16 Dicembre 2015
Pokhara è la seconda città del Nepal, costruita su macerie che sarebbero da associarsi a tre grandi terremoti in epoca medievale, attorno al 1100, 1255, 1344, aventi ciascuno una magnitudo momento (Mw) di circa 8.
Un flusso di ghiaia, rocce e sabbia scese dalle vette dell’Annapurna per più di 60 km, a valle. A colpire gli studiosi è stato poi il masso Bhim Kali, del peso di circa 3 quintali, e relativo a un altro grande terremoto del 1681. La ricerca in questione si è dunque focalizzata sullo spostamento di volumi di materiali trasportati a seguito di grandi terremoti, e del modellamento del paesaggio relativo.
Lo studio “Repeated catastrophic valley infill following medieval earthquakes in the Nepal Himalaya”, di Wolfgang Schwanghart, Anne Bernhardt, Amelie Stolle, Philipp Hoelzmann, Basanta R. Adhikari, Christoff Andermann, Stefanie Tofelde, Silke Merchel, Georg Rugel, Monique Fort, Oliver Korup, è stato pubblicato su Science.
Link: Science; GFZ German Research Centre for Geosciences – Helmholtz Centre Potsdam
La vetta Macchapuchre (coda di pesce) presso Pokhara, foto da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata da e di Mepanas