24 Novembre 2015
Kabloka,_Netsilik-inuit_(7602228786)
Fino a centomila anni prima del tempo presente, i movimenti degli antichi umani erano rimasti lenti e in gran parte correlati ad eventi come grandi aumenti della popolazione o cambiamenti ecologici. A partire da quell’epoca, però, qualcosa cominciò a cambiare, e iniziò una diffusione ben più rapida che superava anche significative barriere naturali. Cosa era cambiato?
Secondo la dott.ssa Penny Spikins, del Dipartimento di Archeologia dell’Università di York, né i cambiamenti ecologici o gli aumenti della popolazione potrebbero spiegare adeguatamente il fenomeno. I resoconti etnografici di moderni cacciatori raccoglitori possono invece aiutarci a comprendere meglio il fenomeno. La dott.ssa Spikins prende ad esempio un caso di dispersione determinata da un allontanamento presso i Netsilik dell’Artico Canadese, alla base del quale vi sarebbero state menzogne e dispute morali. Nonostante la nuova regione fosse una delle più inospitali della tundra, la nuova colonia prosperò. Nuovi contatti tra i due gruppi determinarono pure il riemergere di antiche tensioni (determinate da furti) in maniera ancor più violenta.
Una possibile spiegazione della Dispersione del Pleistocene potrebbe perciò ricercarsi tra le emozioni e nelle relazioni umane. A quell’epoca avrebbero cominciato a diventare rilevanti le dinamiche strutturali relative alla collaborazione e alla dedizione agli altri, al fine della sopravvivenza del gruppo. Al contempo, sarebbe emerso il “lato oscuro” della natura umana.
Questa crescita di complessità emozionale e culturale, che avrebbe determinato problemi morali ed espulsioni dai gruppi (con gli esplusi che avrebbero voluto distanziarsi quanto più possibile dai rivali), può costituire un elemento, per quanto elusivo, di spiegazione della Dispersione nel Paleolitico.

Lo studio “The Geography of Trust and Betrayal: Moral disputes and Late Pleistocene dispersal”, di Penny Spikins, è stato pubblicato su Open Quaternary.
Link: Open Quaternary; University of York
Kablonka, un Netsilik (1903-1905), foto del Nasjonalbiblioteket from Norway (Kabloka, Netsilik-inuit Uploaded by palnatoke), da WikipediaCC BY 2.0, caricata da File Upload Bot (Magnus Manske).
 

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It