17 Dicembre 2015
Un nuovo studio sottolinea come un pattern naturale, durato 300 milioni di anni, sia stato interrotto seimila anni fa con l’inizio di determinate attività umane. Si tratta in particolare delle attività agricole, che modificarono il paesaggio e determinarono una ristrutturazione delle comunità di piante e animali.
Queste le conclusioni degli autori di un nuovo studio pubblicato su Nature, che riconducono dunque all’agricoltura l’inizio dell’Antropocene, che secondo la definizione di Eugene F. Stoermer è l’era geologica segnata dalle attività umane, il cui impatto sugli ecosistemi del pianeta è rilevante.
Lo studio “Holocene shifts in the assembly of plant and animal communities implicate human impacts”, di S. Kathleen Lyons, Kathryn L. Amatangelo, Anna K. Behrensmeyer, Antoine Bercovici, Jessica L. Blois, Matt Davis, William A. DiMichele, Andrew Du, Jussi T. Eronen, J. Tyler Faith, Gary R. Graves, Nathan Jud, Conrad Labandeira, Cindy V. Looy, Brian McGill, Joshua H. Miller, David Patterson, Silvia Pineda-Munoz, Richard Potts, Brett Riddle, Rebecca Terry, Anikó Tóth, Werner Ulrich, Amelia Villaseñor, Scott Wing, Heidi Anderson, John Anderson, Donald Waller & Nicholas J. Gotelli, è stato pubblicato su Nature – Letter.
Link: Nature; University of Vermont
Sennedjem ara i suoi campi con un paio di buoi, usati come bestie da carico e fonte di cibo. Dal a Wikipedia, Pubblico Dominio, caricata da Jeff Dahl