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La guerra di Cesare, film di Sergio Scavio

La guerra di Cesare, il primo lungometraggio per la regia di Sergio Scavio: il film è stato presentato nella sezione Meridiana Concorso della XVI edizione del Bif&st– Bari International Film&Tv Festival

Premio “Meridiana” per il Migliore Attore Protagonista: FABRIZIO FERRACANE PER IL FILM “LA GUERRA DI CESARE”

Il film uscirà in sala il 22 maggio con RS Productions e Mirari Vos

il poster del film
La guerra di Cesare, film scritto da Sergio Scavio e Pier Paolo Piciarelli, per
vede protagonisti Fabrizio Ferracane, Alessandro Gazale, Luciano Curreli e Francesca Ventriglia.

Prodotto da Luca Cabriolu e Andrea Di Blasio per Ombre Rosse, Angelisa Castronovo e Antonino Moscatt per Wellsee, il film è una produzione Ombre Rosse e Wellsee, in associazione con Metaphyx, in collaborazione con RAI Cinema, con il contributo del MiC – Ministero della Cultura, con il contributo della Regione Sardegna, l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione Spettacolo e Sport, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission, Fondazione di Sardegna, Roble Factory.
Uscirà al cinema distribuito da RS Productions e Mirari Vos.

LOGLINE
Il film La guerra di Cesare racconta una storia di ribellione fallita, che parte da una miniera sarda che ha esaurito la sua potenzialità estrattiva e, di conseguenza, il suo ruolo sociale, ma non la sua forza metaforica.
La storia parte da qui, dalla fine delle cose e da un popolo di lavoratori abbandonato.
Da questo evento nasce il racconto di due amici lavoratori che vivono una relazione viva e complessa, fino a che la morte di uno dei due spingerà l’altro a cercare, in qualche modo, un senso di riscatto.
Una favola sociale, un dramma contemporaneo in cui la provincia è la cornice per raccontare la crisi del lavoro e di un’epoca che non esiste più.

SINOSSI
Nel sud ovest della Sardegna, in un piccolo paese minerario in grave declino economicoCesare e Mauro, ex minatori e amici da sempre, lavorano come guardie giurate all’interno di una miniera di carbone in disuso. Attendono speranzosi che un’importante azienda cinese acquisti la miniera e la rilanci, ma purtroppo per loro e per tutti gli altri lavoratori del comparto, i dirigenti orientali rompono improvvisamente la trattativa e abbandonano l’isola. La miniera è definitivamente morta e i due possono dire addio al loro lavoro. A seguito di questa tragica decisione economica, Mauro ha una reazione esasperata e nel tentare di dar fuoco ad un ufficio della miniera, commette un errore e perde la vita. La morte dell’amico mette Cesare davanti ad un’amara verità: la sua vita è ferma al palo. Senza più un lavoro, con un matrimonio ormai fallito, a Cesare non resta che reagire. Si mette in viaggio assieme a Francesco, il fratello problematico di Mauro, in direzione della città dove l’azienda mineraria ha la sede principale, con il chiaro obiettivo di vendicare l’amico morto.
Ma inaspettatamente, una volta giunto in città, Cesare si ritrova a vivere una serie di esperienze che metteranno in discussione i suoi valori e la sua ferrea volontà di vendetta.

BIF&ST 2025
Premio “Meridiana” Migliore Attore Protagonista:
FABRIZIO FERRACANE PER IL FILM “LA GUERRA DI CESARE”
COMMENTO DI FABRIZIO FERRACANE E DEL REGISTA SERGIO SCAVIO
Il film uscirà in sala il 22 maggio con RS Productions e Mirari Vos
La guerra di Cesare di Sergio Scavio, nel concorso internazionale della sezione Meridiana al Bif&st – Bari International Film&Tv Festival 2025, riceve il Premio “Meridiana” Migliore Attore Protagonista per l’interpretazione di Fabrizio Ferracane.
La guerra di Cesare è scritto da Sergio Scavio e Pier Paolo Piciarelli, e interpretato da Fabrizio Ferracane insieme ad Alessandro Gazale, Luciano Curreli, Francesca Ventriglia e Sabina Zicconi. Il film è una favola sociale, un dramma contemporaneo di provincia in cui si racconta la crisi del lavoro e di un’epoca che non esiste più.
Commento di Fabrizio Ferracane: “È sempre difficile trovare l’anima giusta per dar vita a un personaggio. Alcune volte serve una spinta, un consiglio. A farmi capire che potevo essere Cesare è stato il regista Sergio Scavio. Mi sono calato nella sua lotta per trovare un posto nel mondo, nel suo tormento per ciò che ormai sente di aver perso e per ciò che vorrebbe ancora raggiungere. Mi sono sentito libero nei suoi panni; mi sono lasciato andare, senza preoccuparmi di essere giudicato.
Questo Premio mi regala una doppia felicità. Innanzitutto, ad essere riconosciuto è stato il cinema indipendente, pieno d’amore, che non dobbiamo mai dimenticarci di sostenere.
E poi sono contento che il protagonista che ho interpretato in questo film non è un cattivo, un corrotto, come spesso mi è capitato in passato. Qui a essere premiato è l’uomo comune, con la sua forza e fragilità. Dedico quindi questo Premio a tutti coloro che a volte si sentono inadeguati, fuori posto, ma che non si arrendono e continuano a lottare per quello in cui credono”.
Commento del regista Sergio Scavio“Affidare un ruolo da protagonista per la propria opera prima è un atto temerario: si affida la propria storia, per lungo tempo tanto pensata e desiderata, sulle spalle di un altro. Dal primo incontro con Fabrizio Ferracane, dalle domande sorprendenti che mi fece quel giorno e che ha sempre continuato a farmi fino alla fine delle riprese, ho capito che le sue erano le spalle giuste per portare il mio Cesare a realizzarsi completamente: quelle di un attore generoso, curioso, tanto spericolato da fare, con evidente amore, un film che gli chiedeva di uscire dalle sue consuetudini. Di questa sua voglia di rischiare gli sarò per sempre grato e sono colmo di gioia per questo suo meritato premio qui al Bif&st”.

un film di SergioScavio

con Fabrizio Ferracane, Alessandro Gazale, Luciano Curreli, Francesca Ventriglia, Sabina Zicconi, Antonello Grimaldi

una produzione Ombre Rosse e WellSee, in associazione con Metaphyx in collaborazione con RAI Cinema

con il contributo del Mic – Ministero della Cultura con il contributo della Regione Sardegna

l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione Spettacolo e Sport

con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission

Fondazione di Sardegna Roble Factory

Distribuzione

RSProductionseMirariVos


notediregia

Lamissionemia,dicuidicevopoc’anzi,eraquesta:farsaltaretuttiequattroipalazzie,inipotesisecondaria, occuparli,sbatterefuorilecircaduemilapersonechecilavoravano,chinesulfatturato,suidisegnitecnicie suitestidelleumanerelazioni,epoitenerliadisposizionedialtragente.Veramentenessunovenneadirmi che questa era la mia missione, che dovevo fare così e così, ma era pacifico, toccava a me

(“Lavitaagra”di Luciano Bianciardi)

LaguerradiCesarenasce dalla voglia di rimettere in moto un libro per me molto importante, “Lavitaagra” di Luciano Bianciardi. Il romanzo racconta le prime crepe del boom economico ed io mi sono chiesto che cosa è rimasto oggi di quel mondo economico e sociale dopo che quella crepa, inizialmente sottilissima, è oggi diventata una voragine dentro cui è tutto precipitato: la società tutta e soprattutto quei lavoratori, i loro sogni.

Ho pensato alle persone che mi erano vicine che venivano da quel mondo e li ho immaginati immersi, impotenti, dentro una Sardegna mineraria che penso di conoscere bene: un territorio segnato dalla fine di un’epoca, dall’esaurimento delle risorse e dall’abbandono. Tempo fa lessi che, in certe miniere sarde, c’erano minatori che non erano mai stati dentro un pozzo, dentro una galleria: pur di tenere in vita un sistema produttivo lo Stato creava paradossi del genere.

Qui, tra rituali quotidiani svuotati di senso, due famiglie e due amici lavoratori vivono una relazione intensa, messa alla prova dal licenziamento e dalla conseguente ribellione. Ma ha ancora senso rivoltarsi, oggi? È ancora possibile?

Ha senso fare cose dimostrative, simboliche, cose inutili? Questa è la domanda che attraversa il film. L’inutilità di far rivivere una miniera spenta, di un’amicizia tossica, di cavalli che non corrono, di una statua abbattuta. Eppure, è proprio in questa gratuità che risiede la forza dei personaggi, la bellezza insostituibile delle cose che non servono.

Ho provato a mettere in scena quello che credo un’opera prima dovrebbe fare: rischiare tutto, non limitarsi, provare a mettere in scena tutto il cinema inespresso fino a quel momento. E quindi, insieme al tentativo di raccontare una ribellione fallita, ho descritto il mondo vicino a me, lo spirito della mia città, Sassari, e il mio cinema, cioè tutto ciò che amo; ho mischiato attori professionisti con amici e li ho tutti mascherati dentro personaggi grotteschi, comici e drammatici insieme. Li ho fatti ballare, ridere, abbracciarsi, suonare insieme.

La musica è un elemento importante del film. Ho costruito con il compositore una colonna sonora che avesse dei suoni nostalgici, musiche dei tempi passati, con un impasto contemporaneo: quindi suoni vaporwave, un genere che inquadra delle musiche che rappresentano la nostalgia di un periodo che non si è mai vissuto, il mio caso con il mondo operaio e politico degli anni del lungo secondo dopoguerra. Ma non solo: canti operai, rock, dance music… E ad ospitare la musica e i suoi danzatori un dopolavoro operaio convertito in una discutibile e bizzarra discoteca.

È poi un film che arriva dopo una lunga, faticosa e non ancora esaurita carriera da spettatore professionista e poi da insegnante di cinema. Grazie alle opere e agli sguardi di tanti registi è stato possibile per me realizzare questo film, troppi per nominarne qualcuno, ma tutti in qualche modo parlano di me.

Sergio Scavio


cast artistico

CESARE FABRIZIO FERRACANE

MAURO ALESSANDRO GAZALE

FRANCESCO LUCIANO CURRELI

LORI FRANCESCA VENTRIGLIA


scheda tecnica

REGIA SERGIO SCAVIO
SOGGETTO E SCENEGGIATURA SERGIO SCAVIO, PIER PAOLO PICIARELLI
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA MICAELA CAUTERUCCI
SCENOGRAFIA DARIO GESSATI
COSTUMI MARIA CHIARA CARTA, NOEMI TRONZA, GIANFRANCO DEIANA
MONTAGGIO ERIKA MANONI
SUONO POMPEO IAQUONE
MUSICHE SAMUELE “PHERRO” MASIA
PRODUTTORE ESECUTIVO ANDREA DI BLASIO
PRODOTTO DA LUCA CABRIOLU, ANDREA DI BLASIO PER OMBRE ROSSE
ANGELISA CASTRONOVO, ANTONINO MOSCATT PER WELLSEE
UNA PRODUZIONE OMBRE ROSSE E WELLSEE
IN ASSOCIAZIONE CON METAPHYX
IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
con il contributo del Mic – Ministero della Cultura
con il contributo della Regione Sardegna
l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali,
Informazione Spettacolo e Sport
con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission
Fondazione di Sardegna
Roble Factory
DISTRIBUZIONE RS PRODUCTIONS E MIRARI VOS

 

Testi e immagini dall’Ufficio Stampa RAI Cinema. Aggiornato il 21 e il 29 marzo 2025.

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