30 Marzo 2016
L’Homo floresiensis è un ominide dalle dimensioni ridotte, scoperto nel 2003 nella grotta di Liang Bua sull’isola indonesiana di Flores. Visse nel Tardo Pleistocene.
Un nuovo studio, pubblicato su Nature, ha rivisto la datazione per l’esemplare di Homo Floresiensis più recente, collocandolo a 50 mila anni fa e non a 11-13 mila. La ricerca – che avrebbe individuato dei problemi nelle precedenti datazioni del sito – indicherebbe dunque una sparizione dell’ominide molto precedente la data finora ritenuta corretta.
Nel comunicato della Griffith University, si spiega che l’Homo Floresiensis sarebbe dunque scomparso subito dopo l’arrivo dell’Homo sapiens sull’isola, il che porterebbe a supporre che sia stata la nostra specie a portarli all’estinzione. Nello studio su Nature si sottolinea come rimanga una questione aperta la possibilità che l’Homo Floresiensis sia sopravvissuto in un’epoca successiva a 50 mila anni fa, e se abbia incontrato o meno i moderni umani o altri ominidi, come i Denisovan.
Lo studio “Revised stratigraphy and chronology for Homo floresiensis at Liang Bua in Indonesia”, di Thomas Sutikna, Matthew W. Tocheri, Michael J. Morwood, E. Wahyu Saptomo, Jatmiko, Rokus Due Awe, Sri Wasisto, Kira E. Westaway, Maxime Aubert, Bo Li, Jian-xin Zhao, Michael Storey, Brent V. Alloway, Mike W. Morley, Hanneke J. M. Meijer, Gerrit D. van den Bergh, Rainer Grün, Anthony Dosseto, Adam Brumm, William L. Jungers & Richard G. Roberts, è stato pubblicato su Nature.
Link: Nature; EurekAlert! via Griffith University
La grotta sull’isola di Flores, foto di , da Wikipedia, CC BY-SA 2.0.