28 Luglio 2016
Due studi, pubblicati nel South African Journal of Science, annunciano la scoperta delle più antiche prove di cancro e tumori ossei.
Il primo studio relaziona la scoperta dell’osso di un piede di un ominide bipede, la cui specie non è stata ancora identificata: data a 1,7 milioni di anni fa e proviene dal sito di Swartkrans. Fornisce la più antica prova di tumore maligno.
Il secondo studio invece riferisce di neoplasma benigno a una vertebra di Australopithecus sediba: proviene dal sito di Malapa e data a 2 milioni di anni fa.
In conclusione, queste scoperte ci confermano quanto già era emerso in altri recenti studi: il cancro non è un’invenzione delle moderne società industriali, ma è sempre esistito.
Lo studio “Earliest hominin cancer: 1.7-million-year-old osteosarcoma from Swartkrans Cave, South Africa“, di Edward J. Odes; Patrick S. Randolph-Quinney; Maryna Steyn; Zach Throckmorton; Jacqueline S. Smilg; Bernhard Zipfel; Tanya Augustine; Frikkie De Beer; Jakobus W. Hoffman; Ryan D. Franklin; Lee R. Berger, è stato pubblicato sul South African Journal of Science.
Lo studio “Osteogenic tumour in Australopithecus sediba: Earliest hominin evidence for neoplastic disease“, di Patrick S. Randolph-Quinney; Scott A. Williams; Maryna Steyn; Marc R. Meyer; Jacqueline S. Smilg; Steven E. Churchill; Edward J. Odes; Tanya Augustine; Paul Tafforeau; Lee R. Berger, è stato pubblicato sul South African Journal of Science.
Link: South African Journal of Science; EurekAlert! via University of the Witwatersrand; The Telegraph; National Geographic.