15 Aprile 2015
journal.pone.0121804.g001
Un nuovo studio ha dimostrato che, contrariamente a quanto ritenuto finora, creare una bifacciale richiede anche uno sforzo cerebrale, relativo ad attività di predizione e di giudizio. Questo è in particolare vero per gli strumenti dell’Acheuleano, e non allo stesso modo per quelli precedenti dell’Oldowan. Questo implica perciò anche una correlazione tra evoluzione e produzione di strumenti litici.
[Dall’Abstract: ] Gli strumenti litici forniscono alcune delle prove più abbondanti e continue (e ad “alta risoluzione”) del cambiamento comportamentale sull’evoluzione umana, ma le loro implicazioni per l’evoluzione cognitiva sono rimaste poco chiare. Nello studio si sono esaminate le richieste neurofisiologiche della produzione di strumenti litici allenando moderni soggetti con metodi del Paleolitico (“Oldowan”, “Acheuleano”) e collezionano dati di imaging strutturale e funzionale del cervello, mentre compiono giudizi tecnici (predizione sul risultato, appropriatezza strategica) circa azioni programmate su strumenti parzialmente completi. I risultati mostrano che questo compito influiva sull’attività neurale e sulla connettività funzionale nella corteccia dorsale prefrontale, che produce magnitudine correlata alla frequenza di giudizi strategici corretti, e che la frequenza di giudizi strategici corretti era predittiva del successo nella produzione di strumenti Acheuleani, ma non Oldowan. Questo corrobora le richieste di controllo cognitivo ipotizzato nella produzione di strumenti acheuleani, includendo specificatamente funzioni di monitoraggio e manipolazione delle informazioni attribuite alla “centrale esecutiva” della memoria operativa. Più ampiamente, esso sviluppa metodi empirici per valutare le diverse richieste cognitive delle tecnologie paleolitiche, ed espande il raggio delle ipotesi evolutive che possono essere testate utilizzando le registrazioni archeologiche disponibili.
Lo studio “Cognitive Demands of Lower Paleolithic Toolmaking”, di Dietrich Stout, Erin Hecht, Nada Khreisheh, Bruce Bradley, Thierry Chaminade, è stato pubblicato su PLOS One.
Link: PLOS One; Science Daily via Emory Health Sciences
Fig 1. Bifacciali prodotte per la prima (sinistra) e ultima (destra) valutazione, classificate dal T3 fMRI per la performance del compito (numeri cerchiati). Foto da PLOS One, © 2015 Stout et al., Creative Commons Attribution License.

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