ibride che uniscono ad esempio, memoir, fiction e la saggistica. Grandi nomi tra gli ospiti anche per questi filoni: Olivia Laing, Deborah Levy, Claudia Durastanti, Chiara Valerio, Jessa Crispin, Maria Grazia Calandrone.
Quello che si vuole creare qui è un dialogo corale per comprendere la nuova essenza della letteratura, che spesso vede il corpo (e la maternità) al centro dei temi trattati.

Altro tema di grande importanza è quello del rapporto tra genitori e figli, un tema sicuramente non nuovo in letteratura ma che oggi assume senso nuovo. Si affronteranno – spiega Georgiana Ursache – rapporti e non rapporti, eredità anche scomode. Spicca tra i dialoghi inediti, quello tra Zerocalcare con Sabrina Efionayi: due mondi che si incontrano, ma soprattutto un dialogo coi padri. Parleranno invece di madri Goldie Goldbloom, in dialogo con Lella Costa.

Uno dei focus rimane quello sulla critica, con Vincenzo Latronico. Vista l’attuale indisponibilità del Teatro Bibiena, chiuso per un anno causa restauri, i bellissimi teatri della Provincia saranno protagonisti: si sono ricordati quello di Canneto sull’Oglio e Castiglione delle Stiviere. L’obiettivo è sempre quello: portare il testo al centro della scena.

 

Il Festivaletteratura evolve anche nel senso che ora è aperto il gruppo di lettura Impulsi, coordinato dalla stessa Georgiana Ursache: si tratta di un gruppo di lettura online e quindi aperto anche ai non residenti nel mantovano.

Appuntamento per la seconda metà di luglio, quando conosceremo il programma del Festival.

Gallery con foto di Giuseppe Fraccalvieri



Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – prima giornata: Mantova, 4 settembre

Ovviamente, gli eventi a Festivaletteratura son sempre talmente tanti che possiamo offrire solo uno scorcio sull’offerta complessiva. Motivo in più per seguire l’evento.

Il 4 settembre comincia con una bella giornata di sole, egià dalle prime ore della mattinata la città è invasa dalle magliette blu, volontari e veri protagonisti del Festival.

L’incontro inaugurale alla Tenda Sordello è aperto da Laura Baccaglioni, con la domanda – quasi consueta – sul successo che dura nel tempo della manifestazione.
Un richiamo inalterato da anni, nel quale certo conta la bellezza della città, ma non è solo per questo che si viene a Mantova in questi giorni: lo si fa per un programma che è eccezionale per qualità e varietà delle proposte, che si sa rinnovare e che offre eventi speciali che accadono solo qui, con scrittori e scrittrici che vengono e tornano e collaborano con un passaparola per incoraggiare la presenza di altri.

La risposta sembra essere una sola, e cioè che al di là di un’organizzazione in grado di gestire i meccanismi di un evento di questa portata, regna una libertà di pensiero totale, del tutto priva di ideologie e demagogia, arrivando a ospitare autori diversi per idee, lingue e scritture.

Un festival che insomma è frutto di libertà, durante il quale ascoltiamo le voci del mondo, tematiche complesse, affrontate sempre con onestà intellettuale, che è valore assoluto di Festivaletteratura Mantova.

A seguire, Massimiliano Ghizzi, il Presidente TEA, azienda del territorio che supporta l’evento in particolare con le iniziative Accenti, e che ha nella propria mission quello di essere azienda socialmente responsabile.

Quindi il Presidente della Provincia, Carlo Bottani, che ha sottolineato come l’evento, che dagli esordi ha sempre goduto del supporto delle istituzioni, oggi al contrario restituisce quel supporto dando spazio a tutto il territorio. Il Presidente ha sottolineato come l’evento non sarebbe possibile senza l’impegno di sponsor, aziende, fondazioni, volontari: senza di loro Festivaletteratura non potrebbe esserci come lo conosciamo.

È arrivato quindi il turno dell‘Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, che ha anche lui sottolineato questa generosità incredibile, e di  come il più longevo dei festival del settore riesca a portare ogni anno questi grandi autori a beneficio della cittadinanza. Un lavoro che si fa per tutto l’anno, tutti gli anni.
L’Assessore ha evidenziato le tematiche importanti e coraggiose affrontate da Festivaletteratura: Africa, famiglia, ambiente, equilibrio con la produzione.

Ha concluso Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, che ha esordito con un augurio alla nuova Questora di Mantova, Annarita Santantonio, e al Colonnello Cefalo della Guardia di Finanza, che durante Festivaletteratura presenta un libro per i 250 anni dell’istituzione. Un augurio per una storia di donne e uomini al servizio del Paese, ma che è importante per ribadire l’importanza della cultura della legalità. Un tema che sarà centrale per questo Festivaletteratura.

Un Festival che è l’ultimo da Sindaco per Palazzi, che ci ha scherzato su: di tante cose che gli mancheranno, sarà invece sicuramente felice di riprendersi il suo tempo per vivere Festivaletteratura da semplice cittadino.Un evento che è un’impresa collettiva, anche dal punto di vista economico, che ci insegna che è possibile mantenersi insieme e al tempo stesso rinnovarsi.

Il Sindaco ha evidenziato un aspetto che ha spesso ricordato, quello della capacità di attirare persone e rinnovare un patto tra la città e il Festival. Un patto che si respira tra le strade e le vetrine dei commercianti: c’è un’attesa, c’è un’ambizione di accogliere nel migliore dei modi possibili chi arriva e c’è l’orgoglio di una città, di una comunità per un evento che è in grado di parlare al mondo e rappresentare al mondo Mantova.

Quella di Palazzi in questi anni è stata una sfida per far sì che questa città continui a generare cultura e patrimonio: non è marketing turistico e commerciale o di visibilità, è una questione di necessità, di tenere salde le fila che tengono insieme la comunità.

C’è anche il bisogno che la cultura non sia un fatto per pochi, il che chiama una sfida alta e complessa, quella di creare un rapporto con chi vive un rapporto di difficoltà di accesso. Il Sindaco ha ricordato le tante iniziative comunali in tal senso, dagli orari delle Biblioteche all’inaugurazione di nuovi spazi culturali per tutti.

Per Mattia Palazzi è così che si fa una comunità, battendo un ritmo che non è quello frenetico degli eventi: partecipare a una politica pubblica è la sfida più alta di questo tempo, tenere aperto e tenersi per mano è un fatto straordinario. Un lungo applauso ha segnato la fine del suo intervento.

Gallery con foto di Giuseppe Fraccalvieri


Piazza dei libri, Il fuoco sacro della scrittura, con Antonio Franchini ed Elsa Riccadonna

In una serie di appuntamenti alla Piazza dei libri (un nuovo spazio di Festivaletteratura in Piazza Sordello), Elsa Riccadonna intervista alcune tra le personalità più competenti a poterci parlare di scrittura, da diversi punti di vista.

Il primo di questi appuntamenti è con Antonio Franchini, scrittore e curatore editoriale. Franchini ha parlato come memoria storica degli ultimi decenni, partendo dagli anni ’70, quando le condizioni del mercato editoriale (e più in generale del Paese) erano molto diverse.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Un’epoca con una formazione molto classica che era più imperniata sulla poesia che sulla narrativa. C’era ancora un’idea del bello scrivere, pure nel giornalismo, che però cominciava ad essere messa in discussione.

Un’epoca nella quale pubblicare un libro era un gesto molto significativo e circondato da una certa sacralità, mentre oggi si può anche essere pubblicati da una grande casa editrice senza che nessuno lo noti.
Un’epoca anche di sensi di colpa e di snobismo, che vedeva certi generi – oggi invece popolarissimi – come minori.

Si è sottolineato anche il gap di genere: oggi a leggere sono soprattutto le donne, specie per quanto riguarda la narrativa.

Non è un dialogo di particolari rimpianti, quello con Antonio Franchini, quanto di ricostruzione, del passato come del presente.

Mentre in passato c’erano i momenti egemoni, con l’arrivo di Internet si è creato un mondo di nicchie, di scritture iperletterarie non hanno nulla a che vedere con il mercato, e che fanno ricerca di estremo interesse. Oggi c’è tutto e il contrario di tutto, ha spiegato Franchini.


Nel pomeriggio vento e pioggia si abbattono anche sulla provincia mantovana e sul Festival, ma le defezioni nel pubblico sembrano limitate.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Piazza Castello, L’America balla sull’orlo del precipizio, con Francesco Costa e Gabriele Romagnoli

A poco più di due mesi dalle elezioni statunitensi, questo incontro era ovviamente imperdibile. Il giornalista del Post, che sta riscuotendo crescente interesse su YouTube col suo canale dedicato proprio agli States, ha dialogato con Gabriele Romagnoli. A separarli alcuni anni di età (il primo ha cominciato seguendo Obama, il secondo l’omicidio Kennedy), a unirli una conoscenza del Paese che è innanzitutto vissuta.
Un Paese che è enorme, 33 volte l’Italia, e che spesso magari ha la tendenza a vedersi come continente, autosufficiente, il centro del mondo.

I due cominciano mettendo subito in discussione il punto di partenza: l’America balla sull’orlo del precipizio?
Spesso siamo portati ad avere una visione molto parziale ed eccessiva di questo grande Paese ricco di contraddizioni, ma come spiega lo stesso Costa, quando entriamo in contatto con una cultura lontana dalla nostra e ribaltiamo la prospettiva, impariamo qualcosa anche sulla nostra, di cultura.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Un aneddoto può forse rendere meglio il concetto: al giornalista del Post avevano chiesto come mai si fumasse ancora così tanto in Italia. Non sanno che si muore? Noi, d’altra parte, troviamo assurdo quanto avviene da loro, e siamo portati a immaginare gli USA come luogo dove si muore troppo per le armi da fuoco.
Spiega Costa che invece, a guardare i numeri, i morti per armi da fuoco negli USA sono 40-50 mila l’anno, contro i 90 mila attribuibili ai danni del fumo in Italia.

Si tratta di un aneddoto e sicuramente ci sono dei rischi a ragionare solo in questi termini, purtuttavia con esempi concreti come questi può sicuramente essere più facile scardinare certi preconcetti.

Con altri esempi, Costa e Romagnoli hanno mostrato quelle che a noi possono sembrare le contraddizioni di un Paese che però è anche un sistema che ha un suo senso e un suo modo di funzionare.

Si è ovviamente parlato di politica e delle prossime elezioni: come mai abbiamo seppellito subito l’attentato a Donald Trump? In pochissimo tempo ci sono stati cambiamenti notevoli che hanno ribaltato la situazione: ma non è ovvio. E però, sottolinea Romagnoli, abbiamo acquisito una capacità di seppellire fatti appena accaduti che non avevamo prima.
Romagnoli ha descritto l’approccio statunitense a queste elezioni in termini “sportivi”, nel senso che lo vivono quasi come un evento di sport.


Piazza Castello, La vita ha più immaginazione di me, con Emmanuel Carrère e Vincenzo Latronico

In serata, Piazza Castello ha ospitato un altro incontro di grande interesse, che ha visto questa volta protagonista Emmanuel Carrère, per l’occasione dell’edizione, da parte di Adelphi, del suo classico Ucronia. Vincenzo Latronico, che ha intervistato l’autore francese, lo ha subito introdotto al pubblico come uno dei più grandi della nostra epoca.

A 30 anni di distanza, Ucronia è così un’occasione per riesaminare tutta la carriera del letterato francese. L’opera giovanile, che è stata riscritta, proviene da un’epoca diversa dalla nostra: un’epoca prima di Internet. Un’opera di un genere letterario che esplora le possibilità di una realtà alternativa e fittizia: cosa sarebbe successo se Napoleone avesse vinto?

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

L’evento di strettamente promozionale aveva relativamente poco, e si è parlato molto di altre opere (dell’autore e non) e si è parlato molto anche di altri autori. Innanzitutto di Philip K. Dick, che sicuramente – ha spiegato Carrère – domina molta della cultura popolare dei nostri tempi, che ci si renda conto di questo o meno. Carrère ha anche dato spazio a un altro romanzo ucronico, poco noto, di Roger Caillois: Ponzio Pilato.

Nell’intervista, si sono riviste poi alcune delle opere fondamentali di Carrère, come L’Avversario, Yoga, e l’ultimo lavoro V13.

Arriverà un romanzo, per i quali è stato tanto apprezzato? Carrère ha spiegato che per il momento non ci sarebbe, però chissà.



Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – seconda giornata: Mantova, 5 settembre

Mantova si sveglia con l’acqua, piovuta a secchiate, e un cielo che sembra prometterne ancora.
Conseguentemente, alcuni eventi all’aperto son stati spostati o annullati.

Festivaletteratura 2024
Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Tenda Sordello, Solo cose belle, con Gabriele Romagnoli

Dopo l’evento della sera prima con Francesco Costa, Gabriele Romagnoli è tornato in mattinata, raccontando alcune delle storie dai suoi libri. Sono storie di sacrificio, di guerra, di famiglia, di umanità.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Piazza dei libri, Il fuoco sacro della scrittura, con Donatella Di Pietrantonio ed Elsa Riccadonna

La pioggia continua a battere forte e su Piazza Sordello, ma gli appassionati di Festivaletteratura non vogliono certo perdersi l’altro evento gratuito della mattinata. “È difficile sovrastare la pioggia”, soggiunge Donatella Di Pietrantonio, a un certo punto del suo dialogo con Elsa Riccadonna.
Nonostante questo, il pubblico rimane foltissimo e attento al racconto sulla scrittura della vincitrice del Premio Strega: chi meglio di lei?

Donatella Di Pietrantonio vince la LXXVIII Edizione del Premio Strega con L’età fragile

La scrittrice ricorda un aneddoto della sua infanzia, quando le dissero: “Non è possibile che abbia scritto una cosa così bella”. Al che lei si alzò e rispose alla critica con uno schiaffone.
Le critiche arrivano ancora oggi, ma spiega che non risponderebbe più così. “È fuoco sacro della scrittura anche questo”, risponde divertita la conduttrice.

Donatella Di Pietrantonio non si pone limiti su come costruire, alle volte le cose vengono di getto, altre volte è tutto più meditato e lento, ma non per questo una modalità le pare migliore dell’altra. E comunque non lascia molto al caso.

Festivaletteratura 2024 Donatella Di Pietrantonio Elsa Riccadonna
Foto di Giuseppe Fraccalvieri

In una delle parti più interessanti dell’intero discorso, l’autrice ha spiegato la sua preferenza assoluta per la parola, ridotta all’essenziale. Donatella Di Pietrantonio ci tiene molto alle parole, utilizza molto una costruzione paratattica. Ama una sintassi quasi elementare (che qualche critico le rimprovera), ma è una scelta ben ponderata: quello che conta per lei sono le parole e vuole che abbiano il massimo risalto.
Tra troppe parole, subordinate, la parola un po’ si annacqua e si adombra nella complessità della scrittura.
La vincitrice del Premio Strega vuole invece la parola, che abbia il massimo della sua rilevanza nella pagina.

Circa il dialetto, lo usa solo quando necessario e insostituibile, perché espone sempre al sospetto di piacioneria.

L’età fragile, di Donatella Di Pietrantonio: i silenzi delle generazioni 

Donatella Di Pietrantonio ha poi spiegato il gran lavoro di ricerca alla base del libro. Lei non ha trascritto il fatto di cronaca come è avvenuto né gli atti processuali, ma ciò che è avvenuto è stato un lavoro di elaborazione e trasfigurazione. Voleva piegare il materiale ad esigenze narrative: ha spiegato che quando fai questa opera di falsificazione della realtà, la realtà la devi comunque conoscere benissimo prima di approcciarti. È necessario conoscere nella maniera più accurata possibile come si sono svolti i fatti.
Si è fatta aiutare da una protagonista della vicenda, ma quello che per lei era nutrimento, era per chi aveva vissuto quegli accadimenti era in realtà una forma di liberazione.

Donatella Di Pietrantonio ha anche sottolineato come il patriarcato di cui oggi tanto si parla non sia una realtà monolitica: il patriarcato rurale era terribile, violento per le figlie femmine, le annientava ma allo stesso tempo quelli che fronteggiavano erano personaggi complessi, rispetto alle cui pieghe ci si poteva infilare. E così
suo padre le ha permesso studiare, di modo che lei stessa potesse abbandonare quel sistema di valori.

Due parole in conclusione anche per la conduttrice, Elsa Riccadonna, sempre bravissima nel lasciar parlare autori e autrici, nel cogliere nel segno con le sue domande.


Piazza Castello, Picasso esule, con Annie Cohen-Solal con Niccolò Ammaniti e Michele Fusilli

In questo incontro, Annie Cohen-Solal, autrice del libro Picasso. Una vita da straniero (Marsilio), ha dialogato  con Niccolò Ammaniti e Michele Fusilli. Un libro originale che è un giallo che mescola critica dell’arte con gli studi sull’immigrazione: legare questi temi alla figura di Picasso ha creato un corto circuito inaspettato.

Proprio oggi a Mantova viene inaugurata la mostra Picasso a Palazzo Te. Poesia e salvezza, a cura della stessa autrice, in collaborazione con Johan Popelard.

Picasso a Palazzo Te. Poesia e Salvezza, la mostra a Mantova


Basilica Palatina di Santa Barbara, Spiriti soavi, divine seduttrici, con Franco Cardini e Marina Montesano che dialogano con Elisabetta Moro

L’incontro avviene in relazione all’uscita del nuovo saggio, Donne sacre, per il Mulino, ad opera degli storici e medievisti Franco Cardini e Marina Montesano. A dialogare con loro l’antropologa Elisabetta Moro, che presenta il libro come un tentativo di fare un affresco più generale, con dovizia di particolari, delle diverse, tante e variegate figure femminili del sacro nella storia (e preistoria) umana: donne, dee, dive, maghe, mistiche.

Un obiettivo sicuramente molto, molto ambizioso. In questa presentazione, in particolare, gli autori sono sembrati convincenti quando sono entrati nel dettaglio, raccontando delle figure che erano state già oggetto di loro studi particolari: Giovanna d’Arco, Ildegarda di Bingen, Santa Teresa d’Avila.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri


Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – terza giornata: Mantova, 6 settembre

Finalmente il tempo meteorologico sembra mostrare clemenza verso il Festival.

Festivaletteratura 2024
Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Piazza Alberti, Meglio di un romanzo, conduce Christian Elia, con Maria Pace Ottieri e Luca Misculin 

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Un’idea originale apre questa terza giornata di Festivaletteratura 2024. Diverse idee concrete di giornalismo narrativo vengono presentate, per essere analizzate da esperti di comunicazione di grande esperienza. Christian Elia ha mosso le redini di questa iniziativa, e i due giornalisti oggi presenti, dalle esperienze e dai punti  di vista agli antipodi, sono stati Luca Misculin e Maria Pace Ottieri

Son stati quindi analizzati due progetti molto diversi: quello di Valeria Cagnazzo, che riguarda donne e medici in Afghanistan, e quello di Giovanni Gulisano, che tratta delle comunità pakistane nel nostro Paese, partendo dalla sua esperienza sul campo, nella raccolta dei mirtilli in Valtellina.

Ora a qualcuno verrà sicuramente in mente l’idea di definirlo l’X Factor del giornalismo (e l’ho detto pure io, scherzandoci su). Credo però che davvero, per persone che si approccino – anche per la prima volta – al mondo della comunicazione e del giornalismo, con un’idea che vuole parlare al mondo, sia impagabile la possibilità di ricevere il feedback da parte di persone di grande esperienza, oltre che verificare l’interesse che l’idea stessa può ricevere, in un contesto ampio come quello di Festivaletteratura.


Piazza Castello, Il cuore pulsante del pianeta, con David Quammen e Telmo Pievani

Ritorna con un nuovo lavoro David Quammen, l’autore reso celebre in particolare da Spillover, libro che avendo anticipato le cause del COVID-19, molti hanno ritenuto “profetico”.

Grande attesa dunque per la premiata ditta Telmo & David, che in questa edizione di Festivaletteratura hanno parlato del nuovo libro di quest’ultimo, uscito da poco per Adelphi, intitolato Il cuore selvaggio della natura, al centro del quale è la natura selvaggia.

Come ha spiegato lo stesso Quammen alla stampa, a rendere davvero pulsante la natura son quattro elementi: la dimensione, l’interconnessione, i processi ecologici (certi fenomeni che collegano gli esseri viventi tra loro), e la biodiversità.

La natura esclude l’uomo? Siamo sempre stati parte della natura? Tendiamo a credere di rappresentare l’apogeo dell’evoluzione, a sentirci come degli dèi che dominano la natura, ma non siamo affatto separati o al di sopra della stessa, ma ne siamo parte integrante: siamo animali, primati.



Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – quarta giornata: Mantova, 7 settembre

Un’altra bella giornata di bel tempo avvolge Festivaletteratura. Grande entusiasmo in questi giorni anche per le iniziative correlate ai 50 anni di Dungeons & Dragons.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Palazzo San Sebastiano, Soggetto, donna, scrittrice con Deborah Levy e Claudia Durastanti

Deborah Levy è una scrittrice britannica, nata in Sud Africa, che ha vissuto poi tra Regno Unito e Francia, in particolare tra Londra e Parigi. L’autrice è donna di grande cultura e ha spiegato molto, a partire dalle sue autobiografie viventi (cioè la trilogia Cose che non voglio sapere, Il costo della vita e Bene immobile, noti anche come libro blu, libro giallo e libro rosso).

Gran parte del dialogo con Claudia Durastanti tocca proprio questa trilogia, che rappresenta l’autrice all’età di 40, 50, 60 anni. Deborah Levy se raccontassimo la nostra vita, non sarebbe mai noiosa.

Queste memorie, che vanno e vengono, sono scritte al presente nella tempesta della vita, nella pioggia della vita, nel sole della vita. Non sono nostalgiche del passato e pur parlando di come costruire una nuova vita, non rappresentano un manuale di self help né vogliono stare a dire a qualcuno cosa fare della propria vita: si tratta di un libro esistenziale, che spinge a chiedersi: come viviamo?

L’autrice ha letto molti grandi autori, che non cita tanto per sfoggio di cultura, quanto perché sono stati importantissimi per lei e l’hanno ispirata e guidata in momenti difficili. Al di là di questo, da come vengono spiegati e applicati alla scrittura, si comprende come Deborah Levy ne abbia appreso profondamente la lezione.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

 


Seminario Vescovile, Gli Etruschi, con Luca Misculin 

Luca Misculin è stato tra i protagonisti di questo Festivaletteratura 2024. Oltre alla partecipazione a due eventi e  al format Meglio di un romanzo, il giornalista del Post ha avuto tre spazi tutti per sé, nei quali ha parlato di Cartaginesi, Mongoli ed Etruschi.
Il disseminatore, molto apprezzato da una ampia fanbase, grazie ai podcast L’invasione e Morning, ha premesso di non essere uno studioso specialista di questi temi, ma che col giornalismo si possa dare una prospettiva fresca.

In effetti, grazie al ritmo e allo spirito Misculin riesce da un lato a mantenere alta l’attenzione, e dall’altra ad evitare certi eccessi della divulgazione e dello stesso giornalismo (ad esempio, quando si calca la mano sul concetto di “misteriosi” Etruschi, posto che ormai mistero, segreti, enigmi sono parole abusate anche da certe autorità accademiche).
Per il resto, la sua analisi si è mantenuta snella, toccando i punti essenziali per una prima conoscenza degli Etruschi, col pregio di essere una prima conoscenza aggiornata con le ultime scoperte dalla genetica.

Durante l’evento, Luca Misculin ha anche svelato una novità per i suoi fan: è al lavoro su un libro che parlerà di antichità. Per chi rimpiange i tempi nei quali si pubblicavano quelle belle collane introduttive su argomenti un po’ meno “popolari”, non può che essere una bella notizia.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Palazzo San Sebastiano, Guerra ed etica del giornalismo con Sorj Chalendon, Lorenzo Tondo e Gigi Riva

Un incontro nel quale si è parlato di guerra, delle due guerre in corso in Ucraina e Gaza, delle (circa) trenta guerre in corso nel mondo, del modo di fare giornalismo in queste aree e di come sia cambiato.

Sicuramente uno degli eventi più sentiti e informativi dell’intero festival, di grande interesse non solo per chi è direttamente toccato dalla questione, per chi continua a fare (o subire) confusione e disinformazione, ma per tutti coloro che alzano con facilità il dito contro il giornalismo.

Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Piazza Alberti, Volume! Il DJ set con Auroro Borealo 

A fine serata, il DJ set di Auroro Borealo ha riempito di musica Piazza Alberti, mentre il sabato sera mantovano proseguiva come di consueto. In queste sere di Festivaletteratura, la città è viva come non mai.

Auroro Borealo
Foto di Giuseppe Fraccalvieri


Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione – quinta giornata: Mantova, 8 settembre

Per la giornata di oggi c’è allerta arancione e si prevedono forti piogge già dalla tarda mattinata.


Piazza Castello, Dare forma, Emanuela Fanelli, Paolo Nori, Niko Romito, ed Ersilia Vaudo con Neri Marcorè

Ritorna il consueto formato condotto da Neri Marcorè, che quest’anno vede l’attrice Emanuela Fanelli, il docente e letterato Paolo Nori, il cuoco e formatore Niko Romito, e la scienziata Ersilia Vaudo alle prese col tema del dare forma.

La formula non perde smalto e le battute e i cambi di tempo di Neri Marcorè assicurano sempre risate e applausi. Brillante come sempre anche la scelta degli ospiti.

Festivaletteratura 2024 Neri Marcorè
Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Piazza Castello, Padri nostri, Sabrina Efionayi e Zerocalcare con Georgiana Ursache

Un altro fortunato accostamento nei programmi di Festivaletteratura: la brillante Georgiana Ursache mette a confronto le famiglie e in particolare i padri, nei lavori ultimi di Zerocalcare (Quando muori resta a me) e Sabrina Efionayi (Padrenostro).

Festivaletteratura 2024 Zerocalcare Sabrina Efionayi Georgiana Ursache
Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Festivaletteratura Mantova – 28ª edizione: considerazioni conclusive

Festivaletteratura 2024
Foto di Giuseppe Fraccalvieri

Questa 28ª edizione di Festivaletteratura ha incontrato non poche difficoltà: oltre a diverse e importanti defezioni, il tempo è stato a dir poco inclemente per tre giorni su cinque.

Queste difficoltà non hanno però impedito alla manifestazione di attirare e soddisfare con temi, libri e persone, al punto che non solo gran parte degli eventi erano sold out (e quelli gratis registravano folla oltre gli spazi preposti), ma l’organizzazione è stata costretta a ricordare anche all’ultimo giorno il funzionamento della biglietteria, perché come sempre non ci sono mai abbastanza biglietti per tutti.
La speranza è che si continui a lavorare sull’ampliamento degli spazi, in particolare per gli eventi gratuiti: un aspetto sul quale anche quest’anno sembrano esserci stati dei miglioramenti. Sempre ovviamente nei limiti di quello che la città permette.

Oltre a questo, il festival ha saputo come sempre essere dinamico e rinnovarsi, mostrando i volti nuovi come le celebrità che tutti vogliono, e dando spazio a chi ha saputo fare bene e apportare idee nuove. I numeri (69 mila presenze registrate rispetto alle 65 mila dell’anno scorso) parlano chiaro, poi: dopo lo stop causato dalla pandemia da COVID-19, il Festival ha continuato a crescere.

Probabilmente sono questi gli aspetti dai quali ripartire l’anno prossimo, mettendo a bilancio un annata non facile ma sicuramente molto, molto positiva, per la soddisfazione di chi usciva dagli eventi e per l’aver riempito con la sua festa la città di Mantova.


Comunicazioni ufficiali:

Credits: Courtesy Festivaletteratura

Mantova, 13 giugno 2024 – Scatta ufficialmente il conto alla rovescia verso la ventottesima edizione di Festivaletteratura. È arrivato il momento di conoscere i nomi dei protagonisti dell’edizione 2024, in programma dal 4 all’8 settembre 2024, in attesa di incontrarli dal vivo sui palchi e per le vie della città. Saranno centinaia anche quest’anno gli ospiti italiani e internazionali che animeranno gli eventi di un programma irriducibilmente plurale per vocazione e interessi, che promette di trasformare Mantova di nuovo in un grande crocevia di idee e storie, ospitando scrittori, artisti e intellettuali da tutto il mondo.

La serata di presentazione

Mercoledì 19 giugno, alle ore 21.00, di fronte al monumento a Virgilio in Piazza Virgiliana, si terrà la tradizionale serata di presentazione. Durante l’evento verranno svelati i nomi degli ospiti, i temi che caratterizzeranno gli incontri, e tutte le novità dell’edizione 2024. Per chi non potrà partecipare di persona, sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sui canali social ufficiali di Festivaletteratura. In caso di pioggia, l’incontro si terrà presso la Loggia del Grano, in via Spagnoli.

Dopo questa prima presentazione in società di Festivaletteratura 2024, fra poche settimane, nella seconda metà di luglio, verrà pubblicato il programma definitivo con il palinsesto di tutti gli appuntamenti di un’edizione che animerà ancora le strade, le piazze e i palazzi della città con centinaia di incontri, percorsi, laboratori, concerti, spettacoli, installazioni e tanto altro ancora.

Adesioni a Filofestival e volontariato

Come di consueto, durante la serata di presentazione sarà possibile rinnovare o sottoscrivere la propria adesione all’Associazione Filofestival. Il termine ultimo per il rinnovo del tesseramento è fissato per il 19 agosto. L’adesione all’Associazione Filofestival, oltre a essere un modo prezioso per sostenere le attività del Festival, offre anche vantaggi esclusivi, come la possibilità di prenotare gli eventi del Festival con qualche giorno di anticipo rispetto a chi non è socio, lo sconto sul prezzo dei biglietti, e la copia gratuita del catalogo cartaceo di Festivaletteratura 2024.

Inoltre, ricordiamo che è già aperta la campagna di volontariato per il Festival. Per presentare la domanda per svolgere servizio di volontariato basta compilare il form disponibile sul sito di Festivaletteratura (www.festivaletteratura.it). Le domande devono essere inoltrate entro l’8 luglio.


È ufficialmente iniziata la ventottesima edizione del Festival!

Sul palco il Comitato e le autorità cittadine e regionali ringraziano la città, il pubblico, le istituzioni, gli sponsor e tutti coloro che ogni anno rendono possibile una manifestazione che continua a riscuotere successo grazie alla qualità delle sue proposte, a ospiti italiani e internazionali e alla sua totale libertà.

Mantova 4 settembre 2024.

“Mi chiedo ogni anno quale sia il motivo del successo e della inalterata capacità attrattiva che il Festivaletteratura mantiene nel corso degli anni. Non è soltanto la bellezza di questa città intrisa d’arte, ma il pubblico continua a seguirci numeroso grazie a un programma eccezionale per vastità, diversificazione dei temi, qualità, modalità di incontro, capacità di rinnovarsi restano profondamente riconoscibile. Perché tutto questo rende possibile assistere a eventi che sono speciali e che accadono solo qui”.

Così Laura Baccaglioni Presidente del Comitato Festivaletteratura dal palco di Piazza Sordello, nel corso del tradizionale saluto di benvenuto che inaugura la manifestazione.

Accompagnata sul palco dal Presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, dall’Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia Alessandro Beduschi e dal Sindaco di Mantova Mattia Palazzi, la Presidente ha ringraziato tutti coloro che con una organizzazione perfetta rendono possibile ogni anno la manifestazione, gli oltre 600 volontari e il pubblico anche quest’anno numeroso, e ha voluto elogiare la libertà assoluta di Festivaletteratura, che grazie a istituzioni, sponsor e pubblico illuminati e rispettosi delle sue scelte, a ogni edizione accoglie una pluralità di voci e opinioni mai scontate, affronta i temi più attuali, racconta in grandi e piccoli eventi “più mondo possibile”.

Domani giovedì 5 settembre tra gli ospiti della seconda giornata la scrittrice e attivista Goldie Goldbloom, il saggista e divulgatore scientifico David Quammen, il filosofo della biologia Telmo Piovani, la poetessa e drammaturga scozzese Carol Ann Duffy, lo scrittore statunitense Colum McCann, il Premio Pulitzer Hisham Matar, il grande autore di gialli e thriller Joël Dicker, Francesco Costa, Chiara Valerio…

E ancora la prima lezione di arabo con lo scrittore algerino Tahar Lamri, l’incontro dedicato al fuoco sacro della scrittura con il giornalista, reporter e operatore umanitario statunitense Nathan Thrall, l’incontro dedicato a Picasso con la curatrice Annie Cohen-Solal e Niccolò Ammanniti, le lezioni delle Lavagne in piazza Mantegna, il pugilato raccontato in palestra dallo scrittore napoletano Antonio Franchini, una conferenza spettacolo dedicata ai poeti selvaggi di Roberto Bolaño, storie di videogames e djset.

www.festivaletteratura.it


Si conclude oggi 8 settembre la 28ª edizione di Festivaletteratura di Mantova

Con 69.000 presenze nei cinque giorni della manifestazione, il festival letterario più longevo d’Italia conferma la sua capacità di offrire un programma di qualità, trasversale e sperimentale, che attraverso le voci di oltre 300 autrici e autori internazionali affronta temi universali e di stringente attualità, coinvolge sempre di più il pubblico, propone produzioni innovative e ha uno sguardo sempre più attento ai giovani.

Festivaletteratura vi aspetta nel 2025, dal 3 al 7 settembre, per la sua 29°edizione!

Mantova, 8 settembre 2024. Dopo cinque giorni e oltre 320 tra incontri, spettacoli, concerti e percorsi animati, si conclude oggi la ventottesima edizione di Festivaletteratura che, con la sua rara capacità di creare comunità, ha invaso non solo le strade e le piazze del centro storico di Mantova, ma i quartieri più periferici di Valletta e Lunetta, spingendosi anche oltre i confini cittadini, raggiungendo Ostiglia, Castiglione delle Stiviere, Gonzaga e Canneto sull’Oglio.

Rispondendo come sempre alla poliedricità degli interessi del pubblico, e continuando a percorrere la via della qualità, l’edizione 2024 conferma la sua vocazione sperimentale: da sempre luogo fisico di incontro tra autori e lettori, negli ultimi anni Festivaletteratura ha raddoppiato gli sforzi per sperimentare nuove forme di interazione e partecipazione del pubblico, diventando un laboratorio di ricerca e di produzione culturale, per far sì che le parole restino e continuino a raccontare.

Come ha detto Erri de Luca in un’intervista a margine del suo incontro in programma “Mantova ha inaugurato questa bella offerta di incontri che poi sono dilagati in tutto il Paese; le persone hanno bisogno di sentire delle parole di un peso specifico diverso da quelle che circolano normalmente e Mantova è stata la capostipite nell’offrire alle persone questo splendido regalo.”

Molti sono gli esempi di quanto il Festival si impegni costantemente nella produzione di proposte originali, non limitandosi alla compilazione di un programma fatto di nomi, ma offrendo contenuti, format ed esperienze autentiche nate dal confronto con gli autori.

Basti pensare allo spazio permanente allestito per festeggiare i primi cinquant’anni di Dungeons and Dragons, il più popolare e influente role gamedi sempre, in cui il pubblico ha potuto giocare ad avventure scritte appositamente da alcuni autori del Festival; Valletta va Letta, l’atélier editoriale aperto al pubblico allestito negli spazi della scuola primaria di Valletta Valsecchi, dove alcuni tra i più importanti fumettisti italiani hanno tradotto in disegni le storie delle persone che abitano nella zona, creando un romanzo collettivo di quartiere; il progetto di qua/di là grazie al quale i bambini hanno disegnato mappe con nuovi percorsi per leggere, scoprire e vivere, attraverso i loro occhi, il quartiere di Lunetta.

Un’edizione che ha registrato un’entusiastica partecipazione del pubblico più giovane. Accanto ai suoi 550 volontari e all’impegno in progetti formativi, infatti, il Festival ha proposto iniziative mirate al coinvolgimento dei più giovani, riuscendo a rinnovare costantemente le sue proposte senza mai tradire la propria identità.

Ne sono un esempio i dj set di Volume! in Piazza Leon Battista Alberti, che hanno visto esibirsi, tra gli altri, Fabio “Kenobit” Bortolotti, musicista, esperto di videogame e virtuoso del Game Boy, in un concerto di musica elettronica rigorosamente a 8bit, e il musicista Auroro Borealo che, dopo avere passato in rassegna il suo catalogo di “libri brutti”, ha chiuso la serata con un dj set che ha infiammato la piazza.

Un’edizione raccontata anche sui social grazie alla presenza a Mantova di alcuni tra i più influenti creator attivi nella divulgazione letteraria ed editoriale. Il diario appassionato delle giornate del Festival e dei suoi protagonisti sui Social ha raggiunto oltre un milione e mezzo di visualizzazioni tra le diverse piattaforme, sottolineando anche l’importanza dell’attività digitale della manifestazione.

A fronte di un programma con oltre 320 eventi e 300 autori e autrici italiani e internazionali, nonostante le difficoltà dettate dal meteo e dallo sciopero dei trasporti, la partecipazione al Festival è andata ben oltre le aspettative, registrando 48.000 presenze negli eventi a pagamento e 21.000 agli incontri a ingresso libero, un dato che conferma la costante e progressiva crescita di una manifestazione longeva e vitale.

Oltre ai sold out dei grandi eventi con autori internazionali, meritano attenzione i mini sold out di nuovi format, come le prime lezioni di lingua, le lezioni orizzontali e le collane, che hanno offerto modalità di partecipazione diverse, mirate a coinvolgere attivamente il pubblico in un dialogo stimolante e costruttivo con gli autori. Un successo che evidenzia la capacità del Festival di scoprire e sostenere talenti emergenti non ancora riconosciuti e piccoli editori, su cui da sempre investe e scommette.

I video degli eventi trasmessi in streaming – quelli di piazza Castello con grandi protagonisti della letteratura italiana e internazionale, gli appuntamenti in Piazza Leon Battista Alberti, le lavagne sulla scalinata della chiesa di Sant’Andrea, la serie degli accenti dalla Tenda Sordello, con pillole letterarie e microlezioni nel formato tascabile della mezz’ora – resteranno disponibili on demand sul canale YouTube di Festivaletteratura.

Anche quest’anno Festivaletteratura ha chiesto a un autore presente a Mantova un commento a caldo sulla ventottesima edizione: è la giovane scrittrice italiana di origini nigeriane Sabrina Efionayi a offrirci la sua speciale visione, in attesa della prossima edizione dal 3 al 7 settembre 2025!

Arrivederci al prossimo anno!

 


 

 

Ove non indicato diversamente, testi e immagini dall’Ufficio Stampa Festivaletteratura, Lara Facco P&C. Aggiornato il 19 giugno, il 19 luglio, il 4, il 5 e l’8 settembre 2024.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

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