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Il dramma, l’amore, la musica: Brokeback Mountain in tour nei teatri italiani

Il dramma, l’amore, la musica: Brokeback Mountain in tour nei teatri italiani

Articolo a cura di Gianluca Colazzo e Mariano Rizzo

Sono passati esattamente vent’anni da quando I segreti di Brokeback Mountain sconvolse la cinematografia mondiale. Tratto da un racconto del premio Pulitzer Annie Proulx, il lungometraggio uscì in un contesto sociale molto diverso da quello attuale: non era mai accaduto prima che un film mainstream trattasse apertamente di una storia d’amore gay, peraltro tra due cowboy, personaggi tradizionalmente legati all’idea di una mascolinità esasperata. Tra scandali, censure e riconoscimenti globali, Brokeback Mountain assurse rapidamente allo status di cult. Oggi il capolavoro di Ang Lee rivive in un sorprendente esperimento teatrale, di produzione tutta italiana.

Co-prodotto da Teatro Carcano, Altra Scena, Accademia Perduta Romagna Teatri e GF Entertainment, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd e per gentile concessione di CPK Artists, LLC e The Agency (London) Ltd, Brokeback Mountain è accompagnato dall’inusuale sottotitolo A Play With Music, che sintetizza efficacemente le plurime anime dell’opera: uno spettacolo teatrale e un concerto, legati insieme dal fil rouge della cinematografia.

Brokeback Mountain in tour nei teatri. Foto di Mariano Rizzo

La fonte di ispirazione, difatti, è dichiaratamente il film di Ang Lee, più che il racconto originale della Proulx (come invece era accaduto nel 2014 per l’opera lirica di Charles Wuorinen): il lungometraggio viene trasposto in maniera molto fedele, a esclusione dei tagli necessari a condensare in poco più di 90 minuti le due ore e mezza cinematografiche. La storia dei due cowboy che nel Wyoming degli anni ’60 si scoprono legati da una travolgente passione viene intervallata all’esecuzione dei brani della colonna sonora Premio Oscar di Dan Gillespie Sells, interpretati live da una band e dalla voce inconfondibile di Malika Ayane.

La parte dei protagonisti è affidata a Edoardo Purgatori (Ennis Del Mar) e Filippo Contri (Jack Twist), coadiuvati da Mimosa Campironi e Matteo Milani. Gli attori si muovono nella scenografia di Alessandro Chiti, che ben dialoga coi costumi di Giulia Pagliarulo e le luci di Giuseppe Filipponio. Tutti elementi volutamente essenziali: le scene si svolgono su uno sfondo di linee spezzate che suggeriscono appena l’idea delle Mountain del titolo, capaci di trasformarsi in ranch, squallidi ambienti casalinghi o sordide camere di motel per mezzo di pochi ausili scenici. All’occorrenza la scenografia si fa anche schermo scomposto per frammentari flash cinematografici, oppure sipario in dissolvenza per la band. La cui presenza ha, sorprendentemente, una sua economia nella storia.

Malika Ayane. Foto di Mariano Rizzo

Purgatori e Contri reggono lo spettacolo quasi interamente da soli, offrendo prove attoriali di spiccata fisicità, dimostrando la chimica richiesta dai ruoli anche nelle scene più sensuali. Pagliarulo e Milani interpretano invece più ruoli: l’attrice, in particolare, è chiamata a impersonare Alma, la tormentata moglie di Ennis Del Mar. Anche le loro prove sono interessanti, sebbene la necessità di trovare voce e posture diverse per ciascun personaggio finisca inevitabilmente per compromettere parte dell’illusione scenica. Ciò avviene soprattutto all’inizio del dramma, dove il rude fraseggio dell’Aguirre di Milani risulta quasi incomprensibile. Fortunatamente l’attore regge molto meglio gli altri suoi ruoli.

Brokeback Mountain in tour nei teatri. Foto di Mariano Rizzo

Occorre dire che la commistione di tutti questi elementi non risulta immediatamente chiara, anche a causa di alcuni artifici che spezzano un po’ l’incanto teatrale; ad esempio, la nuova traduzione del copione originale prevede il frequente utilizzo di termini e fraseologie più adatte all’Italia contemporanea che al Wyoming degli anni ’60. Nella prima parte dello spettacolo è quasi faticoso entrare in sintonia con trama e personaggi: occorre lasciarsi guidare dalla storia, abbandonarsi alla sua evoluzione fino al coinvolgente, emozionale climax, per apprezzare appieno questo dramma. La cui componente musicale è, senza dubbio, la parte più interessante dello spettacolo.

Malika Ayane. Foto di Mariano Rizzo

Quella capitanata da Marco Bosco è una jazz band composta da soli tre elementi; eppure, in più parti dello spettacolo si ha l’illusione di essere in presenza di un’intera orchestra, in grado di evocare le suggestioni country e le sfumature soul su cui aleggia la voce di Malika Ayane. La cantante esegue in maniera impeccabile gli arditi melismi, i crescendo e i sussurri richiesti dalla partitura originale, riuscendo nella non facile impresa di mostrare la sua abilità senza mai sovraimporsi a ciò che avviene sul palcoscenico.

Perché, come si è già detto, la musica gioca un ruolo fondamentale nella trama… ma soprattutto lo gioca chi la interpreta. La band si manifesta in scene chiave, nelle quali può essere percepita ora come orchestrina jazz in uno squallido saloon, ora come ancestrale ensemble di percussioni native. La stessa Malika è truccata e abbigliata per prendere parte alla rappresentazione. Spirito della natura? Personificazione di un sentimento? Solo al termine dello spettacolo questo dubbio verrà chiarito. Forse.

Malika Ayane. Foto di Mariano Rizzo

Al netto di alcune imperfezioni, Brokeback Mountain è un prodotto teatrale molto interessante, capace di rendere giustizia al materiale originale, emozionare, donare l’ascolto di ottima musica e, soprattutto, far dialogare in armonia tutte queste anime.

Brokeback Mountain è in tour nei teatri italiani fino al 9 gennaio 2026.

“Brokeback Mountain è, per me, una delle più grandi storie d’amore mai raccontate. Parla del dramma che nasce quando non ci si concede la libertà di amare. Non è una questione di genere, ma di identità, di paura, di silenzi che diventano muri. Ennis vive di gesti trattenuti e desideri che non trovano spazio. Passa vent’anni a negarsi, a lottare contro sé stesso, e alla fine paga il prezzo più alto: quello di un amore, di una vita vissuta a metà. Portarlo in scena è una sfida di verità e vulnerabilità in un mondo che ancora confonde forza con durezza, e mascolinità con assenza di cuore”.
Edoardo Purgatori

“Brokeback Mountain non è solo una storia d’amore, è una storia di silenzi, scelte, libertà negate. Dar voce a tutto questo a teatro è stato potente, faticoso, ma incredibilmente bello. Non smetterò mai di ringraziare Giancarlo Nicoletti per avermi dato questa opportunità. Un’esperienza che porterò con me”.
Filippo Contri

 

le date della tournée

Preview – Bagnacavallo (RA) – Teatro Goldoni (18 e 19 ottobre)

Preview – Broni (PV) – Teatro Carbonetti (22 ottobre)

Torino – Teatro Alfieri (24-26 ottobre)

Pescara – Teatro Circus (6 novembre)

Lecce – Teatro Apollo (8 novembre)

Corato (BA) – Teatro Comunale (9 novembre)

Conversano (BA) – Teatro Norba (11 novembre)

Taranto – Teatro Comunale Fusco (12 e 13 novembre)

Foggia – Teatro U. Giordano (14 e 15 novembre)

Cerignola (FG) – Teatro Mercadante (16 novembre)

Gorizia – Teatro Verdi (19 novembre)

Pordenone – Teatro Comunale (20-21 novembre)

Conegliano – Teatro Accademia (22 novembre)

Carrara – Teatro Animosi (24-25 novembre)


TEATRO CARCANO – ALTRA SCENA & GF ENTERTAINMENT – ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI

presentano

EDOARDO PURGATORI FILIPPO CONTRI

e con MALIKA AYANE

e live band

e con Mimosa Campironi e Matteo Milani

BROKEBACK MOUNTAIN

A Play with Music

di Ashley Robinson

musiche di Dan Gillespie Sells

dal racconto di Annie Proulx

regia e versione italiana di Giancarlo Nicoletti

scene Alessandro Chiti

costumi Giulia Pagliarulo

direzione musicale Marco Bosco

disegno luci Giuseppe Filipponio

aiuto regia Giuditta Vasile

Live band: Marco Bosco (piano), Giacomo Belli (chitarre), Giulio Scarpato (basso e contrabbasso)

Costumi per Malika Ayane a cura di Rebecca Baglini e Team Baglini

con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo

BROKEBACK MOUNTAIN was first produced at @sohoplace, London, on 10 May 2023.

In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di CPK Artists, LLC e The Agency (London) Ltd

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