18 Luglio 2016
Un nuovo studio, pubblicato su Nature Genetics, espone i risultati del sequenziamento del genoma dell’orzo di seimila anni fa, proveniente dalla Grotta di Yoram, nel Deserto della Giudea e nei pressi del Mar Morto.
Lo studio mostra le affinità coi campioni di antichi esemplari dal Levante Meridionale e dall’Egitto, coerentemente con la proposta di domesticazione della pianta (databile a diecimila anni fa circa) da farsi risalire alla Valle del Giordano (corso superiore del fiume). La ricerca suggerisce pure che le varietà coltivate nell’odierno Israele non abbiano subito grandi cambiamenti negli ultimi sei millenni. I semi coltivati 6000 anni fa differiscono poi dalle attuali forme selvatiche, pur essendo simili a quelle attualmente coltivate.
L’operazione di sequenziamento è stata resa possibile grazie al ritrovamento di resti vegetali eccellentemente preservati, che hanno fornito un’opportunità unica per gli studiosi.
Lo studio “Genomic analysis of 6,000-year-old cultivated grain illuminates the domestication history of barley”, di Martin Mascher, Verena J Schuenemann, Uri Davidovich, Nimrod Marom, Axel Himmelbach, Sariel Hübner, Abraham Korol, Michal David, Ella Reiter, Simone Riehl, Mona Schreiber, Samuel H Vohr, Richard E Green, Ian K Dawson, Joanne Russell, Benjamin Kilian, Gary J Muehlbauer, Robbie Waugh, Tzion Fahima, Johannes Krause, Ehud Weiss & Nils Stein, è stato pubblicato su Nature Genetics.
Link: Nature Genetics; EurekAlert! via Bar-Ilan University.