5 Ottobre 2015
Der_Grosse_Brockhaus_1952-63_IMG_3905
Parlando oggi del Mar Mediterraneo in Germania, gli anni tra il 1933 e il 1945 sono appena menzionati. Cosa pensavano i Tedeschi del Mediterraneo, durante il Nazismo? Se lo è chiesto la storica Christine Isabel Schröder nella sua tesi di dottorato.
Molti ritengono che i Tedeschi abbiano cominciato a conoscere il Mediterraneo solo dopo il 1945, col boom economico (Wirtschaftswunder), ma i viaggi erano comuni già dal diciannovesimo secolo.
I termini Mittelmeer e Mittelmerraum, ad indicare il Mar Mediterraneo e la sua area, compaiono solo col Nazismo: prima si utilizzava Mittelländisches Meer. Il concetto di “Raum” era centrale durante il Nazismo ed è oggi da considerarsi pseudoscientifico: riguardava il modo con cui le persone, la loro “razza” e lo stile di vita sarebbero determinati dalle condizioni geografiche. Si è però conservato come termine: nell’enciclopedia Große Brockhaus del 1955 la voce Mittelmeerraum ottiene uno spazio piuttosto lungo.
In conclusione, prima dell’avvento del Nazismo il Mar Mediterraneo era visto come un ponte tra Occidente ed Oriente. Col Partito Nazista al potere, invece, questo fu visto come un insieme di nazioni divise che lottavano tra loro: da vederlo come ponte, si giunse ad una visione che contemplava lo scontro tra Oriente e Occidente. Fu insomma “frammentato” solo a partire da quell’epoca.
Link: RUBIN – Ruhr Universität Bochum
Alcuni volumi dall’enciclopedia Der Große Brockhaus, 1952-1963, foto da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da e di Bjoertvedt.
 

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