Tre tombe del Nuovo Regno e quattro dell’Antico Regno, che in epoca tarda furono utilizzate come luogo nel quale venivano deposte mummie animali. Tra le tombe dell’Antico Regno, la più importante sarebbe quella appartenente al supervisore degli edifici reali nel palazzo, Khufu-Imhat, databile tra la fine della quinta e gli inizi della sesta dinastia.

Queste sono solo alcune delle straordinarie scoperte effettuate da una missione archeologica egiziana nell’area collocata sul limite del complesso della piramide del faraone Userkaf (V Dinastia), presso la necropoli di Saqqara. Gli scavi sono stati effettuati da aprile fino ad oggi.

Nella sua spiegazione, il Ministro delle Antichità Egizie Khaled El-Enany ha anche aggiunto che “questa è la prima di tre nuove scoperte in arrivo in diversi governatorati egiziani, che saranno annunciate prima della fine del 2018”. Le altre due verranno dunque rivelate il 19 novembre al Museo Egizio del Cairo.

Secondo quanto riportato dal Ministero, in precedenza una missione francese aveva effettuato scavi nella sezione orientale del sito, ritrovando anche qui tombe dell’Antico e del Nuovo Regno che in epoca tarda erano state utilizzate per deporre mummie di gatti. Lo scavo si era interrotto nel 2008 con la missione che si era dedicata allo studio, alla documentazione e al restauro, ma i lavori si erano interrotti nel 2013.

A colpire di questa scoperta sono in particolare proprio queste mummie animali, di coccodrilli, gatti, serpenti e scarabei. Notevolissime, anche per l’ottimo stato di conservazione, sarebbero le mummie di scarabei, avvolte nel lino. Due di queste son state ritrovate in un piccolo sarcofago rettangolare in pietra calcarea decorato. Come ha ulteriormente spiegato il dottor Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Superiore delle Antichità, decine di mummie di gatti sono state poi ritrovate insieme a cento statue in legno dorato e a una in bronzo, dedicata alla dea Bastet.

Tra le altre statue in legno dorato, quelle di un leone, di una vacca e di un falco; mentre spiccano sarcofaghi in legno dipinti di cobra con mummie al loro interno, e due sarcofaghi in legno di coccodrilli. Ritrovati anche circa mille amuleti in faïence, ritraenti diverse divinità come Taweret, il toro Api, Anubi, Bes, Ptah-pateco, Khnum, Thoth, Horus e Iside, oppure in altre forme ancora, come quelli con l’udjat.

Mummia di coccodrillo

Moltissimi i ritrovamenti, oltre ad amuleti e mummie animali: si tratta ad esempio di vasi canopi in alabastro e strumenti per la scrittura, come vasetti di inchiostro con stilo e papiri in demotico e ieratico, e alcuni capitoli dal Libro dei Morti. Il direttore generale della necropoli di Saqqara, Sabri Farag, ha anche elencato ulteriori ritrovamenti, relativi a ceste e funi di papiro, oltre a 30 vasi in creta e sepolture umane; un poggiatesta, giare in alabastro e bronzo si sono rinvenuti all’interno di un sarcofago.

 

 

Fonte: Ministero delle Antichità Egizie. Foto del Ministero delle Antichità Egizie.

Link: BBC, phys.org via AP, IndependentNational Geographic, DjedMedu,

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