Non riattaccare, film di Manfredi Lucibello

Dopo “Tutte le mie notti”, presentato nel 2018 ad Alice nella Città, per il quale Benedetta Porcaroli si aggiudica il Premio Guglielmo Biraghi come giovane rivelazione dell’anno ai Nastri D’Argento, e il documentario “Bice Lazzari – Il ritmo e l’ossessione”, presentato nel 2022 alla Festa del Cinema di Roma, Lucibello torna dietro la macchina da presa per un nuovo thriller ad alta tensione dalle tinte notturne. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2024, distribuito da I Wonder Pictures.

Una notte. Un viaggio. Un telefono. Una vita da salvare.

È una delle tante notti anonime della quarantena quando il telefono di Irene squilla. È Pietro, il suo ex. Irene non lo sente da mesi, da quando la loro storia è finita, tentenna, ma alla fine risponde. Pietro è fuori di sé e le sue parole confuse lasciano presagire un atto disperato. A Irene non resta che mettersi in viaggio, in una città spettrale, senza mai riattaccare, con la speranza di raggiungerlo in tempo.

NOTE DI REGIA

L’incipit del romanzo Non Riattaccare di Alessandra Montrucchio, da cui è liberamente tratto il film, mi ha folgorato. In quelle pagine ho letto l’occasione per portare avanti il mio personale discorso sul noir, realizzando un film essenziale (inteso come qualcosa di cui non si può fare a meno) a partire dai suoi elementi: una persona, una voce e un’automobile. Ci ho letto anche un’altra opportunità: nel romanzo i protagonisti non hanno un nome ed un passato, io li ho cercati rovistando nelle mie esperienze, nelle emozioni e nelle mie paure. Così sono nati Irene e Pietro.

Il film racconta la loro storia, durante un viaggio con il piede schiacciato sull’acceleratore. Noi spettatori viviamo ogni istante: non ci sono ellissi o salti temporali. Non ci sono soste. Siamo sempre con Irene, che è presente dalla prima all’ultima inquadratura. Siamo con Irene quando inventa stratagemmi per non fare riattaccare Pietro, seguiamo le sue gesta disperate ed al contempo eroiche. Siamo con lei quando l’indicibile viene a galla, e implacabile costringe i protagonisti a fare i conti con i propri fantasmi. In questa corsa contro il tempo, man mano che l’automobile di Irene macina chilometri, diventiamo testimoni di un viaggio non solo fisico, ma anche interiore, onirico, catartico. Ed è in questo momento che avviene il colpo di scena. Dentro la corsa di Irene, camuffato dalle insidie della strada, c’è il racconto di una grande storia d’amore.

Ha proprio ragione Truffaut: dentro ogni grande storia d’amore c’è sempre un thriller!

Manfredi Lucibello

LE MUSICHE ORIGINALI DI MOTTA

Lavorare alla colonna sonora di Non Riattaccare è stata un’esperienza meravigliosa. Manfredi si è fidato di me e per me è stata una grande responsabilità avere carta bianca su quello che sarei andato a fare. Si è creata a tutti gli effetti una band insieme a Roberta D’Angelo (Music Editor), Diego Berré (montatore) e il regista. Il lavoro è stato chiaro fin da subito perché era chiaro fin da subito il messaggio del film. Non c’è niente di più bello di riuscire ad arrivare alla fine di un lavoro in cui sai benissimo che tutto quello che poteva essere stato aggiunto sarebbe stato superfluo.

Francesco Motta

CAST ARTISTICO
Irene BARBARA RONCHI
Pietro CLAUDIO SANTAMARIA

CAST TECNICO

Regia MANFREDI LUCIBELLO

Soggetto e Sceneggiatura MANFREDI LUCIBELLO e JACOPO DEL GIUDICE

Fotografia EMILIO M. COSTA

Montaggio DIEGO BERRÉ

Musiche originali MOTTA

Suono in presa diretta EMILIANO LOCATELLI

Scenografia NOEMI MARCHICA

Costumi GINEVRA DE CAROLIS

Casting NICOLE MANETTI

Aiuto regia GUSTAV BALDASSINI

Supervisore effetti visivi SIMONE SILVESTRI

Montaggio del suono LILIO ROSATO

Fonico di Mix GIUSEPPE SAPONARI

Effetti sonori GIANLUCA BASILI

Segretaria di edizione MARTA FLORIAN

Produttrice esecutiva LAURA CONTARINO

Prodotto da CARLO MACCHITELLA, PIER GIORGIO BELLOCCHIO, MANETTI bros.

Una produzione MOMPRACEM con RAI CINEMA

Durata 92’

Liberamente ispirato all’opera NON RIATTACCARE di Alessandra Montrucchio pubblicato da Marsilio Editori