22 Giugno 2015

MuD Museo Digitale

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MuD Museo Digitale è un progetto aperto che nasce dalla collaborazione tra la Direzione generale Musei del MiBACT e la Ales Spa –  Società in house dei Beni Culturali.
Presentato alla Social Media Week Rome il progetto parte con la data zero del 10 giugno 2015 annunciando ad un vasto pubblico che segue l’evento in sala ed in diretta streaming la volontà del MiBACT di creare, con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse, il MUSEO 3.0.
L’OBIETTIVO
Il progetto nasce con l’obiettivo di aumentare le performance dei Musei Italiani in ambito digitale, potenziando in modo consapevole l’aspetto tecnologico della comunicazione con lo scopo di valorizzare il Patrimonio Culturale a livello nazionale ed internazionale.
Intende supportare concretamente i Musei nella progettazione della propria identità digitale e nell’individuazione di una strategia efficace per l’audience engagement.
MuD segue le linee guida della riforma dei Beni Culturali che rafforzano le politiche di cooperazione culturale all’estero. A tale scopo apre il confronto con l’Europa sul tema del digitale.
MuD crede nella tecnologia come complemento alla comunicazione “tradizionale” e come strumento in grado di coinvolgere maggiormente il pubblico.
MuD parte dalla convinzione che la tecnologia sia in grado di amplificare il messaggio culturale, offrendo ai fruitori altre opportunità di vivere il museo rispetto all’estemporaneità della visita.
LA RIFORMA DEI BENI CULTURALI
Il progetto Museo Digitale nasce nell’era della Riforma dei Beni Culturali che punta alla creazione di un Sistema museale nazionale spingendo l’acceleratore sul tema della valorizzazione.
MuD intende cogliere questa opportunità che si concretizza in ambito museale attraverso la creazione di una rete che unisca in modo efficace ed efficiente gli oltre 4000 musei diffusi sul territorio nazionale.
IL GRUPPO DI LAVORO 
Il gruppo MuD composto da Simona Cardinali –  Responsabile Comunicazione di Ales e Project Manager di MuD – dagli esperti in comunicazione social e web in ambito culturale, Giuseppe Ariano, Serena Cinquegrana e Alfredo Esposito, ha avviato lo sviluppo del progetto sotto la diretta supervisione della neonata Direzione generale Musei che completa il mix di conoscenze, competenze e capacità necessario al raggiungimento degli obiettivi del progetto.
E’ Manuel Roberto Guido del MiBACT – Direttore del Servizio II della Direzione generale Musei – a guidare il gruppo MuD con la conoscenza del mondo dei Beni Culturali e la volontà di innovazione che ha ispirato i numerosi progetti di cui è stato a capo.
IL SITO WEB
Strumento necessario ad aprire il dialogo con i portatori di interesse, consentendo un confronto continuo sui temi del Museo Digitale è il sito web di MuD.
Online nel mese di luglio, il Blog di MuD trasmetterà al pubblico le informazioni relative al digitale in ambito museale ed offrirà un luogo virtuale di incontro a tutti i portatori di interesse del settore.
I contenuti trattati saranno frutto di una ricerca curata dal gruppo MuD e dal proprio NETWORK composto da istituzioni, musei, esperti, curatori, ricercatori, innovatori ed in generale da portatori di interesse che intendono migliorare ed accrescere in modo costruttivo le performance digitali dei musei italiani.
IL CALENDARIO DI MuD
Museo Digitale è un progetto aperto e condiviso secondo un modello  bottom-up che intende definire una strategia di azione partendo da un’attenta e strutturata analisi del contesto, al fine di ipotizzare e costruire insieme agli stakeholder  delle possibili soluzioni di Museo 3.0.
E’ per questo motivo che MuD dedicherà la prima fase del progetto all’ascolto, definendo un calendario di incontri nei quali “saliranno in cattedra” i portatori di interesse.
#MuD alla SMWR
Al fine di rendere realtà questa rivoluzione del settore museale, MuD apre il dialogo con i colossi del web come Google, Facebook e Twitter per discutere delle piattaforme digitali e delle nuove tecnologie per la promozione dei musei.
“Abbattere le barriere e favorire il dialogo con e tra i musei e creare una strategia di comunicazione social”, sono le parole di Livia Iacolare di Twitter Italia riprese anche dall’intervento di Enrico Bellini di Google Italia, secondo il quale “Occorre non cannibalizzare le risorse culturali ma renderle sempre più fruibili”.
Senza dimenticare le realtà “nate dal basso” MuD apre la collaborazione anche con Invasioni digitali  che, come ci spiegano Marianna Marcucci e Fabrizio Todisco, “ Invasioni digitali ha cercato di creare pacificamente una comunicazione dei beni culturali che non c’era”.
I social come strumento di valorizzazione all’interno di un più ampio panorama che pone il Museo Digitale tra le nuove frontiere della partecipazione culturale, sono i temi trattati nell’intervento di  Alessandro Bollo (Fondazione Fitzcarraldo) che conclude con le parole “Il Digitale è il cavallo di Troia per il cambiamento delle istituzioni culturali e deve entrare nelle attività centrali di organizzazione e produzione di senso all’interno della macchina museo”.
QUANDO UN MUSEO E’ DIGITALE?
MuD è un progetto che nasce dal fabbisogno di innovare la promozione e la fruizione dei Musei italiani, mettendo a confronto idee e progetti.
Il tema viene trattato alla SMWR da Maria Teresa Natale , coordinatrice tecnica dell’OTEBAC (MiBACT) che presenta i progetti di web culturale in  essere del MiBACT tra cui “ MOVIO” e la possibilità di creare mostre virtuali su web.
Alla Social Media Week MuD apre il dialogo con i partecipanti dibattendo sul primo tema: Quando un museo è digitale?
Quando cattura anche chi la porta di un museo non l’avrebbe mai varcata.
Quando la tecnologia viene applicata e usata per rendere un museo sempre più accessibile.
Un museo è digitale quando il contenitore di un social e di un sito eguaglia il contenuto di un museo, inoltre quando la comunicazione si allarga non solo per i suoi canali ma attraverso il miglioramento del modo di comunicare facendo sentire il visitatore al centro della fruizione anche davanti a un dispositivo.
Il museo digitale è partecipazione e informazione.
Museo digitale è accessibile a mia nonna di 78 anni con la terza elementare.
Questo è solo il primo dei temi sul quale MuD ha iniziato a lavorare e sul quale coinvolgerà i portatori di interesse per iniziare a trovare le risposte sul Quando, Come e Perché andare verso il Museo Digitale.
MuD ti invita a costruire insieme il futuro dei Musei italiani e ti invita a contribuire scrivendo a mud@beniculturali.it

 
Come da MIBACT, Redattore Renzo De Simone

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