L’ALBERO, un film di SARA PETRAGLIA
con TECLA INSOLIA e CARLOTTA GAMBA
presentato alla Festa del Cinema di Roma in concorso

L’Albero, film d’esordio di Sara Petraglia, è prodotto da Angelo Barbagallo per Bibi Film  e sarà distribuito nelle sale da Fandango Distribuzione.

L'Albero, film di Sara Petraglia poster
il poster del film L’albero, per la regia di Sara Petraglia

SINOSSI
Bianca ha 23 anni e le sembrano già troppi. Se n’è andata da casa dei suoi, dovrebbe fare l’università, ma non ci va mai. Ha poche, precise ossessioni: il tempo che passa, la cocaina, e Angelica. Da quando vivono insieme, tutto corre più veloce, precipita.
Anche la loro amicizia, che inciampa nella dipendenza e si confonde con l’amore.
Bianca ha un quaderno, ci scrive sopra appunti per i suoi libri, ma vorrebbe scriverci tutto: che la giovinezza è dolorosa e sta già finendo. Che l’amicizia spezza il cuore.
Che perdiamo tutto continuamente, e però alla fine, forse – tra le strade notturne di Roma, i ragazzi di Napoli e l’albero che si intravede muto dalla finestra di casa – nessuna cosa andrà perduta.

Tecla Insolia e Carlotta Gamba in una scena del film - foto di Sara Petraglia
Tecla Insolia e Carlotta Gamba in una scena del film – foto di Sara Petraglia

NOTE DI REGIA

Questa storia, prima di diventare una sceneggiatura, ha preso negli anni diverse forme – diari, romanzi, fanzine fotografiche, fumetti – tutte inconcluse. Era il tentativo di elaborare un vissuto denso, traumatico, ma anche felice. Di trasformare in parole il sentimento della nostalgia. Ed era il tentativo di riportare indietro cose che se ne stavano andando o se n’erano già andate. Per questo pensavo che questa storia riguardasse solo me. Ma dopo aver scritto il film, ho capito che poteva parlare anche ad altri. Che poteva mostrare un mondo femminile in cui le ragazze si muovono sole, chiuse dentro piccoli microcosmi, libere e vitali ma anche egocentriche, bugiarde, indolenti, viziate. Mondi in cui gli uomini non esistono, così come non esistono gli adulti. Mondi in cui le sostanze non sono né puro edonismo, né espressione di marginalizzazione sociale – ma una dimensione personale e oscura in cui si formano relazioni, alcune effimere, altre indissolubili. Poi ho creduto che avrei potuto provare a girarlo, questo film. Un film in cui dire la dipendenza come uno snodo critico della vita, che insieme distrugge e regala una diversa conoscenza di sé, dell’amicizia, dell’amore – linfe vitali anche quando finiscono. E un film che cerca di raccontare la morte senza raccontare la malattia, come la fine di un’epoca, come per dire: visto che la morte esiste, abbiamo fatto bene a vivere. Ma più di tutto, ho pensato che sarebbe stato bello mettere in scena l’importanza del racconto stesso: scrivere un diario, scrivere sui post-it, scrivere sui muri, narrare. E reinventare la propria storia.

Sara


CAST TECNICO

regia SARA PETRAGLIA

sceneggiatura SARA PETRAGLIA

segretaria di edizione CHIARA PANDOLFO

aiuto regia ARMANDO DE VINCENTIS

fonico di presa diretta BIAGIO GURRIERI

scenografia GAIA SAN MARTINO

CLAUDIA TOZZI

costumi MARTINA MERLINO

musiche FRANCESCO RITA

Edizioni Musicali GDM Music

montaggio DESIDERIA RAYNER

fotografia SABRINA VARANI

organizzatore generale FABRIZIO COLUCCI

produttrice esecutiva MARIA PANICUCCI

una produzione BIBI FILM

distribuzione italiana FANDANGO

nazionalità ITALIANA | anno di produzione 2024 | durata film 92’


CAST ARTISTICO

TECLA INSOLIA Bianca

CARLOTTA GAMBA Angelica

CRISTINA PELLEGRINO Dottoressa Buzzi

CARLO GELTRUDE Peppe

YAMINA BRIRMI Nina

STELLA FRANCO Gaia

BEATRICE MODICA Alice

MANUEL SPADEA Lucrezio

ISABELLA MOTTINELLI Celeste

ALICE BENVENUTI Nora

TOMMASO RITA Tommaso

Testo, video e immagini dall’Ufficio Stampa del film, Fosforo.

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