Martha Argerich e Fabio Luisi inaugurano la stagione 2023-2024 dell’Orchestra RAI
Molto più di come appare in televisione, la musica classica dal vivo, impetuosa, sopraffà completamente. È un pubblico grato, infatti, quello che ieri sera a Torino ha applaudito l’Orchestra Nazionale della Rai diretta dal M° Fabio Luisi con la pianista Martha Argerich per l’apertura della stagione sinfonica 2023-24. La prima assoluta in diretta su RAI 5 che ieri, 26 ottobre, si è tenuta presso l’auditorium “Arturo Toscanini” ha fatto registrare il tutto esaurito, così come la replica che si terrà questa sera. Un pubblico giovane (molti gli appassaionti e gli studenti di Conservatorio tra i presenti in sala) ed entusiasta sia durante il Primo concerto per pianoforte ed orchestra (concerto n.1 in do maggiore, op.15) di Beethoven sia nella seconda parte della serata dedicata alla Sinfonia n. 5 in mi minore (op. 64) di Čajkovskij.
Solo alla pianista argentina è concesso scegliere quale repertorio suonare e così è stato per il Primo concerto di Beethoven, in realtà Secondo se vogliamo guardare alla storia del compositore, lo stesso che la fece esordire nel 1949 a otto anni. Tutto inizia e finisce con Beethoven, dunque, ma con un’intepretazione che oggi è necessariamente più matura e che alla fine, al volgere di quel perfezionismo tanto da lei ricercato, non può che commuovere. Argerich perciò in questa serie di esibizioni sembra aver lasciato dietro le spalle lo spettro dell’ansia che qualche anno fa l’aveva allontanata dalle scene. Da sempre attenta e interessata all’educazione e alla divulgazione musicale, crediamo che ieri sera sarebbe stata contenta – oltre quanto visibilmente lo era – di sapere e di vedere quanto sentimento e quanta ammirazione quei giovani hanno avuto nell’ascoltarla nei suoi tre movimenti.
Standing ovation ripetuta anche per il direttore emerito Fabio Luisi e i suoi musicisti. L’interpretazione della Quinta Sinfonia di Čajkovskij che si dice egli abbia composto per scacciare i suoi demoni interiori, porta l’orchestra verso un viaggio musicale di scalpitante audacia. Luisi, nell’interiorizzare gli umori descritti nella partitura, sul podio ha un linguaggio del corpo intrepido. La sensazione nello spettatore è che l’andante, maestoso, infine allegro vivace riesca veramente a scacciare il malessere. Per questo, vedendo poi gli orchestrali stringersi la mano in inclusione, quel che resta da fare è solo applaudire.
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Per ulteriori informazioni sulla stagione 2023-2024 dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI:
La nuova stagione sinfonica dell’Orchestra RAI per l’anno 2023-2024