29 Aprile 2015
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Un cambiamento climatico verificatosi in Tibet nel 2000 a. C. avrebbe determinato un raffreddamento delle temperature alla fine del precedente periodo più caldo di 4 mila anni, durante il quale si coltivava miglio nella regione. Al termine di quel periodo la coltivazione del miglio si rese impossibile, e questo fu sostituito da grano e orzo che furono coltivati con successo 300 anni dopo, in quanto più resistenti ai climi rigidi. Col cambiamento climatico odierno, invece, il miglio potrebbe ritornare ad essere coltivato nell’area.

Lo studio “Early evidence for the use of wheat and barley as staple crops on the margins of the Tibetan Plateau”, di Jade A. d’Alpoim GuedesHongliang LuAnke M. Hein, e Amanda H. Schmidt, è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America
Link: PNAS; Past Horizons, Phys.org via Washington State University
Campo di miglio perlato, sviluppato da USDA-ARS e cresciuto a Tifton, GA. Non-copyrightable image courtesy of the USDA-ARS. (From the English Wikipedia). Foto da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Dlanglois.
 

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