Vi sono artisti poco noti al grande pubblico, ma la cui maestria è indubbia e andrebbe promossa maggiormente. A questa categoria appartiene Gaetano Bellei (1857-1922), talentuoso ritrattista e paesaggista tendente a raffigurare scene domestiche di vita quotidiana con uno stile impeccabile.

Gaetano Bellei, olio su tela

Formatosi con Adeodato Malatesta all’Accademia di Belle Arti di Modena (sua città natia ove in seguito otterrà la cattedra di figura), mediante il quadro scenografico “Il Francia ammira la Santa Cecilia di Raffaello” ricevette il Pensionato Poletti che gli consentì di completare gli studi a Roma e Firenze. Il suo eclettismo ed estremo verismo lo resero un assoluto innovatore, ricercato anche da mecenati britannici che lo incaricarono di realizzare dipinti di genere: scene d’interni dal carattere frivolo e pittoresco, realizzate però con una tecnica notevole che mostra gli influssi delle tendenze pittoriche europee di allora, tra le quali il simbolismo tedesco. Simili rappresentazioni ebbero notevole successo al punto da ricevere commissioni di repliche apportando delle varianti.

Gaetano Bellei, Frate col mandolino, olio su tela

La sua bravura risiede anche nella resa degli affetti, con le svariate espressioni del volto di fanciulli ed anziani, soggetti da lui prediletti e mostrati in scene di gioco, di abbraccio e di consumo di umili pasti. Soleva ritrarre altresì figure femminili eleganti e sorridenti in ambienti raffinati, adornate di sciarpe e dalle lunghe vesti tipiche del periodo. Rapido esecutore dai colori luminosi, si accostò al genere sacro realizzando pale d’altare ed affreschi in svariate chiese del modenese. I ritratti, tra cui un autoritratto, variano in relazione al particolare soggetto: taluni rifacenti alle convenzioni ufficiali, altri più emotivi, talvolta richiamano la tecnica divisionista.

Gaetano Bellei, La benvenuta, olio su tela

Realizzò mostre incentrate sulla pittura di genere, sacra e ovviamente ritrattistica, in importanti sedi quali Torino, Milano e Roma. Tra le sue tele più accattivanti menzioniamo “Scialletto azzurro”, “La benvenuta”, “Resfa” (che destò scandalo e critiche in accademia per la rappresentazione oscura e cruda dei corpi dei martiri), “Briscola in convento” e “Durante la pioggia”, da cui traspare originalmente lo stile Liberty quale esempio perfetto della sua tendenza alla sperimentazione.

Gaetano Bellei, Giornata di vento, olio su tela
Gaetano Bellei, Durante la pioggia, olio su tela

 

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