Ladri di Dei (Looters of Gods), di Adolfo Conti, sarà presentato domenica 13 ottobre 2024, alla quinta giornata della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea, come terzo film della sessione pomeridiana, che comincia alle 16:30, al Teatro della Legalità.

Ladri di Dei

Looters of Gods

Nazione: Italia

Regia: Adolfo Conti

Durata: 52’

Anno: 2010

Produzione: Doc Art srl

PRIMA REGIONALE

Ladri di Dei (Looters of Gods), di Adolfo Conti poster
il poster

Sinossi: L’arte rubata. Un traffico criminale dalle proporzioni colossali. Un fiume di merce e denaro secondo solo a quello della droga. Ma il dato meno conosciuto è il ruolo avuto dai musei e dalle grandi collezioni private, che questo saccheggio hanno finanziato indirettamente per anni.

Il Paul Getty Museum, ad esempio, è il più ricco e importante museo privato del mondo e dagli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso ha speso in media 50 milioni di dollari all’anno per nuovi acquisti. Per vent’anni ha dominato il mercato internazionale, senza che i suoi direttori si facessero molti scrupoli sulla provenienza dei pezzi acquistati. Quante tombe, quanti siti archeologici saranno stati violati per soddisfare la fame “collezionistica” di un cliente tanto ricco?

Ma il Getty non è stato il solo a comportarsi così. Altri musei lo hanno degnamente imitato. Ma c’è dell’altro, qualcosa, se possibile, di ancora più sconcertante. Mentre alcuni musei hanno restituito ai paesi d’origine numerosi reperti di cui è stata dimostrata la provenienza illecita, altri – noncuranti delle prove che li inchiodano alle loro responsabilità – insistono ancora oggi a esporre opere rubate. Oggi molti musei hanno cambiato radicalmente condotta, a cominciare proprio dal Getty che si è imposto un codice etico tra i più rigidi al mondo. Ma per decenni la storia è stata quella di un saccheggio senza limiti. Looters of Gods racconta proprio questo: il ruolo dei musei e la loro condotta etica rispetto al mercato illegale.

Partecipazione a festival, premi e riconoscimenti: Premio speciale della giuria – Festival International d’Archéologie (Nyon, 2011); Menzione speciale e premio del pubblico- Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico (Rovereto, 2011); Premio speciale della giuria – KINEON (Bruxelles, 2011); Premio della giuria – FICAB (Bidasoa, 2011); Premio AGON Film festival (Athens, 2012)

Informazioni regista: Dopo vent’anni di lavoro in Rai come assistente alla regia prima e come regista poi di programmi e documentari per le tre reti generaliste della televisione pubblica, Adolfo Conti ha continuato da libero professionista l’attività di autore, sceneggiatore e regista di documentari, cortometraggi, seriali di animazione di diffusione nazionale e internazionale.
Nel 2012 il suo film Gli Anni delle Immagini Perdute (montaggio e fotografia di Eugenio Persico) viene
selezionato alla 69ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ottenendo ottimi giudizi di critica e pubblico. Negli ultimi anni realizza per il canale Arte documentari d’arte tra cui Paul Poiret, René Gruau – Disegnare la moda, Little Black Dress e Plakat.

Informazioni casa di produzione: https://www.docart.it/

Scheda a cura di:

Alessandra Cilio

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