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Le mummie rifiutano la diagnosi di spondilite anchilosante

20 Ottobre 2014
RamsesIIEgypt
Un’affermazione spesso ripetuta e ritenuta vera negli ultimi anni, è che i Reali delle dinastie egizie che vanno dalla diciottesima alla ventesima  soffrissero di spondilite anchilosante, una malattia reumatica cronica e autoimmune, anche nota come SPA.
Un nuovo studio di Sahar N Saleem e Zahi Hawass (molto noto al pubblico italiano e precedentemente a capo del Supremo Consiglio delle Antichità Egiziane) mette in discussione i risultati della ricerca precedente. Grazie all’utilizzo della tomografia (la ricerca precedente utilizzava lo strumento meno sofisticato dei raggi X) i due studiosi hanno notato che le mummie in questione non presentavano erosione alle articolazioni. I due autori propongono perciò la differente diagnosi di iperostosi scheletrica idiopatica diffusa (DISH).
Le dinastie considerate dalle due ricerche sono quelle del Nuovo Regno, tra le più note e importanti nella storia d’Egitto: la diciottesima è quella dei Tutmosidi, ma comprende anche figure note come gli Amenhotep, Hatshepsut, Tutankhamun; la diciannovesima e la ventesima comprendono i Ramessidi.
Lo studio di Sahar N Saleem e Zahi Hawass, dal titolo “Ankylosing spondylitis or diffuse idiopathic skeletal hyperostosis (DISH) in Royal Egyptian mummies of 18th-20th Dynasties? CT and archaeology studies” è stato pubblicato su Arthritis & Rheumatology.
Link: Science Daily; Wiley; Science 2.0
Ramesse II da Abu Simbel,  da WikipediaCC BY-SA 3.0, foto di e caricata da Hajor.

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