29 Marzo 2016
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La cava della collina di Kazier, nella parte centrale di Israele, mostra il cambiamento di attitudine nel passaggio da una società di cacciatori raccoglitori a una di agricoltori.
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La cava del Neolitico risale a 11 mila anni fa: i ritrovamenti parlano di attività di estrazione di selce e calcare su larga scala, allo scopo di costruire strumenti. La cava è la prima per la sua epoca, per dimensioni e scopo ad essere ritrovata nel Levante meridionale, e fornisce la prova di drammatiche alterazioni del paesaggio da parte degli umani.
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In particolare, la cava risale al Neolitico Preceramico A (Pre Pottery Neolithic A – PPNA), una delle fasi associate alla transizione da cacciatori raccoglitori ad agricoltori. Quel cambiamento economico è pure associato a cambiamenti di carattere tecnologico e sociale. L’introduzione dell’agricoltura fu uno dei cambiamenti più rilevanti nella storia umana, e la “domesticazione” del paesaggio fu un processo significativo nel mutato approccio alla natura.
Coloro che vissero presso la cava della collina di Kazier mutarono il loro paesaggio per sempre.
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Lo studio “Landscape Alteration by Pre-Pottery Neolithic Communities in the Southern Levant – The Kaizer Hilltop Quarry, Israel”, di Leore Grosman, Naama Goren-Inbar, è stato pubblicato su PLOS One.
Link: PLOS One; AlphaGalileo, EurekAlert! via The Hebrew University of Jerusalem
Fig 15. Fronti di estrazione: a) roccia #2; b) roccia #3; si noti la morfologia a gradino del fronte di estrazione. Da PLOS One,  © 2016 Grosman, Goren-Inbar, CC BY 4.0.
Fig 5. La roccia #3 e il team al lavoro. Da PLOS One,  © 2016 Grosman, Goren-Inbar, CC BY 4.0.
Fig 4. Vista aerea della sommità della collina e di tre superfici rocciose campionate. Da PLOS One,  © 2016 Grosman, Goren-Inbar, CC BY 4.0.
Fig 1. Cartina dei siti del Neolitico Preceramico (Δ) in  prossimità della collina di Kazier. Da PLOS One,  © 2016 Grosman, Goren-Inbar, CC BY 4.0.

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